Anyhony Joshua - Kombatnet Wiki

Anthony Joshua

Anthony Joshua

Anthony Oluwafemi Olaseni Joshua OBE è un pugile professionista britannico nato il 15 ottobre 1989, due volte campione del mondo dei pesi massimi, due volte unificatore dei titoli WBA (Super), IBF, WBO e IBO tra il 2016 e il 2021. A livello regionale, ha detenuto i titoli dei pesi massimi britannici e del Commonwealth dal 2015 al 2016.

Da dilettante Joshua ha rappresentato l’Inghilterra ai Campionati del Mondo 2011 nei pesi massimi vincendo una medaglia d’argento ed ha vinto l’oro alle Olimpiadi del 2012. Nel 2014, un anno dopo essere diventato professionista, è stato nominato Prospect of the Year dalla rivista The Ring. Nel 2017 il suo match contro Wladimir Klitschko (dal quale è uscito vittorioso) è stato nominato Fight of the Year da The Ring e dalla Boxing Writers Association of America. Joshua è il secondo pugile britannico dopo James DeGale a vincere sia una medaglia d’oro alle Olimpiadi che un titolo mondiale, nonché il primo dei pesi massimi britannici a riuscire nell’impresa.

Da ottobre 2021 Joshua è classificato come il terzo miglior pugile attivo al mondo da BoxRec, Transnational Boxing Rankings Board e The Ring e quarto da ESPN, nonché il settimo miglior pugile attivo pound-for-pound da BoxRec. È stato classificato da BoxRec tra i primi 10 pesi massimi del mondo dal 2014 ed è stato classificato al numero 1 alla fine del 2016 e del 2017. La percentuale di vittorie per KO di Joshua è del 91,67%, con una percentuale di KO complessiva del 63,64 % nei match valevoli per il titolo mondiale dei massimi.


Anthony Joshua in posa sul ring con le cinture unificate dei pesi massimi - Kombatnet

Anthony Joshua in posa sul ring con le cinture

Anthony Oluwafemi Olaseni Joshua è nato il 15 ottobre 1989 a Watford, nell’Hertfordshire, figlio di Yeta e Robert Joshua. Sua madre è nigeriana, mentre suo padre è di origini nigeriane e irlandesi. Il background nigeriano di Joshua può essere fatto risalire specificamente al popolo Yoruba e pare che la sua discendenza sia di rango aristocratico. Anche il cugino di Joshua, Ben Ileyemi, è un pugile professionista. I due cugini hanno fatto il suo debutto professionale insieme nel 2013. Joshua trascorse alcuni dei suoi primi anni in Nigeria come studente presso la Mayflower School di Ikenne. Dopo il divorzio dei suoi genitori a 12 anni è tornato nel Regno Unito a metà dello “Year Seven” per iscriversi alla Kings Langley Secondary School. Cresciuto nella tenuta di Meriden a Garston, nell’Hertfordshire, è stato soprannominato “Femi” dai suoi amici ed ex insegnanti, dal suo secondo nome, Oluwafemi. Joshua eccelleva nel calcio e nell’atletica leggera e ha battuto il record dei 100 m dello “Year Nine” della sua scuola con un tempo di 11,6 secondi.

Joshua ha iniziato tardi a praticare pugilato, iniziando nel 2007 a 18 anni su consiglio di suo cugino. Nel suo club, il Finchley ABC a Barnet, North London, si allenava anche il peso massimo Derek Chisora.

Joshua ha vinto l’Haringey Box Cup nel 2009 e nel 2010 oltre ai campionati ABA senior nel 2010 rifiutando anche 50.000 dollari per il passaggio al professionismo.


Joshua ha inoltre vinto i campionati ABA nel 2010 nonostante i pochi match disputati fino a quel momento (18). In seguito ha rifiutato l’offerta di 50.000 sterline per passare al professionismo: “Rifiutare quella somma è stato facile. Non faccio sport per i soldi. Voglio vincere medaglie” ha dichiarato. Vincerà poi nuovamente il torneo ABA l’anno seguente ed i suoi successi gli ritaglieranno un posto in nazionale. Nello stesso anno diventerà campione nazionale dilettanti dopo aver sconfitto Amin Isa.

Ai campionati europei del 2011 batterà il tedesco Eric Brechlin e l’irlandese Cathal McMonagle venendo fermato però dal mancino rumeno Mihai Nistor che lo farà conteggiare più volte. A ottobre 2011 è stato nominato Pugile Dilettante dell’Anno dal Boxing Writers Club of Great Britain.

Anthony Joshua ha un record da dilettante di 40-3.


Anthony Joshua contro Roberto Cammarelle - Kombatnet

Anthony Joshua contro Roberto Cammarelle – Kombatnet

Durante i campionati del mondo del 2011 a Baku, in Azerbaijan, Joshua ha battuto Roberto Cammarelle, campione olimpico e campione italiano, tra mille polemiche (chiunque abbia visto il match sa bene che il match è stato vinto da Cammarelle). In seguito Joshua ha battuto il tedesco Erik Pfeifer in semifinale per perdere per un solo punto contro il campione locale, Magomedrasul Majidov ed aggiudicarsi una medaglia d’argento, aggiudicandosi così il suo posto ai Giochi Olimpici del 2012 nei supermassimi.

Joshua è arrivato ai Giochi Olimpici del 2012 in maniera relativamente nuova sulla scena internazionale, nonostante sia stato già un vincitore di una medaglia olimpica. Ai sedicesimi di finale ha pareggiato contro il cubano Erislandy Savón, quarto al mondo nella classifica AIBA e nipote del tre volte campione olimpico Félix Savón, dopo tre round estremamente duri. La decisione ha causato numerose controversie ed anche qui in molti hanno pensato che Savón avesse vinto chiaramente il match. Nel seguente incontro Joshua ha combattuto contro la medaglia d’argento alle  Olimpiadi di Beijing del 2008, Zhang Zhilei, riuscendo ad atterrare il suo avversario al secondo round ed aggiudicandosi la vittoria. Nelle semifinali Joshua ha incontrato il pugile kazako Ivan Dychko e nonostante la differenza di altezza a suo sfavore, si è riuscito a guadagnare un posto nella finale olimpica. In finale Joshua ha incontrato nuovamente Cammarelle e si è aggiudicato la vittoria, anche questa volta considerata da molti un favore al fighter di casa.

Nel 2013 Anthony Joshua è stato investito del riconoscimento di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) per i suoi risultati nel pugilato dal Principe Carlo, oggi Re Carlo d’Inghilterra.


Anthony Joshua viene investito del titolo di OBE (Order of British Empire) dal Principe (oggi Re) Carlo d'Inghilterra - Kombatnet

Anthony Joshua viene investito del titolo di OBE (Order of British Empire) dal Principe (oggi Re) Carlo d’Inghilterra – Kombatnet

L’11 luglio 2013 è stato confermato il passaggio al professionismo di Joshua sotto la bandiera della promotion Matchroom Sport. Anthony Joshua ha fatto il suo debutto come professionista il 5 ottobre 2013 alla O2 Arena di Londra nel main event dei una card che vedeva Scott Quigg difendere la cintura dei pesi gallo WBA contro Yoandris Salinas. Joshua ha battuto l’italiano Emanuele Leo per TKO al primo round. Il secondo match da professionista di Joshua è stato contro il peso massimo inglese Paul Butlin alla Motorpoint Arena di Sheffield il 26 ottobre 2013. Il match è stato stoppato dall’arbitro al secondo round ed anche stavolta Joshua è stato dichiarato vincitore per TKO. Joshua vincerà anche il suo terzo match per TKO, fermando al secondo round il croato Hrvoje Kišiček il 14 novembre 2013 nel torneo Prizefighter Series.

A febbraio 2014 Joshua ha ottenuto un altra vittoria per TKO contro Dorian Darch, fermandolo al secondo round. Il mese seguente Joshua ha sconfitto per KO Hector Alfredo Avila al primo round nella undercard di Ricky Burns contro Terence Crawford a Glasgow, in Scozia. A maggio dello stesso anno Joshua ha messo KO Matt Legg al primo round nella undercard di Carl Froch vs. George Groves II al Wembley Stadium. Al suo settimo match, il 12 luglio 2014, ha sconfitto l’inglese Matt Skelton al secondo round per TKO alla Echo Arena di Liverpool. Joshua ha poi innalzato il suo record di vittorie consecutive ad 8 battendo il peso massimo tedesco Konstantin Airich per TKO al terzo round alla Manchester Arena.

Al suo nono match da professionista ha battuto per KO Dennis Bakhtov vincendo il titolo internazionale vacante WBC dei pesi massimi: si è trattato del suo secondo match come main event per la Matchroom Sport e si è tenuto alla The O2 Arena di Londra. Joshua ha vinto per KO al secondo round ed è diventato campione WBC a soli 24 anni.


Il 22 novembre 2014 Joshua ha sconfitto Michael Sprott per TKO al primo round. Al momento di questo match il suo tempo totale passato sul ring dall’inizio della sua carriera di pugile professionista è stato di soli 36 minuti e 36 secondi.

In seguito Joshua avrebbe dovuto incontrare il pugile americano Kevin Johnson il 31 gennaio 2015 alla The O2 Arena di Londra ma il match è stato cancellato a causa di un infortunio alla schiena di Joshua. Il 4 aprile 2015 Joshua ha battuto Jason Gavern per KO al terzo round al suo ritorno sul ring, a Newcastle. Il 9 maggio 2015, al suo dodicesimo match, Joshua ha sconfitto per KO al secondo round Raphael Zumbano a Birmingham. Il 30 maggio 2015 Joshua ha sconfitto l’ex aspirante al titolo Kevin Johnson infliggendogli il primo KO della sua carriera. Dopo che Johnson è stato salvato dalla campana al primo round l’arbitro ha dovuto fermare l’incontro all’inizio del secondo. Prima del match Vitali Klitschko, Tyson Fury e Derek Chisora avevano pronosticato che Johnson sarebbe durato tutte e 12 le riprese. Il giorno dopo il match Johnson ha annunciato il suo ritiro, anche se è tornato sul ring a marzo 2017.

Il 16 luglio 2015 venne annunciato che Joshua avrebbe combattuto contro lo scozzese Gary Cornish, al momento imbattuto, per il titolo vacante dei pesi massimi del Commonwealth alla The O2 Arena di Londra, il 12 settembre seguente. Al momento del match Cornish era il campione intercontinentale IBO. Joshua si è sbarazzato di lui in soli 90 secondi nel primo round, mandandolo al tappeto ben due volte prima che il match venisse interrotto. Nell’intervista post match Joshua ha detto “Gary ha un jab molto forte, così mi sono assicurato di non prenderne nemmeno uno. Stava tirando un colpo un po’ largo ed ho cercato di schivarlo. Sono riuscito a rientrare con il destro, l’ho centrato perfettamente ed è andato giù“.


Anthony Joshua vs Dillian Whyte - Kombatnet

Anthony Joshua vs Dillian Whyte – Kombatnet

Subito dopo il match contro Cornish il promoter di Joshua, Eddie Hearn, ha confermato che Dillian Whyte (anche lui all’epoca imbattuto) sarebbe stato il seguente avversario del pugile britannico. Joshua l’ha affrontato il 12 dicembre 2015 in un match dove erano in ballo il titolo vacante britannico ed il suo titolo dei pesi massimi del Commonwealth. Whyte aveva inizialmente battuto Joshua da dilettante nel 2009. Dopo aver ricevuto la prima cicatrice della sua carriera al secondo round Joshua ha vinto il match, dapprima sfiorando il KO di Whyte con un destro alla tempia ed infine con un devastante montante al settimo round che ha concluso il match. L’evento ha avuto luogo allo Sky Box Office: Joshua ha guardagnato 3 milioni di sterline solo per questo match, risultato di un nuovo contratto di cinque anni con Matchroom che prevedeva una quota delle entrate dal pay-per-view.

A febbraio 2016 è stato annunciato che Joshua avrebe combattuto contro il campione dei pesi massimi IBF, Charles Martin il 9 aprile 2016 alla The O2 Arena. Martin avrebbe difeso per la prima volta la cintura dopo aver battuto Vyacheslav Glazkov per il titolo vacante a gennaio 2016. Joshua lo manderà al tappeto tre volte: una volta al primo round, altre due volte al secondo. Martin non riuscirà a rialzarsi prima della fine del conteggio dell’arbitro, consegnando così a Joshua il suo primo titolo mondiale. Martin è stato ampiamente criticato per la sua performance, da molti visto svogliato e con poca ambizione a vincere il titolo. È stato accusato di essersi alzato in ritardo e di aver così regalato a Joshua la cintura. In seguito dichiarerà di essere stato distratto prima del match e di non “essere stato lì con la testa”. Il regno di Martin come campione IBF è uno dei più corti della storia del pugilato professionale con i suoi 85 giorni, secondo solo a Tony Tucker nel 1987.

In seguito il promoter di Joshua Eddie Hearn ha annunciato i nomi di tre fighter presi dalla lista dei top 15 IBF come possibili sfidanti di Joshua nella sua prima difesa del titolo. Si trattava dell’ex campione dei pesi massimi WBC Bermane Stiverne, Eric Bolina (entrambi recentemente battuti dal campione WBC, l’americano Deontay Wilder) e dell’astro nascente allora imbattuto Dominic Breazeale. Il 25 aprile è stato annunciato che Joshua avrebbe combattuto contro Breazeale il 25 giugno 2016 alla The O2 Arena di Londra. Una settimana dopo Joshua sottoscriverà un nuovo contratto multi-fight con il serivzio statunitense di broadcasting Showtime. Breazeale era 13 nel ranking IBF, sotto Derek Chisora e David Haye. Dopo Dillian Whyte Breazale diventerà il secondo pugile a durare più di tre round contro Joshua, che tuttavia lo manderà KO al settimo round con un potente sinistro difendendo così il titolo. Il match, trasmesso live su Showtime, toccherà i 289000 spettatori nel pomeriggio.


In seguito è stato annunciato ad agosto che Joshua avrebbe difeso per la seconda volta il suo titolo IBF alla Manchester Arena il 26 novembre. Sarebbe stata la prima volta dal settembre 2014 che Joshua avrebbe combattuto a Manchester. Alcuni possibili nomi per gli sfidanti erano Kubrat Pulev e Joseph Parker. L’ex campione indiscusso Wladimir Klitschko è diventato la scelta numero uno dopo che il suo rematch contro Tyson Fury è stato cancellato per la seconda volta.

Non è stato possibile arrivare ad un accordo per Joshua vs. Klitschko poiché la WBO ha ritardato la decisione sul match e perché Klitschko si è infortunato, così l’ipotesi del match è sfumata completamente. Klitschko ha detto che avrebbe voluto combattere contro Joshua all’inizio del 2017.

Il 3 agosto 2017 Klitschko ha annunciato sul web che si sarebbe ritirato dalla boxe professionistica così l’IBF ha immediatamente ordinato un match tra Joshua e al 36enne Kubrat Pulev (25-1, 13 KO): l’accordo si sarebbe dovuto tenere entro il 3 settembre 2017. La WBA ha quindi ordinato a Joshua di difendere obbligatoriamente il titolo contro Luis Ortiz, dando loro 30 giorni per raggiungere un accordo. Secondo Hearn l’idea era di combattere contro Pulev, poi contro Ortiz, seguito da un match per l’unificazione contro Deontay Wilder. Il 22 agosto i dettagli tra i camp di Joshua e Pulev erano in discussione e stavano per essere finalizzati per la data del 28 ottobre 2017, con Las Vegas come potenziale location.


Il 28 agosto è stato annunciato che Joshua e Pulev avrebbero combattuto al Principality Stadium di Cardiff. Il promoter Eddie Hearn ha fatto l’annuncio ufficiale il 5 settembre: “Sono lieto che saremo a Cardiff nel magnifico Principality Stadium per la prossima tappa del viaggio di AJ. Quasi 80.000 persone si riuniranno il 28 ottobre per creare un’altra notte indimenticabile di boxe. Anthony incontrerà il suo sfidante obbligatorio, il numero 1 della IBF Kubrat Pulev e la card sarà piena di campioni di livello mondiale, titoli locali ed i migliori fighter più giovani. State pronti per l’evento con le più grandi stelle del mondo del pugilato“. La conferenza stampa ufficiale si è svolta l’11 settembre e il giorno seguente sono stati venduti 70.000 biglietti, rendendolo l’evento pugilistico venduto più rapidamente fino a quel momento e stabilendo anche il record della più grande partecipazione ad un evento boxe al chiuso. Il record precedente era detenuto dalla rivincita tra Muhammad Ali e Leon Spinks che raccolse 63.000 fan al New Orleans Superdome nel 1978. L’accordo di tre incontri di Joshua con Showtime era scaduto, dando a Eddie Hearn la possibilità di rivolgersi ad altri servizi broadcast. Showtime aveva i diritti di prima opzione e di messa in onda del match in caso se qualcun altro avesse fatto un’offerta più alta. Quando HBO ha offerto 1,6 milioni di dollari per ottenere i diritti di trasmissione del match Showtime ha eguagliato l’offerta, potendo così trasmettere il match in diretta nel pomeriggio.

Il 16 ottobre si sono diffuse voci che Pulev avesse subito un infortunio, il che avrebbe potuto mettere in discussione il match. Le stesse fonti hanno affermato che l’infortunio fosse vecchio di 10 giorni, ma il campo di Pulev lo avesse tenuto nascosto. L’infortunio è stato poi confermato e Carlos Takam, 36 anni, che era classificato al numero 3 dall’IBF, ha preso il posto di Pulev con solo 12 giorni di preavviso. Eddie Hearn ha dichiarato in una nota di aver ricevuto una telefonata dal promoter di Pulev, Kalle Sauerland, che gli ha comunicato dell’infortunio alla spalla subito durante uno sparring. Hearn ha detto che quando è stato fissato il combattimento Joshua vs. Pulev, ha contattato il campo di Takam ed ha chiesto loro di cominciare un camp e di restare in stand-by. L’IBF ha affermato che un match tra Joshua e Takam sarebbe stato valido per la sua difesa obbligatoria del titolo. Nonostante Hearn avesse dichiarato un peso di circa 107-109 kg per Joshua, al match ha registrato ufficialmente un peso record di 115 kg, mentre Takam è arrivato a 107 kg.

Il giorno del match, davanti a circa 80.000 spettatori presenti, Joshua ha difeso i suoi titoli mondiali con quello che in molti hanno ritenuto uno stop troppo rapido al decimo round. Molti spettatori al tavolo hanno fischiato lo stop arbitrale dopo aver visto Takam uscire dal ring in piedi. Dopo un primo round prudente, il secondo round ha visto Takam colpire accidentalmente con una testata il naso di Joshua, probabilmente rompendolo e facendolo lacrimare copiosamente. Al quarto round, Joshua ha aperto un taglio sopra l’occhio destro di Takam. L’arbitro ha controllato l’occhio ed ha stabilito che il match poteva proseguire. Subito dopo la ripresa, Joshua ha atterrato Takam con un gancio sinistro alla testa, ma Takan ha superato il conteggio e ha resistito per il resto del round. Un altro taglio è apparso sopra l’occhio sinistro di Takam nel settimo round. L’arbitro Phil Edwards ha chiesto al medico di controllare Takam diverse volte durante il match. Nei round otto e nove, Joshua ha iniziato a indietreggiare mentre Takam avanzava ed andava a segno con buoni colpi al viso. Al decimo round Joshua ha colpito con un montante destro Takam per poi proseguire con una raffica di colpi e l’arbitro si è intromesso, fermando il match per TKO. Un medico ha confermato che il naso di Joshua non era rotto, solo gonfio e tumefatto.


Anthony Joshua batte Carlos Takam - Kombatnet

Anthony Joshua batte Carlos Takam – Kombatnet

Riguardo il verdetto, è stato comunicato che i giudici Pawel Kardyni e Michael Alexander avevano dato la vittoria a Joshua 89-81, mentre il giudice Ron McNair aveva segnato il match 90-80 per Joshua. Nell’intervista post-match è stato chiesto a Joshua un parere sullo stop arbitrale: “È stato un buon match fino alla fine, ho il massimo rispetto per Takam. Non mi interessa cosa stia succedendo con i giudici. Il mio lavoro è con l’avversario. Non ho il controllo sulle decisioni arbitrali“. Takam ha detto che il match è stato fermato troppo presto, dicendo che avrebbe fortemente voluto un rematch. Hearn e Joshua hanno parlato di possibili combattimenti nel 2018, che includevano incontri con Joseph Parker e Deontay Wilder, dove una vittoria contro entrambi avrebbe visto Joshua campione indiscusso. Hanno parlato inoltre di un match tutto inglese contro Tyson Fury. L’evento, trasmesso in diretta negli Stati Uniti su Showtime, ha avuto una media di 334.000 spettatori. Una replica è stato trasmessa più tardi la sera, con una media di 309.000 spettatori.

Si è detto che il team di Joseph Parker stesse guardando a Lucas Browne se non fosse riuscita a portare a buon fine un match per l’unificazione contro Joshua. Secondo Higgins, promoter di Parker, un match a marzo era probabile ma Eddie Hearn messo sul piatto una divisione della borsa 80-20 a favore di Joshua, cosa che ha indispettito Higgins che avrebbe voluto una suddivisione più equa, anche considerando il fatto che il match si sarebbe svolto nel Regno Unito.

Altri nomi possibili nell’estate 2018 includevano Bryant Jennings e Alexander Povetkin. Secondo un tweet di Parker il 15 novembre, gli è stata offerta meno della metà di quanto pagato a Charles Martin quando ha difeso il suo titolo IBF contro Joshua. Il giorno successivo, Higgins ha detto a Fairfax Media che lui e Hearn stavano ancora negoziando un accordo a vantaggio di tutte le parti. Parker ha dichiarato di essere disposto a scendere al 35% dell’utile netto. Higgins ha fatto un’ultima offerta a Hearn il 22 novembre. Ha detto a Sky Sports: “È la nostra decisione finale. Riteniamo che qualsiasi cosa di meno sia irrispettosa o una vergogna“. Il 29 novembre, Hearn ha dichiarato che il combattimento si sarebbe potuto tenere entro due settimane ed Higgins ha indicato il Camp Nou come potenziale sede dell’evento. Secondo una dichiarazione di Hearn l’11 dicembre si era molto vicini all’annuncio con il Principality Stadium come location. Hearn ha detto scherzosamente che stavano pagando troppo Parker, con un accordo di 65-35. Il 28 dicembre Higgins ha annunciato che era stata concordata una divisione che avrebbe visto Parker guadagnare tra il 30 e il 35% della borsa e il combattimento avrebbe dovuto svolgersi nell’aprile 2018. Higgins ha dichiarato che sarebbe stata in vigore una clausola di rivincita per Joshua, se avesse perso. In una potenziale rivincita, Parker avrebbe ottenuto una divisione del 55%.


Anthony Joshua vs Joseph Parker - Kombatnet

Anthony Joshua vs Joseph Parker – Kombatnet

L’8 gennaio 2018 il Principality Stadium di Cardiff è stato confermato come sede dell’incontro. Il 14 gennaio si sono concluse le trattative e l’incontro è stato ufficialmente annunciato per il 31 marzo a Cardiff, in diretta su Sky Sports Box Office. In un comunicato stampa ufficiale del 5 febbraio, Showtime ha annunciato che avrebbe trasmesso il combattimento in diretta negli Stati Uniti. Il 16 febbraio, è trapelato che Joshua pesasse circa 247 libbre, quasi 10 libbre in meno di quanto pesava contro Takam. Su Twitter è stata pubblicata una foto che ha rivelato la bilancia su cui si trovava Joshua ed il suo peso era di 112,9 chilogrammi. Joshua e Parker sono arrivati entrambi più leggeri rispetto ai rispettivi periodi precedenti. Parker ha segnato 236,7 libbre, il suo peso più basso da quando ha combattuto contro Solomon Haumono nel 2016. Joshua ha segnato 242,2 libbre, il suo peso più basso dal 2014 quando ha combattuto contro Michael Sprott. Entrambi i fighter avrebbero guadagnato la cifra più alta della loro carriera: 18 milioni di sterline per Joshua  contro gli 8 milioni di Parker.

Joshua è stato costretto ad andare sulla distanza per la prima volta nella sua carriera per sconfiggere Parker ai punti per decisione unanime sui 12 round, strappandogli il titolo WBO e salvando il suoi titoli WBA (Super), IBF ed IBO. Due giudici hanno dato la vittoria 118-110 ed uno 119-109 a suo favore. Molte testate specialistiche, tra le quali ESPN, hanno visto una vittoria a 116-112 per Joshua. Si è trattato del match che ha interrotto la lunga sequenza di 20 match vinti per KO di Anthony Joshua. Parker si è mosso bene ed è riuscito a schivare molti colpi dell’avversario senza riuscire tuttavia a fare abbastanza per ottenere la vittoria. Durante il match ci sono stati varie testate e gomitate accidentali che hanno anche costretto l’arbitro ad interrompere temporaneamente il combattimento. L’arbitro Giuseppe Quartarone è stato oggetto di pesanti critiche dalla stampa internazionale per non aver concesso lo scambio alla corta interrompendo continuamente il match: Parker ha sostenuto anche che non fosse in grado di parlare inglese, tesi smentita dal team di Joshua.

La mia strategia era quella di usare soprattutto il jab” ha spiegato Joshua dopo il match: “è una delle mie armi più efficaci. Un vecchio detto dice che il destro può portarti intorno all’isolato, ma un buon jab ti può portare in giro per il mondo. E questo mi ha permesso di vincere un altro titolo. Quindi mi sono concentrato sul jab e ho fatto in modo che qualsiasi cosa tornasse indietro, fossi pronto e concentrato, e ho resistito per 12 round, baby! Ho pensato che fosse difficile, capito?Parker è stato umile nella sconfitta e ha dichiarato che sarebbe tornato ancora più forte: “Oggi sono stato sconfitto da un campione migliore, più forte di me. Ho molto su cui lavorare. È stata una grande esperienza. Grazie a tutti per l’opportunità di combattere in questo grande stadio. Torneremo indietro, ci alleneremo duramente, pianificheremo e torneremo più forti. Nessun rimpianto, sai, lo prendiamo con filosofia… Ritorneremo“. Quando gli è stato chiesto cosa avrebbe fatto di diverso, Parker ha risposto: “Lavorare di più. Tornare più forti, con più pugni. Mi piacerebbe avere un’altra occasione“. Le statistiche dei pugni di CompuBox hanno mostrato che Joshua è andato a segno 139 volte su 383 (36,3%) mentre Parker 101 volte su 492 (20,5%).


Il match è stato trasmesso in diretta negli Stati Uniti su Showtime nel pomeriggio, con una media di 346.000 spettatori e un picco di 379.000 spettatori. In serata è stata trasmessa una replica che ha registrato addirittura numeri ancora più alti, con una media di 430.000 spettatori e un picco di 483.000 spettatori. La società Nielsen Media Research, che ha pubblicato i dati, non è in grado di verificare se gli stessi spettatori che hanno seguito la diretta hanno guardato anche la replica.

Da aprile fino alla fine di giugno 2018 Joshua e Wilder erano in trattative per un supermatch. Gli ostacoli principali erano la divisione della borsa, la data e il luogo. Wilder ha accettato di combattere nel Regno unito ma ci sono stati problemi di comunicazione e confusione tra le varie versioni dei contratti inviati. Allo stesso tempo, Hearn stava anche elaborando un accordo per Joshua per combattere lo sfidante obbligatorio WBA Alexander Povetkin (34-1, 24 KO), ordinato dalla WBA dopo che Povetkin ha eliminato David Price nella undercard di Joshua-Parker. I negoziati hanno avuto una svolta il 26 giugno, quando la WBA ha dato al campo di Joshua 24 ore per finalizzare un accordo con Povetkin. Con Joshua più vicino a combattere Povetkin nel settembre 2018, Hearn ha dichiarato che l’incontro JoshuaJoshua si sarebbe svolto più avanti, ad aprile 2019 allo Stadio di Wembley. Hearn in seguito ha detto che la WBA avrebbe concesso un’esenzione, se Wilder avesse firmato un accordo per combattere contro Joshua.

Il 5 luglio Hearn ha annunciato che lo Stadio di Wembley a Londra avrebbe ospitato i prossimi due match di Joshua il 22 settembre 2018 ed il 13 aprile 2019. Il 16 luglio è stato ufficialmente annunciato il match tra Joshua e Povetkin per le cinture dei pesi massimi WBA (Super), IBF, WBO e IBO che si sarebbe tenuto il 22 settembre su Sky Box Office. Il 27 luglio Joshua ha firmato un nuovo contratto di tre anni con Matchroom Boxing, che lo avrebbe visto protagonista su Sky Box Office per almeno altri cinque eventi, compreso quello con Povetkin. Il 1 agosto è stato comunicato dalla WBO che l’incontro contro Povetkin avrebbe soddisfatto le difese obbligatorie di Joshua sia per la WBA che per la WBO, poiché Povetkin era classificato come numero 1 da entrambi gli organi. È stato anche annunciato che Joshua sarebbe stato nominato Super Campione WBO se avesse sconfitto Povetkin.


Dopo un inizio in salita Joshua ha sconfitto Povetkin per KO al settimo round difendendo così i suoi titoli di fronte a circa 80.000 spettatori. Povetkin ha usato con efficacia le uscite ed i rientri, colpendo duramente Joshua nei primi round e facendogli gonfiare il naso: dal quinto round tuttavia ha cominciato a stancarsi ed al settimo round un colpo alla tempia di Joshua lo ha fatto finire al tappeto. Povetkin è stato in grado di alzarsi prima della fine del conteggio ma Joshua l’ha poi incalzato con una serie di colpi particolarmente efficaci, costringendo l’arbitro a fermare il match. Al momento dell’interruzione i cartellini dei tre giudici erano di 58-56, 58-56 e 59-55 a favore di Joshua.

Anthony Joshua - Kombatnet

Anthony Joshua – Kombatnet

Nell’intervista post match Joshua ha dichiarato: “Ho ripreso la mia sequenza di KO e ho ritrovato il mio destro. Alexander Povetkin è stata una sfida molto difficile. Me l’ha dimostrato, è stato bravo con il gancio sinistro. Ho capito che era forte alla testa ma debole al corpo, così ho cambiato tattica. Ogni jab   toglie il respiro e l’ho rallentato“. Ha poi affermato che avrebbe pubblicato un sondaggio su Twitter per chiedere ai fan chi vorrebbero vedere come suo prossimo avversario. Le statistiche CompuBox hanno mostrato che Joshua è andato a segno con 90 colpi su 256 (35%), di cui 53 sono stati jab. Povetkin ha colpito con 47 dei suoi 18 (26%). Povetkin ha messo a segno 43 power punch rispetto ai 37 di Joshua. C’era anche un’enorme differenza di peso a favore di Joshua, che pesava 246 libbre rispetto alle 222 di Povetkin. Joshua ha guadagnato circa 20 milioni di sterline e Povetkin circa 6 milioni.

Il 29 dicembre 2018, con la data di Wembley di Joshua ancora in sospeso, Hearn ha dichiarato che Dillian Whyte era il favorito per sfidare Joshua. Mentre aspettava ancora che Hearn lo contattasse, Whyte ha affermato di aver sentito voci che Joshua avrebbe abbandonato la data di Wembley e invece avrebbe combattuto il contendente americano Jarrell Miller al Madison Square Garden. Il 12 gennaio 2019 Whyte ha rivelato di aver rifiutato un’offerta “molto bassa” da parte di Joshua per un rematch. Whyte non ha rivelato la cifra, ma ha affermato che era inferiore a quella che aveva ricevuto contro Chisora nel dicembre 2018. Hearn ha poi dichiarato che sarebbe potuto possibile un match di Joshua negli Stati Uniti. Il 1 febbraio Hearn ha ammesso che era diventato altamente improbabile che Joshua combattesse ancora allo Stadio di Wembley il 13 aprile. Il 2 febbraio Whyte ha affermato che il combattimento con Joshuaera morto” e che avrebbe cercato altre opzioni, tra cui un potenziale match con Dominic Breazeale. Secondo Miller, Joshua ha inizialmente offerto a Whyte 3 milioni di dollari, poi ha aumentato l’offerta a 5 milioni per scendere infine a 3,5 milioni.


L’8 febbraio sono stati concordati i termini per la difesa dei titoli massimi unificati di Joshua contro Jarrell Miller (23-0-1, 20 KOs) il 1 giugno al Madison Square Garden di New York City, segnando il debutto di Joshua negli Stati Uniti. L’evento è diventato la pre-vendita più redditizia nella storia del pugilato dell’arena. La conferenza stampa di lancio dell’evento si è riscaldata sin dall’inizio, dopo che Miller ha spinto Joshua durante il loro primo confronto al face-to-face. Le acque si sono poi calmate e entrambe le parti si sono sedute. Da quel momento in poi, c’è stato uno scambio verbale reciproco, prima che Miller abbandonasse il palco. Joshua è rimasto e ha risposto alle eventuali domande dei media. Si è riportato che Joshua avrebbe incassato 19,3 milioni di sterline (equivalenti a 25 milioni di dollari) per il suo debutto negli Stati Uniti. Un’altra fonte sosteneva che Joshua avrebbe guadagnato circa 32 milioni di dollari. L’accordo di Miller con DAZN gli ha garantito una borsa massima di 4,875 milioni di dollari, che comprendeva anche altri due incontri su DAZN del valore di 3 milioni di dollari.

Il 17 aprile 2019 entrambi i campi hanno confermato che la Voluntary Anti-Doping Association li aveva informati che Miller era risultato positivo alla sostanza proibita GW1516. I risultati dei test erano stati ottenuti da un test delle urine condotto casualmente dalla VADA al quale Miller si era sottoposto il 20 marzo. Ulteriori test effettuati il 31 marzo hanno riscontrato la positività per EPO, HGH e nuovamente GW1516. Molti pugili, tra cui Ivan Dychko e Manuel Charr, hanno messo il loro nome in gioco per combattere al posto di Miller. Hearn avrebbe parlato con 16 pesi massimi in sole 24 ore. Luis Ortiz è stato il primo nome che Joshua ha scelto come sostituto. Hearn ha affermato con fermezza che Joshua avrebbe comunque combattuto in quella data poiché erano già stati venduti 17.000 biglietti, dei quali 10.000 provenienti dalla Gran Bretagna.

Anthony Joshua al tappeto nel match contro Ruiz - Kombatnet

Anthony Joshua al tappeto nel match contro Ruiz – Kombatnet

Prima del suo incontro con Alexander Dimitrenko, il 20 aprile, l’ex sfidante al titolo mondiale Andy Ruiz Jr. (31-1, 20 KO) si è proposto come sostituto di Miller e come sfidante di Joshua per i titoli massimi unificati il 1 giugno 2019. Il 22 aprile, Ruiz ha confermato che il suo team aveva un incontro in programma con il promoter Eddie Hearn, mettendosi ufficialmente in lizza. Ruiz è diventato il favorito dopo che si è riferito che il team di Luis Ortiz aveva rifiutato due offerte di borse da record per combattere con Joshua. I termini sono stati concordati entro una settimana. Il 1 maggio, con un mese di anticipo rispetto alla serata del combattimento, Joshua vs. Ruiz è stato confermato e annunciato per il 1 giugno al Madison Square Garden di New York City in esclusiva su DAZN negli Stati Uniti. È stato riportato che Ruiz avrebbe guadagnato circa 7 milioni di dollari (5,36 milioni di sterline) per il combattimento. Joshua ha messo al tappeto Ruiz al terzo round, per la prima volta nella carriera del contendente. Ruiz si è ripreso, e ha segnato un suo proprio KO poco dopo. Joshua è caduto nuovamente verso la fine del round in una incredibile capovolgersi degli eventi. Joshua è riuscito a sopravvivere ai round successivi, ma dopo altri due knock-down al settimo round, l’arbitro ha fermato il combattimento, dando a Ruiz la vittoria per TKO al settimo round. Ruiz ha così strappato a Joshua tutti e quattro i titoli dei pesi massimi. Al momento della sospensione, Ruiz stava conducendo il match per 57-56 su due cartellini dei giudici e Joshua stava conducendo per 57-56 sull’altra. Si è trattato di uno dei più grandi colpi di scena nella storia del pugilato, che rivaleggia nella storia recente con quello di Mike Tyson vs. Buster Douglas.


Il rematch tra Ruiz e Joshua si è svolto il 7 dicembre 2019 presso la Diriyah Arena appositamente costruita a Diriyah, in Arabia Saudita. Joshua è arrivato al peso a 237 libbre (107 kg), quasi dieci libbre (4,5 kg) in meno rispetto al loro primo incontro. Al contrario, Ruiz si è presentato a 284 libbre (129 kg), ben 16 libbre (7,5 kg) in più rispetto al primo match. Nella serata, Joshua ha combattuto con disciplina, mantenendo Ruiz a distanza con il suo jab e utilizzando movimenti laterali e taglio degli angoli per evitare lo scambio alla corta come nel loro primo incontro.

Ha iniziato bene, andando a segno con un potente destro nel primo round che ha tagliato Ruiz alla parte laterale dell’occhio sinistro. Joshua ha continuato a boxare parsimonisamente ed andare a segno con colpi più pesanti e mirati. Ruiz è riuscito a colpire Joshua alla testa e al corpo alla fine del quarto round, ma Joshua è rimasto saldamente in controllo dell’azione, vincendo per decisione unanime e ritornando ad unificare le cinture dei pesi massimi con punteggi di 118-110 su due cartellini dei giudici e 119-109 su un altro. Nell’intervista post-match, un giubilante Joshua ha dichiarato: “Ragazzi, la prima volta è stata così bella, ho dovuto farlo due volte… Rimanete affamati, rimanete umili. Sono umile nella sconfitta e rimarrò umile nella vittoria“. Ruiz ha mostrato rispetto al suo avversario, dicendo “Anthony Joshua ha fatto un lavoro eccezionale“.

Joshua aveva inizialmente annunciato di voler combattere contro Kubrat Pulev nel 2017, ma un infortunio dell’avversario fece sì che Carlos Takam lo sostituisse per il match. Il 2 marzo 2020 è stato annunciato che Joshua avrebbe difeso i suoi titoli dei pesi massimi contro Pulev (28-1, 14 KO), il contendente obbligatorio dell’IBF, allo stadio del Tottenham Hotspur di Londra il 20 giugno. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, il combattimento è stato posticipato indefinitamente il 3 aprile 2020. Il match è stato riprogrammato con una nuova data del 12 dicembre e una nuova sede presso l’O2 Arena di Londra. Successivamente il combattimento è stato spostato alla Wembley Arena, e si è annunciato che fino a 1.000 fan avrebbero potuto parteciparvi grazie al recente allentamento delle restrizioni dovute al coronavirus. Durante la serata Joshua ha atterrato l’avversario due volte nel terzo round, e alla fine ha sconfitto Pulev per KO al nono round per mantenere così i suoi titoli unificati dei pesi massimi. L’ex campione in cinque categorie Floyd Mayweather Jr. era presente; Joshua gli ha reso omaggio dopo il match, dicendo “È stato un onore averlo con noi. Lo rispetto molto per ciò che ha ottenuto. È venuto a vedermi esibirsi e ho realizzato uno dei suoi movimenti preferiti – il pull-counter”. Mayweather ha ricambiato il complimento, dicendo “Sono orgoglioso di Joshua. È uno dei migliori pesi massimi là fuori. Ha vinto una medaglia d’oro [alle Olimpiadi], la sua carriera va alla grande, è un due volte campione dei pesi massimi. È un combattente eccezionale. È un signore e mi piace la sua tecnica.


Anthony Joshua VS Tyson Fury: verso il match

Subito dopo aver sconfitto il contendente obbligatorio IBF Kubrat Pulev il 12 dicembre 2020 a Londra, a Joshua è stata chiesta nell’intervista post-combattimento la possibilità di un incontro per la unificazione dei titoli con il campione WBC e The Ring Tyson Fury, alla quale Joshua ha risposto: “Chiunque abbia la cintura, sarei felice di competere con lui. Se è Tyson Fury, che sia Tyson Fury“. Un accordo per due match tra i due campioni era stato stabilito “in linea di principio” già dal giugno 2020. Il 17 maggio 2021 Fury ha annunciato sui suoi social media che l’incontro tra lui e Joshua avrebbe avuto luogo il 14 agosto 2021 in Arabia Saudita. Tuttavia, entro 24 ore dall’annuncio, il giudice arbitro Daniel Weinstein ha stabilito che l’ex campione WBC Deontay Wilder aveva il diritto di esercitare la sua opzione per un terzo incontro con Fury entro il 15 settembre, mettendo in pericolo il previsto incontro tra Joshua e Fury, poiché Wilder ha indicato che non era disposto a rinunciare alla possibilità di sfidare Fury. Il 21 maggio, a seguito di questi sviluppi, la WBO ha dato al team di Joshua 48 ore per trovare un accordo per il combattimento con Fury, o altrimenti avrebbe ordinato un incontro contro il loro sfidante obbligatorio, l’ex campione indiscusso dei pesi massimi Oleksandr Usyk. I team di Joshua e Fury non sono riusciti a raggiungere un accordo, e quindi il 22 maggio la WBO ha stabilito che Joshua avrebbe dovuto combattere contro Usyk, con un accordo per il combattimento da raggiungere entro il 31 maggio. Il 20 luglio è stato dato un’annuncio ufficiale, confermando che l’incontro tra Joshua e Usyk avrebbe avuto luogo il 25 settembre al Tottenham Hotspur Stadium. La serata è stata sorprendente: Usyk ha battuto Joshua dopo 12 round per decisione unanime, con punteggi di 117-112, 116-112 e 115-113, consegnando a Joshua la seconda sconfitta professionale della sua carriera. Il movimento e la varietà di Usyk nella sua boxe hanno dimostrato di essere troppo per Joshua, che ha rischiato quasi di finire KO nei secondi finali dell’ultimo round.

Tyson Fury insulta pesantemente Joshua ed Usyk su Twitter

Il 29 settembre 2021, quattro giorni dopo che Oleksandr Usyk ha sconfitto Joshua diventando campione del mondo dei pesi massimi unificato, il suo promotore Alexander Krassyuk ha annunciato che la clausola di rivincita unilaterale specificata nel contratto di combattimento era stata “già attivata in linea di principio, dalla parte di Joshua“. Krassyuk ha notato che Usyk attendeva con piacere la prospettiva di scontrarsi contro Joshua due volte: “Ricordo quando abbiamo discusso con Oleksandr della questione della rivincita, era entusiasta e ha detto ‘Wow, fantastico, batterò Antokha [ndr: soprannome di Joshua] due volte’“. Riguardo alla sede della rivincita, Usyk ha fatto sapere che sperava si tenesse nel suo paese natale, l’Ucraina, dicendo: “Mi piacerebbe avere la rivincita allo Stadio Olimpico di Kiev“. Tuttavia, il promoter di Joshua, Eddie Hearn, ha affermato che l’Ucraina era una sede “molto improbabile”, poiché voleva massimizzare il guadagno: “Penso che sarà in una sede internazionale o nel Regno Unito“. Il 19 giugno 2022, è stato ufficialmente annunciato che Usyk si sarebbe scontrato con Joshua in una rivincita a Jeddah, in Arabia Saudita, il 20 agosto. Il combattimento segnava la prima difesa dei titoli mondiali dei pesi massimi di Usyk, mentre era il dodicesimo incontro consecutivo di Joshua per il titolo mondiale dei pesi massimi, poiché cercava di diventare campione del mondo dei pesi massimi per la terza volta.

Nonostante una performance di Joshua migliorata rispetto alla prima sconfitta, Usyk ha difeso con successo le sue cinture battendo Joshua per decisione non unanime. Un giudice ha segnato il punteggio del combattimento 115-113 a favore di Joshua, mentre gli altri due hanno dato la vittoria a Usyk con punteggi di 115-113 e 116-112. Secondo le statistiche del New York Times, Joshua ha messo a segno 37 colpi al corpo rispetto ai 15 del loro primo incontro. In generale, tuttavia, Usyk ha superato Joshua, andando a segno con 170 dei suoi 712 colpi, rispetto ai 124 su 492 di Joshua. Secondo CompuBox, Usyk ha stabilito nuovi record per i colpi messi a segno da un avversario di Anthony Joshua (170) e per il maggior numero di colpi messi a segno su Joshua in un singolo round (39 colpi nel decimo round). Dopo l’annuncio dei punteggi dei giudici, Joshua ha lanciato due delle cinture di Usyk fuori dal ring e ha iniziato a camminare fuori dall’arena, ma è tornato indietro e, una volta in possesso del microfono, ha pronunciato un discorso emotivamente coinvolgente, parlando della sua vita, della boxe, dell’Ucraina e lodando Usyk. Poco dopo, Joshua è stato ripreso dietro le quinte mentre rispondeva a un passante che lo aveva criticato, urlando: “Con chi stai parlando? Con chi stai parlando? Chiudi la tua maledetta bocca.” Nella conferenza stampa post-combattimento, Joshua è scoppiato in lacrime.


Il 6 febbraio 2023 è stato ufficialmente annunciato che Joshua sarebbe tornato sul ring il 1 aprile alla O2 Arena contro Jermaine Franklin. L’incontro avrebbe segnato il primo match del suo contratto quinquennale esclusivo con il servizio di streaming sportivo DAZN. Nella prima conferenza stampa pre-combattimento del 9 febbraio, Joshua ha annunciato la sua nuova partnership con l’allenatore americano Derrick James, nonché la motivazione per il combattimento, chiestagli dal suo promoter Eddie Hearn. Joshua ha risposto dicendo ripetutamente “soldi, soldi, soldi“, prima che Hearn terminasse la domanda, e ha poi aggiunto: “Mi piace fare soldi. Questo è uno sport dove si combatte per vincere un premio.

Joshua ha battuto Jermaine Franklin ai punti senza tuttavia eccellere e facendo un grande uso del jab, in un match che non ha appassionato il pubblico. Sul ring si è poi sfiorata la rissa quando Joshua ha dato uno schiaffetto in testa a Franklin che se ne stava andando. Nell’intervista post-match Joshua ha dichiarato di voler affrontare Tyson Fury per la cintura WBC.

Il 6 luglio 2023 è stato annunciato il rematch tra Dillian Whyte ed Anthony Joshua, in seguito al loro primo incontro del 12 dicembre 2015. Il rematch si sarebbe tenuto alla O2 Arena di Londra, tuttavia venne subito cancellato il 5 agosto 2023 in seguito ad un test antidoping al quale Whyte è risultato positivo. L’8 agosto 2023 è stato annunciato che Robert Helenius sarebbe subentrato a Whyte ed il match si sarebbe tenuto il 12 agosto 2023. Joshua ha vinto il match per KO grazie ad un gancio destro al settimo round.


A ottobre 2023 circolavano voci di un possibile match tra Joshua e Deontay Wilder il 23 dicembre, nella stessa card di Tyson Fury vs. Oleksandr Usyk in Arabia Saudita. L’11 novembre tuttavia è stato chiarito che entrambi i fighter avrebbero combattuto in quella serata ma contro differenti avversari. Il 15 novembre è stato annunciato che Joshua avrebbe combattuto contro Otto Wallin mentre Wilder avrebbe combattuto contro Joseph Parker. Joshua ha sconfitto Wallin per TKO dopo che l’angolo avversario ha deciso di ritirare il proprio pugile alla fine del quinto round.

Il 15 gennaio 2024 è stato annunciato un match tra Joshua e l’ex campione UFC dei pesi massimi di MMA Francis Ngannou, previsto per l’8 marzo 2024 in Arabia Saudita.

Anthony Joshua affronterà Jermaine Franklin il 1° aprile all’O2 Arena di Londra

Joshua è riconosciuto come uno degli atleti più “vendibili” al mondo e ha lucrosi accordi di sponsorizzazione con numerosi marchi, tra cui Under Armour, Beats By Dre e Lucozade. Nel 2017 è stato classificato come “World Most Marketable Athlete“, “l’atleta più vendibile al mondo“, davanti al giocatore di basket Stephen Curry, che era stato classificato come il più vendibile l’anno precedente. Il motivo di tale interesse risiede, oltre alla sua abilità nel pugilato, alla sua storia che ricalca il classico “dalle stalle alle stelle“, rafforzando una narrazione secondo cui avrebbe evitato una vita di violenza e criminalità dedicandosi alla boxe. Joshua ha parlato della sua ambizione di superare i guadagni dichiarati in carriera di Floyd Mayweather Jr. di 700 milioni di dollari, dicendo in un’intervista a GQ: “Quando ho iniziato, l’obiettivo era diventare un multimilionario. Ma ora ci sono persone comuni, nonne e nonni, che valgono milioni solo a causa dei prezzi degli immobili. Quindi la nuova scuola di pensiero è che devo essere un miliardario. Essere un milionario va bene, ma devi puntare più in alto“.


Joshua è stato anche riconosciuto come uno dei 100 britannici neri più influenti nell’edizione 2021 di “Powerlist“. Ha un tatuaggio del continente africano sulla spalla destra, con il territorio della Nigeria delineato, e dice di sentire un forte legame con le sue radici nigeriane.

Nell’agosto 2022 Joshua ha affrontato domande sulla controversia sulla sua sfida per il titolo mondiale che si svolgeva in Arabia Saudita. Gli sono state poste domande anche sulla situazione dei diritti umani nel Regno, dopo che le autorità arabe hanno condannato una donna di 34 anni a 34 anni di carcere per la sua attività su Twitter. Joshua ha affermato tuttavia che le persone “amavano il lato positivo delle cose” e “non si concentrano su ciò che è negativo”. Anche Yasser al-Khayat, il cui fratello Mustafa è stato giustiziato dalle autorità saudite, ha scritto una lettera a Joshua esortandolo a difendere i diritti umani del suo paese, sostenendo che per uno come lui il solo parlarne potrebbe fare davvero la differenza, poiché l’Arabia Saudita usa gli eventi come la boxe “per distrarre dalla sua oppressione“.

Joshua è stato pesantemente criticato per una serie di affermazioni controverse nel novembre 2017. Ha definito il pugile dei pesi massimi Eddie Chambers una “disgrazia per la razza nera superiore” su Instagram. Il promoter di Joshua, Eddie Hearn, ha affermato che il messaggio proveniva da un account falso, ma la falsa affermazione è stata smentita quando Chambers ha dimostrato che era stata effettivamente inviata dall’account verificato di Joshua.


Joshua in seguito è apparso per dare voce al dittatore dello Zimbabwe Robert Mugabe su Snapchat. Hearn ha successivamente affermato che Joshua ha “un grosso problema con i suoi account sui social media” e ha suggerito che gli account potrebbero essere stati violati.

Nel giugno 2020, Joshua è stato accusato di razzismo per il suo discorso a una protesta di Black Lives Matter a Watford, dove ha detto “mostra loro dove fa male, astieniti dallo spendere i tuoi soldi nei loro negozi e nelle loro economie e investi in attività di proprietà di neri“. Questo è stato interpretato da alcuni come un invito a boicottare le imprese bianche. In risposta Joshua ha detto che il discorso non era suo e che l’aveva letto solo per conto di un amico. Piccato, ha affermato: “Se pensi che io sia un razzista, vai a farti fottere“.

Joshua ha fatto il muratore prima di iniziare a praticare pugilato ma ha spesso manifestato interesse per attività intellettuali di alto livello. Ha espresso infatti interesse per gli scacchi e per la lettura e li intende come un modo per rafforzare le sue capacità tattiche pugilistiche.


Nel 2009 Joshua è stato messo in custodia cautelare nella prigione di Reading per ciò che descrive come “risse e altre cose folli“: ha anche dovuto indossare un braccialetto elettronico una volta rilasciato.

A marzo 2011 Joshua è stato fermato dalla polizia per eccesso di velocità a Colindale, nel nord di Londra. È stato trovato con otto once (226,8 grammi) di cannabis in foglie nascoste in una borsa sportiva nella sua Mercedes-Benz. È stato accusato di possesso con l’intento di fornire una droga di classe B, un reato che comporta una pena massima di 14 anni. Joshua è stato sospeso dalla squadra di boxe britannica ed è stato condannato a un ordine comunitario di 12 mesi e 100 ore di lavoro non retribuito dopo essersi dichiarato colpevole presso la corte della corona.

Anthony Joshua “scrocca” un panino al McDonald’s

 


Anthony Joshua con Cristiano Ronaldo - Kombatnet

Anthony Joshua con Cristiano Ronaldo – Kombatnet

Joshua ha dichiarato in precedenza nel 2012 di non sostenere una squadra di calcio, ma quando gli è stato chiesto in un’intervista nel 2017, ha affermato che sebbene sostenga la sua squadra locale, il Watford FC, la sua squadra “preferita in assoluto” era il Real Madrid CF. grazie a Cristiano Ronaldo, dato che all’epoca Ronaldo era un suo giocatore. Nella stessa intervista ha anche descritto il calciatore inglese Troy Deeney, che ha incontrato per caso in un barbiere locale nella sua città natale Watford, come un suo “buon amico“.

In un’intervista con iFL TV nel luglio 2014 Joshua ha nominato Muhammad Ali, Mike Tyson, Larry Holmes, Lennox Lewis ed Evander Holyfield come i primi cinque più grandi pugili dei pesi massimi di tutti i tempi secondo una sua classifica personale.


Joshua ha avuto un figlio di nome Joseph “JJ” Joshua, con l’insegnante di danza Nicole Osbourne, nel 2015.

Nel 2020 Joshua ha parlato del suo rapporto positivo con il suo promotore di lunga data Eddie Hearn, che lo ha promosso sin dal suo debutto professionale nel 2013, dicendo che lui “ed Eddie avranno sempre una grande amicizia“.

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Enciclopedia del combattimento

Mike Tyson e Cus D'Amato - Kombatnet

Cus D'Amato

Constantine "Cus" D'Amato (17 gennaio 19084 novembre 1985) è stato un manager e allenatore di boxe americano che ha guidato e plasmato le carriere di pugili come  Floyd Patterson, José Torres e Mike Tyson, tutti inseriti nell'International Hall of Fame della boxe. Diversi allenatori di boxe di successo, tra cui Teddy Atlas e Kevin Rooney, sono stati istruiti da D'Amato. D'Amato era un sostenitore dello stile di boxe "peek-a-boo", in cui il pugile tiene i guanti al viso con guardia molto chiusa e schiva lateralmente per entrare nella guardia avversaria e connettere alla corta distanza, stile che fu criticato da alcuni perché si credeva che un attacco efficiente non potesse essere lanciato da quella posizione. Leggi tutto l'articolo...
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Guido Vianello

Guido Vianello è un pugile italiano che combatte nei pesi supermassimi. Conosciuto anche come The Gladiator, è nato a Roma il 9 maggio 1994. Nel 2016 si è qualificato per le Olimpiadi di Rio de Janeiro prendendo il posto di Roberto Cammarelle che si è ritirato dal pugilato nell'aprile 2016. Vianello è diventato professionista nel 2018, unendosi alla Top Rank Boxing. Leggi tutto l'articolo...
Gus Lesnevich - Kombatnet

Gus Lesnevich

Gus Lesnevich Gustav George Lesnevich (22 febbraio 1915-28 febbraio 1964) è stato un pugile americano, detentore del titolo di campione del mondo dei pesi massimi leggeri (era alto 1,75 m). Durante gli anni quaranta del Novecento regnò assieme a grandi campioni in un'epoca d'oro per la nobile arte, condividendo la scena con nomi come Joe Louis, Rocky Graziano e Sugar Ray Robinson. Leggi tutto l'articolo...
Martine Michieletto - Kombatnet

Martine Michieletto

Martine Michieletto è una kickboxer e thaiboxer italiana, campionessa ISKA di K-1 nei pesi piuma e già campionessa WKU di Muay Thai, vincitrice ad ONE Fight Night 11 contro Amber Kitchen. Ad ottobre 2022 è classificata come la sesta migliore donna kickboxer pound-for-pound da Beyond Kick. Nata il 21 settembre 1991 ad AostaMichieletto ha praticato atletica a livello  agonistico per molti anni. Ha iniziato a praticare sport da combattimento nel 2010 sotto la guida del M° Manuel Bethaz nell'ASD Fighting Club Valle d'Aosta, passando professionista solo due anni dopo e combattendo agevolmente sotto ogni regolamento (K-1Fight CodeMuay Thai Full Rules). Leggi tutto l'articolo...
Chatri Sityodtong - Kombatnet

Chatri Sityodtong

Chatri Trisiripisal, noto durante il suo periodo da fighter anche come Chatri Sityodtong e Yodchatri Sityodtong, è un imprenditore thailandese e istruttore di arti marziali che vive a Singapore, fondatore e CEO di ONE Championship. Leggi tutto l'articolo...
Giacobbe Fragomeni - Kombatnet

Giacobbe Fragomeni

Giacobbe Fragomeni, nato il 13 agosto 1969 a Milano, è un ex pugile italiano, campione del mondo 2008 WBC nei pesi massimi leggeri. Leggi tutto l'articolo...
Krav Maga - Kombatnet

Che cos'è il Krav Maga?

Il Krav Maga, che in ebraico significa "combattimento a contatto" (קרב מגע, pronunciato /ˌkrɑːv məˈɡɑː/ KRAHV mə-GAH), è un sistema di combattimento sviluppato per le Forze di Difesa Israeliane (IDF). È noto per il suo focus su situazioni reali e la sua estrema efficienza, derivando da una combinazione di tecniche utilizzate in aikido, judo, karate, pugilato e lotta. Leggi tutto l'articolo...
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Sandro Lopopolo

Sandro Lopopolo, all'anagrafe Alessandro Lopopolo, è stato un pugile italiano, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Roma del 1960 e Campione del Mondo dei pesi superleggeri. Leggi tutto l'articolo...
Nicolino Locche - Kombatnet

Nicolino Locche

Nicolino Locche (2 settembre 1939 - 7 settembre 2005) è stato un pugile argentino di Tunuyán, Mendoza, che ha detenuto il titolo mondiale dei pesi welter junior dal 1968 al 1972. Locche è spesso citato come uno dei migliori pugili difensivi di tutti i tempi ed è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame nel 2003. Leggi tutto l'articolo...
Suntukan Panantukan Pangamot Pakamot Sumbagay Mano Mano - Kombatnet

Suntukan

Il Suntukan è la componente di striking delle arti marziali filippine. Nella regione insulare centrale delle Filippine di Visayas è conosciuto come Pangamot, Pakamot, Sumbagay o come Mano-mano e spesso indicato nei circoli di arti marziali occidentali della scuola di Dan Inosanto come Panantukan. Sebbene sia chiamata anche boxe filippina, questo articolo riguarda l'arte marziale filippina e non deve essere confuso con lo sport occidentale della boxe praticato nelle Filippine. Leggi tutto l'articolo...