Matteo Signani perde in Francia il titolo europeo dei pesi medi di pugilato con un verdetto che fa discutere
Il giorno venerdì 24 giugno 2022 il campione italiano di pugilato Matteo Signani, fino al giorno prima detentore del titolo europeo dei pesi medi, ha dovuto lasciare la cintura in Francia ad Anderson Prestot, a causa di una ferita che ha obbligato i giudici al conteggio anticipato dei cartellini.
Sul ring del Centre Omnisports di Massy si giocava una partita fondamentale, per l’unico titolo europeo di pugilato maschile rimasto ancora in Italia. Dopo un primo rinvio dell’incontro, qualche mese prima, a causa di un problema ad un dente di Signani a poche ore dal match, finalmente si era trovata la quadra per la sfida e i due pugili, 43 anni Signani e 31 Prestot, sono saliti sul ring per contendersi la cintura.
Matteo Signani era assolutamente in partita e nonostante un lieve svantaggio ai punti stava cominciando a pressare il francese quando al quarto round, a causa di una testata involontaria del nostro “Giaguaro“, l’arbitro ha fermato l’incontro per una brutta ferita che si era aperta sull’arcata sopraccigliare sinistra del francese. Il medico ha dato l’ok per proseguire ma al quinto round un secondo stop medico ha obbligato alla chiusura anticipata del match.
In quel momento secondo i giudici tutti i round erano stati vinti da Prestot quindi è stata decretata la fine del sogno Europeo per il pugile romagnolo: la cintura è rimasta oltralpe.
Furioso l’allenatore di Signani, Gian Maria Morelli:
“Nel quinto round è successo l’inspiegabile si presumeva che Prestot fosse stato curato, invece l’arbitro ha fermato il match, non concedendo neppure un minuto per vedere se il francese fosse veramente in grado di proseguire. E’ una decisione a cui non so dare una spiegazione, e di sicuro il francese non stava dominando”.
Non si sa quale possa essere il seguito della carriera da professionista (di tutto rispetto) del nostro Signani, che nonostante questa brutta disavventura e a dispetto dell’età, appare tutto fuorché un pugile alla fine della sua carriera. Nonostante il suo lavoro alla Capitaneria di Porto di Rimini, l’atleta di Savignano sul Rubicone non sembra aver risentito troppo nel fisico dei suoi 41 incontri (31 vinti, dei quali 11 per KO, 7 persi e 3 pareggiati).
D’altra parte, come diceva Jack Dempsey, “un campione è uno che si rialza anche quando non potrebbe” ed il nostro Signani, sicuramente, campione lo è.
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