Dana White rimosso da presidente UFC mentre nasce il gigante TKO, fusione di UFC e WWE, tra dubbi e debiti miliardari
Dana White non è più presidente della UFC: il mondo dello sport assiste oggi ad un evento senza precedenti con la nascita di TKO Group Holdings, una poderosa fusione tra UFC (Ultimate Fighting Championship) e WWE (World Wrestling Entertainment) nella quale Dana verrà integrato con un ruolo non meglio precisato.
Annunciato il 3 aprile 2023 da Endeavor, società di produzione che detiene i diritti di entrambe le compagnie, l’accordo ha portato alla creazione di una nuova entità quotata in borsa chiamata TKO (The King of Sports, con riferimento al Tecnichal Knock Out), un vero e proprio gigante dell’intrattenimento sportivo.
“Sono entusiasta del futuro e di ciò che faremo. E lo sono sempre, a prescindere, ma dopo questa fusione siamo molto più potenti di ieri. Tutto quello che succede qui lo determino io. Niente è cambiato. Continueremo a spaccare come facciamo ogni anno. Per le persone che sono combattenti, media o chiunque altro, questo porta l’intera faccenda a un altro livello. È molto più grande e molto più potente. Se pensi a tutte le cose che voglio fare prima che il mio tempo finisca qui, oggi tutto questo lo ha reso molto più semplice e fattibile“, aveva detto White alla conferenza stampa della “Contender Series” UFC.
Dana White, 54 anni, ricopre incarichi presso l’UFC dal 2001 e durante la sua collaborazione con la promotion ha svolto un enorme lavoro per trasformarla da una azienda sull’orlo della bancarotta ad una azienda leader a livello mondiale. “Non è cambiato nulla” ha detto White riguardo il suo nuovo ruolo.
“La questione del CEO… è una mossa laterale per me. Gestisco tutto ciò che accade qui. Tutto quello che succede qui lo stabilisco io, quindi nulla è cambiato. Sono solo tre lettere“, ha detto White a USA Today.
Secondo i media, Vince McMahon sarà il presidente esecutivo di TKO. Ari Emanuel di Endeavour assumerà il ruolo di CEO in TKO. Mark Shapiro, in rappresentanza di Endeavour, sarà il presidente e direttore operativo della nuova società. Parlando con ESPN, il vicepresidente esecutivo senior e direttore operativo dell’UFC Lawrence Epstein aveva precedentemente dichiarato che White gestirà le attività quotidiane in UFC.
L’operazione ha implicato un investimento massiccio, con Endeavor che ha sborsato circa 4 miliardi di dollari per acquisire la WWE. Al termine di questa transazione, Endeavor detiene il controllo del 51% della nuova società, mentre gli attuali azionisti WWE possiedono il restante 49%. Un’operazione di tale portata ha catturato l’attenzione del mondo finanziario e degli appassionati di sport.
TKO Group Holdings gode di una portata globale e di una distribuzione omnicanale senza precedenti. Le due compagnie, UFC e WWE, hanno generato un fatturato combinato di 2,4 miliardi di dollari entro la fine dell’anno fiscale 2022, mostrando un tasso di crescita annuo del 10% a partire dal 2019.
Tuttavia, nonostante le prospettive promettenti, non è tutto oro quel che luccica. L’IPO di TKO ha mostrato un prezzo delle azioni in discesa di 1 dollaro, attestandosi a 101 dollari. Questo movimento ribassista ha sollevato dubbi sul futuro andamento del titolo, alimentando discussioni e valutazioni incerte da parte degli investitori.
Una delle preoccupazioni principali è il debito massiccio di 3,2 miliardi di dollari che TKO ha ereditato, con un supporto di circa 1,2 miliardi di dollari di EBITDA previsti per il 2023. Tuttavia, la vera sfida risiede nel debito da 2,7 miliardi di dollari della UFC che scadrà nel 2026.
La necessità di rifinanziare questa somma rappresenta un costo notevole, soprattutto considerando l’attuale tendenza all’aumento dei tassi d’interesse, un elemento che potrebbe amplificare i rischi finanziari per TKO. Moody’s Investors Service, tuttavia, sta valutando un possibile miglioramento del rating di credito della UFC, riconoscendo l’aumento della scala e della diversificazione aziendale derivante dalla fusione.
Mark Shapiro, presidente e chief operating officer di TKO, ha dichiarato che l’obiettivo della nuova società è espandersi al di là degli sport da combattimento, unificando il meglio del mondo del wrestling con quello delle arti marziali miste. L’azienda prevede inoltre acquisizioni future per potenziare ulteriormente il proprio portafoglio di marchi e ampliare l’offerta di intrattenimento sportivo.
Tuttavia, ci sono voci di dissenso tra i fan delle arti marziali miste, che esprimono preoccupazioni riguardo alla possibile perdita di credibilità dell’UFC. Temono che l’attenzione per lo spettacolo possa sopraffare l’aspetto sportivo genuino. Resta da vedere come TKO riuscirà a bilanciare le esigenze di entrambi i mondi e come i fan reagiranno a questa unione epocale tra due giganti dell’intrattenimento sportivo.
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