Alessio di Chirico spiega cosa è successo a Formentera: “Mi ha messo una mano in faccia, ho reagito”
In un post emotivamente coinvolgente sui social l’ex fighter di MMA UFC Alessio di Chirico, recentemente coinvolto in una aggressione ai danni di un tassista di Formentera, ha spiegato la sua versione dei fatti, che muove l’ago della bilancia verso il centro:
Ora che sono a casa e la mia famiglia non è più in pericolo è necessario per me fare luce sull’accaduto.
Siamo usciti dal ristorante dove avevamo cenato e abbiamo chiamato il taxi, il conducente ha insistito per farmi mettere davanti lasciando I bambini sul sedile posteriore senza seggiolino con mia moglie, che aveva già in braccio uno dei nostri due figli che stava dormendo, a tenerli.
Durante il viaggio mio figlio ha sbattuto diverse volte la testa sul sedile di fronte a lui, in mancanza di un seggiolino adatto ai bambini e senza la presenza di un adulto che lo tenesse in braccio.
Non avevo realizzato il rischio che stavamo correndo quando abbiamo deciso di proseguire la corsa ma durante il viaggio mi sono spaventato e preoccupato tanto da chiedere con insistenza all’autista di lasciarmi andare dietro con lui.
Dopo la mia richiesta il guidatore si è fermato frenando bruscamente in mezzo alla campagna minacciando di lasciarci li, al buio, con I bambini che si sarebbero certamente impauriti e con il rischio di essere investiti. Alla sua affermazione di non voler tornare indietro al ristorante per chiamare un altro taxi l’ho pregato di ripartire e immediatamente dopo mio figlio ha sbattuto di nuovo la testa sul sedile.
Alle nostre ulteriori lamentele rispetto alla situazione ha di nuovo fermato l’auto in piena campagna. Una volta arrivati in hotel, dopo l’ennesima testata di mio figlio, ha addirittura sorriso.
Ho pagato.
Abbiamo discusso verbalmente e ci siamo insultati, siamo scesi, lui è venuto verso di me per attaccarmi mettendomi una mano in faccia e ho reagito. L’ho colpito una sola volta, ci sono video che lo testimoniano. Ho sbagliato e sono pronto a pagare le conseguenze del mio errore provo vergogna per quello che è successo.
Ho smesso con lo sport un anno fa proprio per stare più vicino alla mia famiglia e invece oggi per questo stesso motivo stanno arrivando minacce di morte a mia moglie e ai miei figli. Mi assumo ogni responsabilità nella maniera più netta possibile. Ho speso la mia intera carriera per difendere e diffondere I valori della lealtà, della sportività, del rispetto e sono assolutamente consapevole che la violenza non possa essere una soluzione, in nessun caso.
Accetto le critiche e mi scuso con tutte le forze che ho con tutte le persone che ho deluso.
Prima di tutti mi scuso con la persona che ho colpito.
Vi chiedo di lasciar fuori la mia famiglia da questa situazione. Grazie.
Sono arrivate molte reazioni di sostegno da fighter noti nei commenti al post, da Marvin Vettori, a Georgian Cimpeanu, a Dimitri Angelini:
Il tassista, il trentaduenne Omar Bouhia, ha subito una frattura dello zigomo ed i vetri degli occhiali che portava si sono conficcati nell’occhio rendendo necessaria una operazione chirurgica al volto: ne avrà per un po’. Il tassista è considerato a Formentera “una gran brava persona, molto rispettosa, gentile e cordiale con tutti” secondo quanto riporta Formentera News: sicuramente la sua appartenenza ad un movimento politico aiuta anche l’amplificarsi della notizia, presumibilmente strumentalizzata dalle associazioni politiche locali. Omar Bohuia infatti è candidato al Consiglio nella lista di GxF (Gent per Formentera), partito che si autodescrive “di sinistra, ambientalista e nazionalista dedicato a sostenere le necessità specifiche dell’isola“.
Sempre secondo “Formentera News” infatti pare che la nota associazione Asociación de Vecinos y Vecinas de la Isla de Formentera (AVIF) abbia convocato un presidio “contro la violenza” in piazza Sant Francesc ed abbia chiesto inoltre che Di Chirico venga considerato “persona non grata a Formentera” e che paghi le cure mediche, dal trasferimento in elicottero all’ospedale di Ibiza al ricovero, dalla sala operatoria alle varie medicazioni.
Di Chirico, sicuramente emotivamente scosso dalla situazione, è stato arrestato e poi rimesso in libertà dal giudice, che non ha ritenuto esserci rischio di fuga o reiterazione del reato. Il fighter potrà quindi fare rientro in Italia, restando a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa del processo in cui dovrà rispondere dell’accusa di lesioni aggravate.
Al di fuori del gesto inconsulto che sarà giudicato da chi di dovere nelle sedi competenti, è allucinante pensare che in seguito ad una colluttazione vengano effettuate minacce di morte alla moglie ed ai figli di Di Chirico: si tratta di un comportamento vergognoso ai danni di innocenti che ci auguriamo venga punito con la massima severità.
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