Chi è Mike Tyson - The baddest man on Earth - Boxe boxing pugilato ring heavyweight pesi massimi - Kombatnet Wiki

Mike Tyson

Mike Tyson

Michael Gerard Tyson è un ex pugile professionista considerato uno dei più grandi pesi massimi della storia, noto per la sua ferocia e capacità intimidatoria in combattimento. Sicuramente una delle figure più note del panorama pugilistico mondiale, ha ispirato intere generazioni al combattimento.

Mike Tyson ha combattuto professionalmente dal 1985 al 2005 ed in quel periodo è stato soprannominato “Iron Mike“, “Kid Dynamite“, “The Baddest Man on the Planet“. Con una percentuale vittorie/KO dell’88% è al sedicesimo posto nella lista dei 100 più grandi pugili di ogni tempo stilata dalla rivista The Ring e primo nella lista ESPN denominata “The Hardest Hitters in Heavyweight History“. È stato inserito nella International Boxing Hall of Fame e nella World Boxing Hall of Fame.

Michael Gerard Tyson è nato a Fort Green, Brooklyn, New York Ciry il 30 giugno 1966. È il secondo di tre figli: Rodney, il suo fratello più grande, nato nel 1961 e Denise, che morì di un attacco di cuore a 24 anni nel febbraio del 1990. Il padre biologico di Tyson è il giamaicano Purcell Tyson ma l’uomo che Mike Tyson chiamò padre fu Jimmy Kirkpatrick. Kirkpatrick veniva da Grier Town, North Carolina.


La famiglia di Mike Tyson ha vissuto a Bedford-Stuyvesant fino a quando i loro problemi economici hanno reso necessario il trasferimento a Brownsville, quando Tyson aveva 10 anni. La madre di Tyson morì sei anni dopo, lasciando il sedicenne Tyson alle cure del manager di boxe e allenatore Cus D’Amato, che sarebbe diventato anche il suo tutore legale. Tyson in seguito disse: “Non ho mai visto mia madre felice con me e orgogliosa di me per aver fatto qualcosa: mi vedeva solo come un ragazzino selvaggio da strada, che tornava a casa con vestiti nuovi che sapeva che non avevo pagato. In sostanza non ho mai avuto la possibilità di parlarle o di conoscerla veramente. Professionalmente questa cosa non ha influito granché, ma è schiacciante sul piano emotivo“.

Durante la sua infanzia, Mike Tyson ha vissuto in quartieri con un alto tasso di criminalità. In un’intervista a Details ha dichiarato di aver combattuto per strada, per la prima volta, con un ragazzo più grande di lui che aveva staccato la testa a uno dei suoi piccioni. È stato poi ripetutamente sorpreso a commettere piccoli crimini e a picchiarsi con coloro che ridicolizzavano la sua voce acuta ed i suoi difetti di pronuncia. All’età di 13 anni, Mike Tyson era stato arrestato già 38 volte.

Finì alla Tryon School for Boys a Johnstown, New York, ora chiamata Tryon Residential Center, un centro di detenzione minorile.


Lì dentro Bobby Stewart, un consulente del centro di detenzione giovanile ed ex pugile, si rese conto delle capacità pugilistiche di Tyson: lo allenò per alcuni mesi prima di presentarlo a Cus D’Amato. Lì finiranno gli studi formali di Tyson, che abbandonerà la scuola giovanissimo: gli verrà poi conferito un dottorato onorario in lettere umane dalla Central State University nel 1989.

Anche il noto allenatore Kevin Rooney ha allenato Tyson in quel periodo, occasionalmente assistito da Teddy Atlas, anche se Atlas è stato licenziato da D’Amato quando Tyson aveva solo 15 anni. Rooney è stato uno dei primi ad insegnare a Tyson la nota tecnica del “peek-a-boo“, perfezionata e portata alla leggenda da Tyson grazie agli insegnamenti di Cus D’Amato.

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Mike Tyson all’inizio della sua carriera

Da dilettante, Tyson ha vinto le medaglie d’oro ai Giochi Olimpici Junior 1981 e 1982, sconfiggendo Joe Cortez nel 1981 e battendo Kelton Brown nel 1982, facendo gettare la spugna dal suo angolo al primo round. Ha combattuto contro Henry Tillman due volte da dilettante, perdendo entrambi gli incontri ai punti.

Tyson ha fatto il suo debutto professionale a 18 anni il 6 marzo 1985 ad Albany, New York sconfiggendo Hector Mercedes tramite TKO al primo round. Nel suo primo anno da professionista ha combattuto ben 15 match. Tyson ha vinto 26 dei suoi primi 28 combattimenti per KO o TKO, 16 di questi al primo round. La qualità dei suoi avversari aumentò gradualmente fino ad incontrare combattenti esperti come James Tillis, David Jaco, Jesse Ferguson, Mitch Green e Marvis Frazier. La sua serie di vittorie ha attirato l’attenzione dei media e Tyson è stato rapidamente dichiarato come il futuro grande campione dei pesi massimi.
D’Amato morì nel novembre 1985, purtroppo all’inizio della carriera professionale di Tyson, e alcuni ipotizzano che la sua morte sia stata il catalizzatore di molti dei problemi che Tyson avrebbe dovuto affrontare nel corso della sua vita e della sua carriera.

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Il 16 febbraio 1986 Mike Tyson combatterà contro il veterano Jesse Ferguson nel suo primo match trasmesso in tv da ABC Sports, alla Houston Field House di Troy, New York. Al quinto round Tyson romperà il naso di Ferguson con un montante: durante tutto il sesto round Ferguson tenterà di legare per evitare ulteriori punizioni. Dopo aver ammonito più volte Ferguson per mancanza di azione pugilistica l’arbitro ha finalmente interrotto il match verso la metà del sesto round: inizialmente la vittoria di Tyson fu assegnata per squalifica dell’avversario, ma è stata poi aggiustata come vittoria per KO tecnico (TKO) dopo le proteste dell’angolo di Tyson. Infatti una vittoria per squalifica avrebbe posto fine alla serie di vittorie per KO di Tyson e comunque un KO sarebbe stato il risultato inevitabile.

A luglio, dopo aver collezionato altre sei vittorie a eliminazione diretta, Tyson ha combattuto contro l’ex sfidante del titolo mondiale Marvis Frazier a Glens Falls, New York, evento nuovamente trasmesso su ABC Sports.

Tyson ha messo KO Frazier con un montante dopo appena 30 secondi, lasciandolo incosciente al tappeto.

Il 22 novembre 1986, Tyson combattè il suo primo match per il titolo dei pesi massimi WBC contro Trevor Berbick, vincendo per KO tecnico al secondo round e diventando così, all’età di 20 anni e 4 mesi, il più giovane campione dei pesi massimi della storia. La performance eccezionale di Tyson sul ring gli porterà numerose lodi dal mondo pugilistico: Donald Saunders scriverà: “La nobile e virile arte della boxe può smettere almeno per ora di preoccuparsi del suo immediato futuro, ora che è uscito fuori un campione dei pesi massimi adatto a stare al fianco di Dempsey, Tunney, Louis, Marciano e Ali“. Mike Tyson aggiungerà poi al titolo WBC i titoli WBA e IBF dopo aver sconfitto James Smith e Tony Tucker nel 1987.

 

Tyson era capace di intimidire i suoi avversari con una combinazione esplosiva di forza, velocità, precisione, coordinazione e tempismo. A questo si aggiungevano incredibili capacità difensive (sono storia i video delle sue schivate di tronco quasi rasoterra). Grazie alle tecniche insegnate da Cus D’amato e Kevin Rooney, Tyson sopperiva alla sua bassa statura (confrontata ai pesi massimi che affrontava) con un notevole allungo e la capacità di arrivare sotto la guardia schivando i colpi degli avversari.

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La più famosa di queste tecniche era il cosiddetto “peek-a-boo” che consisteva in una rapida oscillazione del tronco per schivare i diretti degli avversari, con entrambe le mani sempre al viso: una volta alla corta distanza Tyson era solito doppiare un montante al corpo ed uno al viso sfruttando tutta l’energia accumulata tramite un utilizzo perfetto della catena cinetica. Di solito i risultati erano devastanti, come sanno bene Lorenzo Boyd, Jesse Ferguson e José Ribalta, messi al tappeto da questa micidiale combinazione.

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Le aspettative su Mike Tyson erano estremamente alte ed era considerato il favorito per la Heavyweight World Series, una serie di match destinati a stabilire chi potesse essere il più forte (“undisputed“, “indiscusso“) peso massimo IBF, WBA e WBC. L’evento era una produzione HBO Sports promossa da Don King. Tyson ha difeso il suo titolo contro James Smith il 7 marzo 1987 a Las Vegas, in Nevada, vincendo per decisione unanime ed aggiungendo la cintura WBA di Smith alla sua. Il termine “Tyson-mania” cominciò ad apparire su tutti i media. Tyson batté per TKO a maggio il pugile Pinklon Thomas, per poi strappare il titolo IBF a Tony Tucker vincendo ai punti per decisione unanime sui 12 round il primo agosto seguente.Diventò così il primo peso massimo a detenere tutte e tre le cinture (WBA, WBC e IBF) allo stesso tempo. In ottobre Tyson vincerà poi per TKO contro la medaglia d’oro olimpionica Tyrell Biggs, al settimo round.Durante questo periodo la gaming company Nintendo noterà Tyson e dopo aver assistito ad uno dei suoi match il presidente della Nintendo of America Minoru Arakawa, impressionato dalle capacità tecniche e dalla potenza di Tyson, gli proporrà di essere incluso nella versione per Nintendo Entertainment System (NES) del videogame arcade “Punch Out!!!“. Nel 1987 la Nintendo pubblicherà il videogame “Mike Tyson’s Punch-Out!!!“, che venderà oltre un milione di copie.

Tyson combatterà tre volte nel 1988: la prima volta contro Larry Holmes il 22 gennaio, sconfiggendo il leggendario campione per KO al quarto round. Si tratterà dell’unico KO che Holmes subirà in tutti i suoi 75 match da professionista. A marzo Tyson combatterà contro Tony Tubbs a Tokyo, vincendo rapidamente per TKO al secondo round in un match estremamente pubblicizzato. Il 27 giugno 1988 Tyson combatterà contro Michael Spinks, erede al titolo dopo una lunga e controversa battaglia dentro e fuori dal ring contro Larry Holmes e considerato da molti il più grande peso massimo vivente. All’epoca il match contro Tyson fu estremamente sponsorizzato e le aspettative erano altissime, per quello che sarebbe stato “the richest fight in history“. Gli esperti si dividevano prevedendo una titanica battaglia tra stili, tra lo stile aggressivo di Tyson ed il footwork misto alle tecniche difensive di Spinks. Il match invece venne chiuso da Mike Tyson in appena 91 secondi nel primo round, quando Tyson lo mandò al tappeto con una micidiale combinazione “gancio sinistro al viso – montante destro al corpo” che sancì la fine di Spinks.

Mike Tyson vs Larry Holmes - Kombatnet Wiki

Durante questo periodo sono cominciati ad emergere i problemi di Tyson fuori dal ring: il suo matrimonio con Robin Givens era arrivato al capolinea e stavano per divorziare. Bill Cayton e Don King si contendevano l’atleta e nel tardo 1988 Tyson decise di abbandonare Cayton e licenziare lo storico trainer Kevin Rooney, considerato l’artefice dei suoi successi dopo la morte di D’Amato. I critici hanno cominciato a notare una maggior rigidità di tronco, minor movimento di testa e combinazioni efficaci a partire dal momento in cui Rooney smise di allenare Tyson. Nel 1989 Tyson combatté solamente due volte, in mezzo ad un anno pieno di problemi personali. Combatté contro Frank Bruno a febbraio e Bruno lo mandò al tappeto alla fine del primo round, anche se Tyson riuscì a vincere per KO al quinto round. A luglio riuscirà a mandare KO al primo round il pugile Carl “The Truth” Williams.

Nel 1990 Tyson sembrava aver completamente “perso la bussola” e la sua vita personale era completamente disastrata e portò a quello che fu uno dei più grandi shock nella storia del pugilato recente. L’11 febbraio 1990, a Tokyo, Mike Tyson affronterà Buster Douglas, arrivando come il favorito assoluto alle scommesse (era dato vincente 42 a 1). Tuttavia Tyson non riuscirà a trovare strada, complice anche la mancanza di movimento di tronco del periodo D’Amato/Rooney, attraverso il lungo jab di Douglas, che riuscirà a tenerlo lontano ed evitare le sue potenti bordate “alla corta”. Al trentacinquesimo secondo del decimo round succederà l’incredibile: lo sfavorito Douglas inizierà la sequenza di colpi che cambierà la storia, infilando un montante e tre ganci che manderanno al tappeto Mike Tyson per la prima volta nella sua vita. “The baddest man on earth” perdeva così le sue cinture WBA , WBC e IBF, in uno dei momenti più incredibili dello sport moderno.

Nonostante la sconfitta Tyson affermerà che perdere contro Douglas è stato il più grande momento della sua carriera. “Ho avuto bisogno di quel match per fare di me una persona ed un fighter migliore. Ora ho una più ampia prospettiva di me stesso e del pugilato“.


Dopo il match contro Douglas Tyson recupererà mandando al tappeto al primo round prima Henry Tillman poi Alex Stewart decisione nei due match seguenti. La vittoria contro Tillman, oro olimpico nel 1984, servirà a saldare il conto per la sconfitta subita contro di lui da amatore. Questi match sarebbero serviti come eliminatorie per il tentativo di riconquistare il titolo dei pesi massimi, che Evander Holyfield aveva subito strappato a Douglas alla sua prima difesa del titolo.

Tyson, che era la prima scelta per il titolo, affrontò il 18 marzo 1991 Donovan “Razor” Ruddock a Las Vegas. Ruddock era visto come il più pericoloso peso massimo in circolazione ed era considerato uno dei pesi massimi dal colpo più forte. Tyson e Ruddock si scambiarono colpi rimanendo sostanzialmente in parità durante tutto il match fino al settimo round, quando l’arbitro Richard Steele fermerà l’incontro in favore di Tyson: la decisione non piacerà al pubblico presente e si scatenerà una rissa sugli spalti, mentre l’arbitro dovrà essere scortato fuori dal ring.

Tyson e Ruddock si incontreranno nuovamente il 28 giugno di quello stesso anno: questa volta Tyson manderà al tappeto Ruddock ben due volte per poi vincere ai punti per decisione unanime al termine dei 12 round.


In seguito verrà organizzato un match tra Tyson ed Holyfield per la “undisputed championship” che si sarebbe dovuto tenere l’8 novembre 1991 al Caesars Palace a Las Vegas, ma Tyson si ritirerà dal match a causa di un infortunio alla cartilagine delle costole in allenamento.

Tyson verrà arrestato a luglio 1991 per lo stupro della diciottenne Desiree Washington, Miss Black Rhode Island, in una stanza di albergo di Indianapolis. Il processo avrà luogo presso la corte suprema di Marion County, Indiana, dal 26 gennaio al 10 febbraio 1992.

Una conferma parziale del racconto della ragazza proverrà dal barbiere di Tyson, che confermerà di averla vista sotto shock dopo l’accaduto. Altre testimonianze proverranno dai medici del pronto soccorso che esamineranno Desiree Washington più di 24 ore dopo, confermando che le condizioni fisiche della ragazza erano assimilabili ad una vittima di violenza sessuale.


Difeso dall’avvocato Vincent J.Fuller, Tyson sosterrà sempre che quanto accaduto con la ragazza è stato sesso consenziente: tuttavia il 10 febbraio, dopo quasi 10 ore di camera di consiglio, la giuria dichiarerà l’imputato colpevole. Dopo numerose revisioni ed analisi della Corte d’Appello e della Corte Suprema Tyson venne condannato definitivamente il 26 marzo 1992 a sei anni di prigione e 4 anni di libertà vigilata. Verrà assegnato allo Indiana Youth Center (ora chiamato Plainfield Correctional Facility) ad aprile 1992 e verrà rilasciato a marzo 1995 dopo soli tre anni della sentenza.

È opinione comune che Tyson si sia convertito all’Islam durante il periodo passato in prigione, adottando il nome Malik Abdul Aziz (anche se alcune fonti riportano l’adozione di un nome differente, Malik Shabazz): tuttavia Tyson affermerà in seguito che la conversione all’Islam è avvenuta prima di entrare in prigione, anche se non ha fatto nessuno sforzo per correggere l’informazione errata diffusa dai media.

Dopo essere stato rilasciato Tyson ritornerà sul ring per battere con facilità Peter McNeeley e Buster Mathis Jr., riuscendo anche ad incassare cifre notevoli dal botteghino e dalla pay-per-view. Tuttavia i match, in particolare quello contro McNeeley durato solo 89 secondi, cominciarono a far pensare ai critici che il management di Tyson gli stesse organizzando incontri farsa per assicurarsi la vittoria. Tutavia TV Guide inserirà il match Tyson-McNeeley nella lista dei 50 più grandi momenti dello sport di tutta la storia, nel 1998.


Tyson riuscirà poi a riprendersi una cintura, il titolo WBC, spedendo al tappeto Frank Bruno al terzo round, a marzo 1996.

Sempre nel 1996 Lennox Lewis rifiuterà una borsa di 13.5 milioni di dollari per combattere contro Tyson. Sarebbe stata la borsa più alta mai guadagnata da Lewis fino a quel momento. Accetterà tuttavia 4 milioni di dollari da Don King per farsi da parte e consentire a Tyson di combattere contro Bruce Seldon, con l’intenzione di affrontare Lewis se Tyson l’avesse battuto. Tyson aggiungerà effettivamente anche la cintura WBA sconfiggendo al primo round Seldon nel settembre di quell’anno. Seldon tuttavia verrà ampiamente criticato e preso in giro dalla stampa per una presunta simulazione di KO dopo una serie di colpi presumibilmente non così forti da parte di Tyson.

Tyson tenterà di difendere il titolo WBA contro Evander Holyfield, che era al suo quarto match dopo il suo ritorno. Holyfield si era ritirato nel 1994 dopo la sconfitta e la perdita del titolo contro Michael Moorer. Il 9 novembre 1996 Tyson ed Holyfield si incontreranno in Nevada in un evento chiamato “Finally”. Sorprendendo tutti Holyfield sconfiggerà Tyson per KOT all’undicesimo round, quando l’arbitro Mitch Halpern fermerà il match: Holyfield diventerà così il secondo pugile a vincere una cintura tre volte.


Nel 1995 è uscito il film “Tyson“, diretto da Uli Edel: la pellicola esplora la vita di Mike Tyson, dalla morte del suo tutore e allenatore Cus D’Amato alla sua condanna per stupro. Tyson è interpretato da Michael Jai White.

Tyson e Holyfield combatteranno ancora il 28 giugno 1997 alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, come il primo. Inizialmente Halpern avrebbe dovuto arbitrare il match, ma dopo le proteste del team di Tyson Halpern si fece da parte in favore di Mills Lane. L’incontro fece salire un enorme hype e fu chiamato “The Sound and the Fury“: si trattò di un evento che fece guadagnare all’organizzazione ben 100 milioni di dollari, dei quali 30 andarono a Tyson e 35 ad Holyfield, che rimarranno le due borse più pagate ad un pugile fino al 2007. Il match fu acquistato da 1.99 milioni di spettatori paganti sulla pay-per-view, record che verrà sorpassato solo il 5 maggio 2007 dal match Oscar De La Hoya vs. Floyd Mayweather Jr..

Il match diventerà subito uno degli eventi più controversi dello sport moderno: alla fine del terzo round infatti verrà sospeso e Tyson squalificato per aver morso Holyfield ad entrambe le orecchie. La prima volta che Tyson ha morso Holyfield il match è stato sospeso temporaneamente: l’arbitro Mills Lane ha penalizzato Tyson con due punti ed il match è ripreso. Tuttavia Tyson morse ancora Holyfield e venne squalificato, lasciando all’avversario la vittoria. Il primo morso fu così forte da rimuovere un pezzo dell’orecchio destro di Holyfield, che fu trovato sul pavimento del ring subito dopo il match.


Tyson motivò le sue azioni come risposta alle continue testate di Holyfield, lasciate impunite dall’arbitro. Nella confusione che seguì la fine del match ed il seguente annuncio della vittoria di Holyfield si scatenò (nuovamente) una rissa sugli spalti e molte persone rimasero ferite. Tyson – Holyfield II fu il primo match dei pesi massimi in 50 anni di pugilato a concludersi con una squalifica.

Come conseguenza immediata del suo comportamento a Tyson vennero tolti 3 milioni di dollari dalla sua borsa di 30 milioni dal Nevada State Boxing Commission (la penalità massima che poteva essere inflitta all’epoca). Due giorni dopo il match Tyson si scuserà pubblicamente con Holyfield per le sue azioni e chiedendo di non essere bandito a vita dal pugilato a causa del suo comportamento. Tyson venne ampiamente condannato dai media ma ci furono anche dei difensori, come la scrittrice e telecronista Katherine Dunn che scriverà un articolo dove criticherà ampiamente Holyfield per il suo comportamento antisportivo ed attaccherà i media sostenendo di essere prevenuti contro Tyson.

Il 9 luglio 1997 il Nevada State Athletic Commission ritirerà con decisione unanime la licenza di combattimento di Tyson, multandolo per 3 milioni di dollari e condannandolo a pagare le spese legali. Poiché molte commissioni atletiche rispettano le sanzioni imposte in altri stati Tyson fu effettivamente bandito dal praticare il pugilato professionale negli Stati Uniti. La revoca della licenza non fu permanente e gli venne restituita con una votazione di 4 a 1 il 18 ottobre 1998.


Durante questo periodo lontano dal pugilato Tyson fece una apparizione a WrestleMania XIV nel main event tra Shawn Michaels e Steve Austin. Durante questo periodo diventerà anche un membro non ufficiale del team di Michaels, la “D-Generation X“. Verrà pagato 3 milioni di dollari per queste apparizioni.

A gennaio 1999 Tyson tornerà sul ring per un match contro il sudafricano Francois Botha, anche questa volta scatenando polemiche già dalla promozione del match: durante una intervista televisiva su Secaucus, una stazione del New Jersey, Tyson si lanciò in una filippica piena di imprecazioni che costrinse il conduttore sportivo Russ Salzberg a interrompere la trasmissione.

L’inizio del match sembrò essere a favore di Botha: tuttavia i problemi iniziarono subito e Tyson avrebbe addirittura tentato di rompere le braccia di Botha durante un clinch. Entrambi i pugili sono stati ammoniti dall’arbitro durante l’incontro per il loro temperamento e comportamento scorretto. Botha era in vantaggio ai punti su tutte le scorecard ed era talmente sicuro di vincere da deridere Tyson durante il match: tuttavia sottovalutare l’avversario non si dimostrerà una strategia vincente perché al quinto round Tyson lo centrerà con un diretto destro che lo spedirà KO al tappeto. I critici hanno notato che Tyson ha smesso del tutto di usare le più basilari tecniche di difesa (“bob and weave“) da questo match.


I problemi legali di Tyson continuarono: il 4 febbario 1999 verrà condannato ad un anno di prigione ed al pagamento di una multa di 5000 dollari oltre all’ordine di libertà vigilata e 200 ore di servizi sociali per aver aggredito due motociclisti dopo un incidente stradale il 31 agosto 1998. Tyson farà solo nove mesi in prigione, poi verrà rilasciato.

Dopo l’uscita di prigione combatterà Orlin Norris il 23 ottobre 1999, mandandolo KO con un gancio sinistro dopo il suono della campana che segnava la fine del primo round: Norris si farà male al ginocchio cadendo e dichiarerà di non poter continuare il match, che verrà così dichiarato no contest.

Nel 2000 Tyson combatterà tre volte: la prima volta a gennaio contro Julius Francis alla MEN Arena a Manchester, in Inghilterra. Numerose polemiche precederanno l’incontro, riguardanti la possibilità per Tyson di combattere nel Regno Unito: tuttavia l’incontro verrà disputato e serviranno solo 4 minuti a Tyson per mandare al tappeto Francis, al secondo round. Tyson poi combatterà contro Lou Savarese a giugno 2000 a Glasgow, vincendo in soli 38 secondi. Tyson continuerà a picchiare Savarese anche dopo la fine del match, colpendo anche l’arbitro e mandandolo al tappeto mentre cercava di separare i due pugili. A ottobre Tyson combatterà contro Andrew Golota, vincendo al terzo round dopo avergli distrutto uno zigomo ed avergli procurato una commozione cerebrale ed un colpo di frusta al collo. Il risultato del match verrà poi modificato in no contest dopo che Tyson rifiuterà di effettuare un drug test prima del match e risulterà positivo alla marijuana in un test delle urine post-match.

Tyson combatterà poi solo una volta nel 2001, battendo Brian Nielson a Copenhagen per TKO al settimo round.

Nel 2002 Tyson combatterà nuovamente per il titolo dei pesi massimi. Lennox Lewis all’epoca deteneva i titoli WBC, IBF, IBO e Lineal. Tyson e Lewis avevano già fatto sparring durante un allenamento organizzato da Cus D’Amato nel 1984. Tyson cercherà di organizzare il match contro Lewis in Nevada per ottenere migliori entrate al botteghino, ma la Nevada Boxing Commission glielo vietò a causa delle accuse di violenza sessuale pendenti.

Due anni prima dell’incontro, Tyson aveva aspramente criticato Lewis in un’intervista dopo la lotta con Savarese, incluso frasi controverse come “Voglio il tuo cuore, voglio mangiare i tuoi figli“. Il 22 gennaio 2002, i due pugili e il loro entourage furono coinvolti in una rissa durante una conferenza stampa a New York per pubblicizzare l’evento. Poche settimane dopo la Nevada State Athletic Commission rifiuterà di concedere a Tyson una licenza per il combattimento così i promoter hanno dovuto trovare soluzioni alternative. Dopo che diversi stati si sono rifiutati di concedere a Tyson una licenza i promoter sono riusciti ad organizzare l’evento l’8 giugno alla Pyramid Arena di Memphis, Tennessee. Lewis ha dominato completamente il match e ha mandato KO Tyson con un destro all’ottavo round. Tyson è stato rispettoso dopo il combattimento e ha elogiato Lewis per la sua vittoria. Si è trattato dell’evento con il maggior incasso nella storia della pay-per-view fino a quel momento, con 106,9 milioni di dollari di incasso derivanti da 1,95 milioni di vendite negli Stati Uniti.

In un altro match organizzato a Memphis il 22 febbraio 2003 Tyson batterà Clifford Etienne in soli 49 secondi al primo round. Il match era stato preceduto da insistenti voci sulla scarsa forma fisica di Tyson ed in molti dicevano che aveva smesso di allenarsi per divertirsi a Las Vegas. Tyson sfoggerà anche un nuovo tatuaggio in viso durante le nuove apparizioni pubbliche. Il match contro Etienne sarà la sua ultima vittoria da pugile professionista.

Nell’agosto 2003, dopo anni di problemi finanziari, Tyson dichiarerà bancarotta. Tyson ha guadagnato oltre trenta milioni di dollari a match in molte occasioni ed accumulato quasi 300 milioni di dollari durante tutta la sua carriera: nonostante questo al 2003 aveva accumulato un debito di 23 milioni di dollari.

Mike Tyson avrebbe dovuto combattere contro Bob Sapp, il fighter di K-1, ma la sua fedina penale gli ha impedito di ottenere un visto per entrare in Giappone, dove il match avrebbe potuto essere estremamente profittevole: sono state discusse altre location ma alla fine il contratto non venne firmato.

Il 30 luglio 2005 Tyson combatterà contro il pugile britannico Danny Williams a Louisville, in Kentucky: dominerà i primi 2 round, mentre il terzo risulterà più equilibrato, pur con alcuni colpi illegali di Williams per i quali verrà penalizzato dall’arbitro. Durante il quarto round tuttavia Tyson verrà inaspettatamente messo KO. Dopo il match il suo manager Shelly Finkel rivelerà che Tyson stava combattendo appoggiandosi su una sola gamba, avendo rotto un legamento al ginocchio nel primo round: Tyson si opererà al ginocchio quattro giorni dopo il match. Si è trattata della quinta sconfitta in carriera di Tyson

L’11 giugno 2005 Tyson stupirà il mondo pugilistico abbandonando il match prima dell’inizio del settimo round contro il pugile Kevin McBride. Nel documentario del 2008 affermerà che aveva accettato quell’incontro solo per soldi, che era stanco del mondo pugilistico, non era in forma e stava seriamente pensando di lasciare la boxe poiché aveva perso completamente la passione per quello sport.

Nell’agosto 2007 Tyson verrà accusato di possesso e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti da una corte dell’Arizona, che si concluderà con un arresto in dicembre e l’ammissione all’utilizzo di cocaina da parte del pugile.

Nel tentativo di ripagare i suoi debiti Tyson annuncerà una serie di match esibizione chiamati Tyson’s World Tour. Nel 2006 Tyson tornerà sul ring contro Corey Sanders in Youngstown, Ohio. Tyson combatterà senza caschetto e si dimostrerà in forma, anche se apparirà cauto nell’evitare una conclusione rapida dello “show”.

Se non esco da questo pantano finanziario c’è la possibilità che io diventi un sacco da boxe per qualcuno. I soldi che guadagno non mi aiuteranno chissà che a pagare le bollette, ma mi sentirò meglio con me stesso. Non voglio deprimermi“.

Nell’ottobre 2012, Tyson ha lanciato la Mike Tyson Cares Foundation, con l’obiettivo di “dare ai bambini una possibilità di combattere” creando centri innovativi che soddisfano ogni bisogno dei bambini provenienti da famiglie disagiate.

Ad agosto 2013 Tyson ha creato la Iron Mike Productions, una promotion pugilistica, in collaborazione con Acquinity Sports.

A settembre 2013, Tyson è apparso in una documentario di sei episodi sulla sua vita in onda su Fox Sports 1 intitolato “Being: Mike Tyson“.

A luglio 2020 Mike Tyson annuncerà la creazione della Mike Tyson‘s Legends Only League in partnership con Sophie Watts e la sua azienda, Eros Innovations. La lega dovrebbe consentire ad ex atleti di continuare a competere nelle rispettive discipline. Tyson annuncerà di aver firmato un contratto per affrontare l’ex campione dei pesi massimi in quattro differenti categorie Roy Jones Jr in un match sugli 8 round. L’evento è stato prodotto proprio dalla Legends Only League. Rafael Cordeiro, coach di MMA è stato scelto per essere l’allenatore e per stare all’angolo di Tyson. Il match, svoltosi sotto l’egida della California State Athletic Commission avrebbe dovuto tenersi il 12 settembre al Dignity Health Sports Park a Carson, in California, ma la data venne spostata al 28 novembre per massimizzare le entrate. Il match durerà tutti gli 8 round e finirà in parità.


Tyson ha recitato in numerosi film ed in serie televisive, tra le quali si ricorda una versione romanzata di se stesso nel film del 2009 “The Hangover” (“Una notte da leoni“) ed “Ip Man 3“.

A marzo 2021, è stato annunciato che Jamie Foxx reciterà e sarà anche produttore esecutivo della serie ufficiale “Tyson“, diretta da Antoine Fuqua e prodotta da Martin Scorsese. Un documentario in due parti intitolato “Mike Tyson: The Knockout” verrà trasmesso in prima visione il 25 maggio 2021 su ABC.

Mike Tyson ha svelato nel 2022 che Ramon Dekkers è stato il suo fighter preferito di tutti i tempi.

In un recente episodio di Hotboxin’ with Mike Tyson, ‘Iron Mike‘ e Sebastian Joseph-Day si sono seduti con Joe Rogan per discutere di numerosi argomenti.


Ad un certo punto durante la loro conversazione si sono messi a parlare di Dekkers, pluri campione del mondo e leggenda della Muay Thai. Mike Tyson ha lodato l’umiltà del campione mentre sottolineava come fosse un “savage” (“selvaggio”) nel combattimento capace di sconfiggere fighter leggendari come Coban Lookchaomaesaitong.

Riguardo il suo fighter preferito Tyson ha detto:

[Ramon Dekkers] è il mio favorito. (…) Ha le caratteristiche di un selvaggio… molto umile, timido, gentile, ma ha combattutto dei veri campioni, delle bestie. Ha combattuto degli avversari che dovevano essere affrontati con le mazze da baseball… Ramon Dekkers era mostruoso.


Ramon Dekkers e Mike Tyson - Kombatnet Wiki

Giovedì 21 aprile 2022, Mike Tyson è stato coinvolto in un episodio di violenza ai danni di un fan molesto di nome Melvin Townsend III, su un aereo diretto da San Francisco verso la Florida. Il ragazzo, forse in stato di alterazione, ha cominciato a parlargli e fare domande insistenti dalla fila di sedili dietro quella del pugile. Inizialmente si è trattato del classico comportamento tra vip e fan, con un selfie e tanti complimenti. Dopo poco però il ragazzo ha cominciato ad essere insistente e, stando alle prime testimonianze, Iron Mike gli ha chiesto educatamente di essere lasciato in pace. Tuttavia il ragazzo non ha colto il suggerimento ed ha sfinito l’ex campione dei pesi massimi fino a farlo esplodere: così Tyson ad un certo punto si è girato ed ha cominciato a tempestare di pugni il malcapitato dal sedile di fronte mentre i presenti cercavano di calmarlo (“Hey, hey, hey, hey, hey Mike, come on, stop that“). L’amico dell’insistente fanboy, pronto più a riprendere la scena che ad intervenire, ha mostrato al pubblico il viso insanguinato del ragazzo in un video già diventato virale.

Mike Tyson e Melvin Townsend III - Kombatnet Wiki

Pare che Melvin Townsend III sia un nome già noto alla giustizia, già condannato in precedenza per frode, furto, furto con scasso, possesso di sostanze illegali e traffico di beni rubati.

Di recente Mike Tyson si è dedicato a pieno regime allo sviluppo di prodotti a base di cannabis studiando l’argomento e realizzando vari prodotti, tra i quali delle “caramelle gommose a forma di orecchio” a base di cannabis in collaborazione con Evander Holyfield, in riferimento al famoso morso del loro match del 1997. Pare che tale business sia fiorente ed altamente remunerativo, a suo dire.


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Enciclopedia del combattimento

Chi è Sean O Malley campione UFC - Kombatnet

Sean O'Malley

Sean O'Malley è un fighter americano di MMA, attuale campione dei pesi gallo UFC. Nato il 24 ottobre 1994 ad Helen, Montana, O'Malley è stato cresciuto da suo padre Dan O'Malley, un ufficiale della narcotici in pensione. Non si hanno molte notizie riguardo sua madre. È noto che sua nonna sia di origini irlandesi e di etnia mista. O'Malley si allena a Glendale, in Arizona, presso il MMA Lab di John Crouch ed è allenato dal suo amico di lunga data, Tim Welch. Ad O'Malley è stato dato il soprannome di "Sugar" da uno dei suoi allenatori di MMA nel Montana all'inizio della sua carriera. [the_ad id="3679"] O'Malley ha combattuto i suoi primi cinque match della sua carriera in Montana, dove è nato, per poi andare a combattere nel North Dakota per la Legacy Fighting Alliance, dove ha ottenuto un knockout su David Nuzzo. https://www.youtube.com/watch?v=bm54WYHWlf8 Dopo la sua vittoria su Nuzzo, O'Malley si è guadagnato un posto nella Contender Series 2 di Dana White quando ha affrontato Alfred Khashakyan. O'Malley ha battuto Khashakyan con uno straordinario knockout al primo round e si è aggiudicato un contratto UFC. Il debutto di O'Malley nel mondo UFC è avvenuto contro Terrion Ware il 1° dicembre 2017, al The Ultimate Fighter 26 Finale, dove ha vinto l'incontro per decisione unanime. [the_ad id="3679"] O'Malley ha poi affrontato Andre Soukhamthath il 3 marzo 2018, ad UFC 222, vincendo per decisione unanime, nonostante un infortunio al piede al terzo round. Questo combattimento ha fatto guadagnare a entrambi i partecipanti un bonus Fight of the Night. O'Malley avrebbe dovuto affrontare José Alberto Quiñónez il 6 ottobre 2018 ad UFC 229: tuttavia il 30 settembre ha annunciato di essere fuori dai giochi a causa di una potenziale violazione della politica antidoping. Il 25 ottobre seguente O'Malley ha subito un intervento chirurgico all'anca in attesa di ricevere il giudizio della sua potenziale violazione. In seguito O'Malley è stato sospeso per sei mesi dalla NSAC per essere risultato positivo all'ostarina. È tornato idoneo al combattimento a partire da marzo 2019. O'Malley avrebbe dovuto affrontare Marlon Vera il 6 luglio 2019 ad UFC 239 ma il 21 giugno 2019 ha annunciato il suo ritiro dall'incontro a causa di un test per l'ostarina fallito. La Nevada State Athletic Commission ha deciso di sospenderlo a causa dei risultati del test ed è stato sospeso per 6 mesi dall'USADA. L'ostarina nel suo sistema era probabilmente un residuo del suo precedente test fallito prima di UFC 229. [the_ad id="3679"] O'Malley ha combattuto contro José Alberto Quiñónez ad UFC 248 il 7 marzo 2020, vincendo l'incontro per TKO al primo round. Questa vittoria gli è valsa il suo primo premio Performance of the Night. O'Malley ha affrontato l'ex campione dei pesi gallo WEC Eddie Wineland ad UFC 250 il 6 giugno 2020, vincendo per KO con un pugno al primo round. Anche questa vittoria gli è valsa il premio Performance of the Night. O'Malley ha affrontato Marlon Vera nel co-main event di UFC 252 il 15 agosto 2020: perderà il match per TKO al primo round ed in seguito gli verrà diagnosticata una condizione nota come "piede cadente", un disordine neuromuscolare caratterizzato dalla impossibilità di flettere dorsalmente il piede durante il cammino, in seguito ad un calcio alla gamba sferrato da Vera. https://www.youtube.com/watch?v=qaGJwtdfDz8 [the_ad id="3679"] O'Malley ha gareggiato nel Quintet: Ultra come membro del Team UFC il 12 dicembre 2019, vincendo contro Takanori Gomi per submission con una ghigliottina nel primo match ma è stato successivamente battuto per submission da Héctor Lombard nel secondo match. La squadra è avanzata al turno successivo e ha affrontato il Team Strikeforce, dove O'Malley ha pareggiato contro l'ex campione della Strikeforce Gilbert Melendez. La squadra UFC ha vinto il torneo. O'Malley è entrato anche nella divisione Advanced No-gi da 155 libbre della Grappling Industries Phoenix il 20 settembre 2020 e si è piazzato terzo su sette, perdendo solo in finale contro Robert Degle. Chael Sonnen ha chiesto un avversario per O'Malley per SUG, un evento della sua promotion il 20 dicembre 2020. Alla sfida ha risposto James Gallagher, che ha sfidato O'Malley a un incontro di lotta, ma O'Malley ha rifiutato l'incontro e Gallagher è rimasto senza un avversario. O'Malley ha affrontato Thomas Almeida il 27 marzo 2021 ad UFC 260. Durante il primo round O'Malley ha mandato al tappeto Almeida con un pugno, girandosi ed andandosene pensando erroneamente che Almeida avesse perso i sensi: nonostante questo errore ha vinto l'incontro per KO al terzo round. Anche questa vittoria gli è valsa il premio Performance of the Night. [the_ad id="3679"] https://www.youtube.com/watch?v=MMjxeRT66F8 O'Malley avrebbe dovuto affrontare Louis Smolka il 10 luglio 2021 ad UFC 264. Tuttavia Smolka si è ritirato dall'incontro alla fine di giugno a causa di un infortunio, venendo sostituito dal nuovo arrivato Kris Moutinho. O'Malley ha vinto l'incontro per KO tecnico al terzo round dopo aver dominato per tutto il tempo ed anche questo match gli è valso il premio Fight of the Night. [the_ad id="3679"] O'Malley ha affrontato Raulian Paiva l'11 dicembre 2021 ad UFC 269, vincendo l'incontro per KO tecnico al primo round ed ottenendo il suo quarto premio bonus Performance of the Night. O'Malley ha affrontato Pedro Munhoz il 2 luglio 2022 ad UFC 276. All'inizio del secondo round, O'Malley ha colpito accidentalmente Munhoz con un dito in un occhio, rendendolo incapace di continuare. Il match è stato dichiarato no contest. O'Malley ha affrontato Petr Yan il 22 ottobre 2022 ad UFC 280 vincendo il match per split decision: la decisione è stata molto controversa ed ha suscitato numerose critiche nei fan, convinti che Yan fosse il legittimo vincitore. 25 media su 26 hanno visto il match vinto da Yan. L'incontro ha ricevuto il bonus Fight of the Night. https://www.youtube.com/watch?v=eY5cZITcrF4 O'Malley ha affrontato Aljamain Sterling per la cintura UFC dei pesi gallo il 19 agosto 2023 ad UFC 292. Ha vinto il titolo per KO tecnico all'inizio del secondo round, vincendo l'ennesimo bonus Performance of the Night. [the_ad id="3679"] Dana White ha ipotizzato un match tra Sean O'Malley e Merab Dvalishvili, facente parte dello stesso team, ma entrambi non si sono dimostrati disponibili al match in quanto non volevano affrontare un compagno di allenamento. Sean O'Malley è estremamente noto sulle piattaforme social: su Instagram il suo account @sugasean ha 3.6 milioni di follower, su Twitter @SugaSeanMMA ha quasi 700 mila follower, come su Youtube conl'account @SugaSeanUFC. Sean O'Malley si presenta spesso in gabbia con i capelli colorati, di recente raccolti in treccine. Sean O'Malley è balzato agli onori delle cronache, oltre che per i suoi successi sportivi, anche per alcune affermazioni azzardate. O'Malley ha infatti sostenuto di poter fare qualsiasi cosa, quando e con chi vuole, anche tradire la moglie Danya Gonzalez, dal momento che, a suo dire, "paga sempre tutto lui". "Sono un re, pago per tutto", ha detto O'Malley. Che ha aggiunto: “Tratto Danya come una regina. Che problemi ci sono se sc**o in giro? Ho il testosterone che mi scorre nelle vene, è semplice". [the_ad id="3679"] Secondo O'Malley il rapporto con la moglie è di una "relazione aperta". La coppia ha avuto una figlia, Elena, alla fine del 2020. [caption id="attachment_30864" align="aligncenter" width="1440"]Elena figlia di Sean O Malley - Kombatnet Elena figlia di Sean O Malley - Kombatnet[/caption] "Se non stessi pagando per tutto" ha continuato, "se non avessi avuto successo in alcun modo, e fossi un tipo qualunque, probabilmente non lo farei. Probabilmente non sarebbe giusto. Ma io sono il fo**uto King Kong". [the_ad id="3679"]
Il Ssireum - Lotta coreana - Kombatnet

Ssireum

Il Ssireum (Hangul: 씨름) , chiamato anche lotta coreana è uno stile di lotta popolare e sport nazionale tradizionale della Corea nato nel IV secolo. Nella sua versione moderna ogni combattente veste una cintura (satba) arrotolata attorno alla vita ed alla coscia. La vittoria si ottiene riuscendo a far toccare terra ad una parte del corpo dell'avversario sopra il ginocchio. Leggi tutto l'articolo...
Stamp Fairtex - Kombatnet

Stamp Fairtex

Nadthawan Panthong (Thai: ณัฐวรรณ พานทอง, nata il 16 novembre 1997), conosciuta professionalmente come Stamp Fairtex (Thai: แสตมป์ แฟร์เท็กซ ์), è una campionessa di Muay Thai e di MMA. Attualmente è sotto contratto con ONE Championship, dove è al primo posto nella classifica ONE Championship Women's Atomweight. È la prima campionessa mondiale dell'organizzazione in due discipline diverse, avendo vinto il campionato mondiale di Muay Thai ONE e il campionato mondiale di kickboxing ONE nei -48 kg. Leggi tutto l'articolo...
Anna Supergirl Jaroonsak - Kombatnet

Anna Supergirl Jaroonsak

Anna "Supergirl" Jaroonsak è una fighter thailandese di Muay Thai, già campionessa PBA (Professional Boxing Association). Nata nel 2004, Anna ha iniziato ad allenarsi con suo padre, un ex fighter professionista di Muay Thai, a casa quando aveva solo 3 anni. Il padre ha incoraggiato sia lei che sua sorella, l'atleta di ONE Championship Wondergirl, ad allenarsi nella Muay Thai, andando contro le rigide tradizioni che hanno governato lo sport per secoli, convinto che potessero ottenere molto dallo studio dell'arte marziale. Leggi tutto l'articolo...
Kira Makogonenko - Kombatnet Wiki

Kira Makogonenko

Kira "Pink Panther" Makogonenko, nata a Kharkov, Ukraina nel 2008, è una giovane promessa del pugilato ucraino, campionessa nazionale e medaglia d'oro europea, con un impressionante record di 58 vittorie e 0 sconfitte a soli 15 anni. Leggi tutto l'articolo...
Shuai Jiao - Lotta Cinese - Kombatnet

Shuai Jiao

Lo Shuai Jiao è uno stile di lotta cinese che ha avuto origine circa 6000 anni fa, durante l'era della Dinastia Zhou. Questo stile di lotta era originariamente chiamato "jǐao dǐ" (角抵), ovvero "scontro con le corna", poiché i soldati dell'esercito imperiale cinese indossavano elmi con le corna per combattere i loro nemici. Ad oggi è studiato da molti praticanti di altre discipline (MMA, BJJ) per integrarlo all'interno del proprio stile oltre ad avere un proprio seguito di nicchia con tornei e federazioni che ne tengono in vita la tradizione e ne curano lo sviluppo moderno. Leggi tutto l'articolo...
Il pankration o pancrazio - Kombatnet

Il Pankration, o Pancrazio

Il Pankration, o Pancrazio  era uno sport da combattimento a mani nude introdotto alle Olimpiadi greche nel 648 a.C. Gli atleti utilizzavano tecniche di pugilato e wrestling ma anche altre, come calci, prese, bloccaggi articolari e strangolamenti a terra, rendendolo simile alle moderne arti marziali miste. Il termine deriva dal greco παγκράτιον che significa 'tutto il potere', da πᾶν (pan) 'tutto' e κράτος (kratos) 'forza, potenza'. Leggi tutto l'articolo...
Matteo Signani Il Giaguaro Pugile Campione Pesi Medi - Kombatnet

Matteo Signani

Matteo Signani, soprannominato "Il Giaguaro", è un pugile italiano di Savignano sul Rubicone, considerato uno dei più grandi campioni italiani dei pesi medi. Oltre ad essere pugile è Sottocapo del Corpo delle Capitanerie di PortoGuardia CostieraItaliana. Leggi tutto l'articolo...
Gloria Peritore - Kombatnet

Gloria Peritore

Gloria Peritore è una kickboxer, pugile e artista marziale mista italiana nata il 29 novembre 1988 a Licata. Soprannominata "The Shadow" per la sua elusività in combattimento. È l'attuale campionessa ISKA World Flyweight Kickboxing e Oriental Rules. A partire da ottobre 2022 è classificata come la decima miglior kickboxer femminile pound-for-pound al mondo da Beyond Kick. Leggi tutto l'articolo...
Anyhony Joshua - Kombatnet Wiki

Anthony Joshua

Anthony Oluwafemi Olaseni Joshua OBE è un pugile professionista britannico nato il 15 ottobre 1989, due volte campione del mondo dei pesi massimi, due volte unificatore dei titoli WBA (Super), IBF, WBO e IBO tra il 2016 e il 2021. A livello regionale, ha detenuto i titoli dei pesi massimi britannici e del Commonwealth dal 2015 al 2016. Da dilettante Joshua ha rappresentato l'Inghilterra ai Campionati del Mondo 2011 nei pesi massimi vincendo una medaglia d'argento ed ha vinto l'oro alle Olimpiadi del 2012. Nel 2014, un anno dopo essere diventato professionista, è stato nominato Prospect of the Year dalla rivista The Ring. Nel 2017 il suo match contro Wladimir Klitschko (dal quale è uscito vittorioso) è stato nominato Fight of the Year da The Ring e dalla Boxing Writers Association of America. Joshua è il secondo pugile britannico dopo James DeGale a vincere sia una medaglia d'oro alle Olimpiadi che un titolo mondiale, nonché il primo dei pesi massimi britannici a riuscire nell'impresa. Da ottobre 2021 Joshua è classificato come il terzo miglior pugile attivo al mondo da BoxRec, Transnational Boxing Rankings Board e The Ring e quarto da ESPN, nonché il settimo miglior pugile attivo pound-for-pound da BoxRec. È stato classificato da BoxRec tra i primi 10 pesi massimi del mondo dal 2014 ed è stato classificato al numero 1 alla fine del 2016 e del 2017. La percentuale di vittorie per KO di Joshua è del 91,67%, con una percentuale di KO complessiva del 63,64 % nei match valevoli per il titolo mondiale dei massimi. Leggi tutto l'articolo...