Ernesto Hoost
Ernesto Hoost è un ex kickboxer olandese, 4 volte campione del mondo di K-1. È considerato uno dei più grandi kickboxer di tutti i tempi. Ha debuttato nel 1993 al K-1 World Grand Prix arrivando secondo. Si è ritirato 13 anni dopo, il 2 dicembre 2006 dopo la finale del K-1 World Grand Prix al Tokyo Dome, in Giappone per poi tornare nel 2014 con due vittorie incredibili a 48 anni. Hoost ha battuto giganti del combattimento com’è Peter Aerts, Francisco Filho, Sam Greco, Jérôme Le Banner, Mark Hunt, Mirko Cro Cop, Andy Hug, Ray Sefo, Musashi, Mike Bernardo, Stefan Leko.
Hoost è nato a Heemskerk, Olanda del Nord, da genitori surinamensi. Ha giocato a calcio per il club amatoriale Hollandia fino a 15 anni quando ha cominciato ad allenarsi nella kickboxing nella nuova palestra Sokudo Gym. Nel 1983 ha combattuto per la prima volta contro Wim Scharrenberg, vincendo per KO al secondo round.
Dal 1988 in avanti la sua carriera ha accelerato notevolmente ed Hoost ha ottenuto numerosi titoli europei e mondiali nella Savate e nella Muay Thai. Ha lasciato così il suo lavoro come insegnante di sport per ragazzi per concentrarsi sulla sua carriera di fighter professionista.
Al K-1 World Grand Prix del 1993, il primo K-1 World Grand Prix della storia, Hoost ha sconfitto Peter Aerts ai punti per decisione unanime nei quarti di finale. Ha poi mandato KO Maurice Smith alle semifinali ed è così arrivato alla finale del torneo Dove è stato messo KO da Branko Cikatic.
Il 19 dicembre 1993 ha avuto la possibilità di combattere per il titolo nuovamente ed ha così vinto la cintura del K-2 World Championship, mandando KO Changpuek Kiatsongrit in quattro round. Si è trattata dell’unica volta in cui una organizzazione di K-1 ha tenuto un torneo di K-2.
Hoost è arrivato alle finali del K-1 World Grand Prix Ancora una volta nel 1995 ma ha perso contro Peter Aerts ai punti in un match di 4 round. In quell’anno poi ha vinto ogni combattimento seguente.
Nel 1996 ha perso in finale al K-1 World Grand Prix contro Andy Hug ai punti per decisione non unanime, alla fine di cinque round estenuanti.
Ha vinto finalmente il torneo K-1 World Championship nel 1997 battendo Hug sui tre round per decisione unanime.
Hoost non è stato capace di difendere il titolo al K-1 World Grand Prix del 1998, perdendo per KO tecnico contro l’australiano Sam Greco: un taglio sopra il suo occhio sinistro gli ha impedito di ricominciare il terzo round. Tutto il match è stato comunque dominato da Greco.
Nel 1999 Hoost ha vinto il suo secondo titolo K-1 World Grand Prix Battendo Mirko Cro Cop per KO tecnico al terzo round. Il 23 aprile 2000 Hoost ha vendicato la sua sconfitta contro Greco battendolo per KO tecnico.
Hoost ha difeso per la terza volta la sua cintura del K-1 One World Grand Prix nel 2000 sconfiggendo Ray Sefo.
All’epoca molti fan del K-1 speravano in un match tra Hoost e Bob Sapp: sarebbero stati accontentati di lì a poco.
Hoost è ritornato a difendere la sua corona nel 2001 sconfiggendo Stefan Leko, Tuttavia si è dovuto ritirare dal torneo a causa di un infortunio alla tibia prima delle semifinali.
Il match tanto atteso contro Bob Sapp è arrivato all’evento K-1 World Grand Prix 2002 – Final Elimination. Sapp ha vinto per KO tecnico al primo round dopo che il dottore ha bloccato il match a causa dei tagli subiti da Hoost.
Nonostante la sconfitta Hoost è stato richiamato per un ulteriore match contro Bob Sapp ai quarti di finale del K-1 World Grand Prix del 2002. Dopo che entrambi i combattenti sono andati al tappeto al primo round Hoost ha perso nuovamente In un match particolarmente sanguinoso e selvaggio quando l’arbitro Nobuaki Kakuda ha dichiarato un KO mentre Hoost era ancora in piedi. Tuttavia dopo il match Bob Sapp ha dichiarato di avere una mano e quattro costole rotte, consentendo così al fighter olandese di sostituirlo nelle semifinali.
Hoost ha battuto Ray Sefo al primo round per TKO dopo che Sefo si è infortunato alla tibia contro il ginocchio dell’avversario. Hoost è arrivato quindi per la quinta volta alle finali del K-1 e si è scontrato contro Jerome Le Banner.
Il match era chiaramente a favore di Le Banner fino al terzo ed ultimo round quando Le Banner si è infortunato al braccio bloccando un calcio di Hoost. Hoost ha continuato ad attaccare il braccio ancora obbligando Le Banner ad abbandonare il match a soli 94 secondi dalla fine, vincendo per TKO il suo quarto Grand Prix. Le Banner ha sofferto in quel match una grave frattura scomposta che l’ha lasciato fuori dalle competizioni per oltre un anno.
Nel 2003 Hoost ha continuato a scontrarsi contro Bob Sapp in un altro contesto degli sport da combattimento, il wrestling professionistico, battendolo all’evento WRESTLE-1 al Tokyo Dome.
Oltre ai suoi titoli del K-1 Grand Prix, Hoost ha combattuto in numerosi Super Fights.
Nel 2004 è arrivato nuovamente alle finali del K-1 World Grand Prix, perdendo in finale contro Remy Bonjasky.
Nel 2006 ha dichiarato di volersi ritirare alla fine del torneo. Al K-1 World Grand Prix 2006 è stato sconfitto nelle semifinali da Semmy Schilt ed ha lasciato l’arena commosso abbracciato da una grande standing ovation del pubblico.
Hoost è noto anche per aver allenato i fighter Paul Slowinski, vincitore del K-1 del 2007 ad Amsterdam ed il grande campione del PRIDE Fedor Emelianenko.
È stato inoltre all’angolo del fighter UFC Antoni Hardonk ad UFC 85 contro Eddie Sanchez, nonché alla sua vittoria su Mike Wessel ad UFC 92 ed anche durante il suo incontro contro Cheick Kongo ad UFC 97.
Nel 2012 Hoost è stato invitato dalla Katana Fighting Series come ospite d’onore al Katana 6 ‘Rebellion’ show.
A 48 anni Hoost è ritornato a combattere, ottenendo due atterramenti consecutivi che l’hanno portato ad una vittoria ai punti per decisione unanime contro Thomas Stanley alla Hoost Cup: Legend a Nagoya, in Giappone, il 23 marzo 2014.
Ha poi sconfitto Peter Aerts durante il loro sesto incontro battendolo per decisione unanime il 19 ottobre 2014 ad Osaka e vincendo così la WKO World Heavyweight Championship.
Ernesto Hoost ha ottenuto il soprannome di “Mr. Perfect” per la sua capacità di realizzare in combattimento complesse combinazioni e tecniche con una precisione millimetrica. Il suo colpo più temuto è sicuramente il low-kick, usato per chiudere tali combinazioni, con il quale ha concluso numerosi match valevoli per il titolo. Non sono da meno le sue doti di difesa e contrattacco che gli hanno consentito di avere la meglio con fighter più potenti.
Hoost vive a Hoorn, in Olanda, con sua moglie ed i suoi bambini.
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