Deontay Wilder pugile boxe boxing peso massimo - Kombatnet Wiki

Deontay Wilder

Deontay Wilder

Deontay Wilder (n. 22 ottobre 1985) è un pugile statunitense, detentore del titolo dei pesi massimi dal 2015 al 2020.

Deontay Wilder ha registrato un peso di 108 kg all’ultimo match contro Tyson Fury per un’altezza di 201 cm.

Wilder ha iniziato a combattere relativamente tardi, attorno ai 20 anni, guadagnando una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici che gli è valsa il soprannome di “The Bronze Bomber“.


Wilder è noto per la sua eccezionale potenza nei colpi che gli ha regalato una delle percentuali di KO più alta nella storia del pugilato.

Wilder ha iniziato a tirare di boxe nell’ottobre 2005, quando è entrato nella palestra  “Skyy Boxing Gym” a Northport, Alabama, e ha iniziato ad allenarti sotto Jay Deas.

Nel 2007, ha battuto tutti i favoriti vincendo sia i National Golden Gloves che i campionati statunitensi nella categoria 201 libbre (91 kg).


Ai Golden Gloves, ha sconfitto in finale il cadetto campione del mondo e favorito Isiah Thomas, un mancino di Detroit, e David Thompson, di Brooklyn. Al campionato degli Stati Uniti ha sconfitto Quantis Graves e ha vinto la finale 31-15 sul mancino James Zimmerman di San Jose, California.

Alle selezioni per le Olimpiadi, ha battuto Graves altre due volte e ha vinto selezioni in soli 21 match. All’inizio del 2008 ha ottenuto la sua migliore vittoria in carriera battendo la medaglia d’argento del campionato mondiale e futuro campione olimpico Rakhim Chakhiyev in Russia. Si è qualificato per le Olimpiadi battendo Deivis Julio 6:5, Jorge Quinones dall’Ecuador in un doppio spareggio e il brasiliano Rafael Lima 6:5 alle qualificazioni.

In un doppio match Russia-USA il 29 febbraio 2008, a Novosibirsk, Wilder è stato eliminato da Evgenyi Romanov.


Wilder ha poi partecipato come peso massimo alle Olimpiadi del 2008, sconfiggendo l’algerino Abdelaziz Touilbini e Mohamed Arjaoui del Marocco prima di perdere in semifinale contro l’italiano Clemente Russo ed ottenere la medaglia di bronzo.

Wilder ha fatto il suo debutto professionale sul ring all’età di 23 anni il 15 novembre 2008, al Vanderbilt University Memorial Gymnasium di Nashville, nel Tennessee.

Ha affrontato Ethan Cox (2-2-1), vincendo per ko tecnico al secondo round dopo averlo atterrato tre volte. Wilder ha combattuto sette volte nel 2009, vincendo tutti i match al primo round.


Nell’ottobre 2012, Wilder ha collezionato una serie di 25 vittorie consecutive, vincendo tutte per KO e tutte entro il quarto round. Tra le vittime illustri tre sfidanti al titolo dei pesi massimi: per la WBA Owen Beck, e per la WBO DeAndrey Abron e Damon Reed.

Wilder ha vinto il suo primo titolo da professionista contro il trentasettenne Kelvin Price al Memorial Sports Arena di Los Angeles, il 15 dicembre 2012.

Il 3 aprile 2013 la Golden Boy Promotions ha annunciato che Wilder avrebbe combattuto contro l’ex campione europeo dei pesi massimi e medaglia d’oro olimpica del 2000 Audley Harrison alla Motorpoint Arena di Sheffield il 27 aprile. Sarebbe stato il debutto nel Regno Unito per Wilder, mentre Harrison era talmente sicuro di vincere da affermare che si sarebbe ritirato se avesse perso. Wilder lo mandò KO al primo round, dopo appena 49 secondi di combattimento. Harrison tentò di rialzarsi usando le corde al conteggio dell’arbitro Terry O’Connor, ma questo dichiarò l’incontro finito a 1:22. Quattro giorni dopo il match Harrison dichiarò il suo ritiro, all’età di 41 anni.


Il 9 maggio Frank Warren ha annunciato la card di un evento che si sarebbe tenuto alla Wembley Arena di Londra il 15 giugno 2013, che avrebbe visto Wilder contro il pugile britannico Derek Chisora come main event. L’evento venne annullato dopo che Wilder fu arrestato a maggio a seguito di un’aggressione domestica a Las Vegas, in Nevada. Pochi giorni dopo Wilder assunse Al Haymon come suo nuovo manager.

A giugno 2013 venne annunciata la card dello Showtime presso il Fantasy Springs Casino di Indio, in CaliforniaWilder avrebbe affrontato l’ex campione dei pesi massimi WBO Siarhei Liakhovich il 9 agosto 2013 sui 10 round. Liakhovich non combatteva da quasi un anno e mezzo e venne messo KO al primo round con un destro terribile: si appoggiò alle corde poi cadde e cominciò ad avere delle convulsioni. L’arbitro decretò la fine del match senza nemmeno iniziare il conteggio e Liakhovich rimase per un po’ di tempo sdraiato a terra prima di essere aiutato a sedersi su uno sgabello. Giorni dopo il combattimento, Liakhovich ha presentato un ricorso per cambiare il risultato come “no contest” sostenendo che Wilder lo avesse colpito con dei pugni illegali dietro la nuca (la famosa “fascia del mohicano“).

Due mesi dopo, a ottobre 2014, Wilder ha battuto Nicolai Firtha in quattro round continuando a vincere per knockout.


A febbraio 2014 è stato annunciato che Wilder avrebbe combattuto il 15 marzo seguente contro il 33enne Malik Scott in un match valido come eliminatorie per il titolo dei pesi massimi WBC. Wilder ha eliminato Scott ad 1:36 del primo round, con un diretto poco chiaro (alcuni hanno sostenuto che Scott si fosse gettato a terra fingendo il KO).

Questa vittoria ha portato comunque Wilder a diventare lo sfidante obbligatorio per il titolo dei pesi massimi WBC detenuto allora da Bermane Stiverne, che aveva sconfitto Chris Arreola per il titolo lasciato vacante da Vitali Klitschko, che si era ritirato.

Ad agosto 2014 Wilder ha combattuto sui 10 round l’ex finalista del Prizefighter Jason Gavern, allo StubHub Center di Carson, in California, battendolo per abbandono: il suo angolo ha gettato la spugna dopo che Gavern era stato conteggiato già due volte nei round precedenti.


Wilder ha combattuto contro Bermane Stiverne all’MGM Grand Garden Arena di Las Vegas, in Nevada il 17 gennaio 2015, nell’evento denominato “Return to Glory“, per il titolo dei pesi massimi WBC.

Wilder ha sconfitto Stiverne ai punti per decisione unanime dopo dodici round, diventando così il primo campione del mondo americano dei pesi massimi dopo Hasim Rahman.

Si è trattata della prima volta in cui Wilder ha dimostrato di non avere solo potenza da utilizzare nei primi round, ma anche resistenza sui 12 round.


Wilder ha dedicato la sua vittoria alla figlia disabile e al suo eroe del pugilato Muhammad Ali, che aveva compiuto 73 anni lo stesso giorno. L’evento ha avuto una media di 1,24 milioni di spettatori, con un picco di 1,34 milioni su Showtime. Secondo la Nevada State Athletic Commission (NSAC), Wilder ha guadagnato 1 milione di dollari mentre Stiverne ne ha ricevuti 910.000.

Poco dopo l’incontro, Wilder ha interrotto il suo rapporto professionale con la Golden Boy Promotions e Al Haymon è diventato il suo nuovo manager.

Il 22 febbraio 2020 Wilder ha perso il titolo dei pesi massimi WBC contro Tyson Fury, che si è aggiudicato anche il titolo vacante The Ring per KO tecnico al settimo round. L’evento si è tenuto alla MGM Grand Garden Arena, in Nevada.


Il rematch ha avuto luogo il 9 ottobre 2021 ed ancora una volta Fury ha battuto Wilder, questa volta per KO all’undicesimo round, alla T-Mobile Arena in Nevada, difendendo così il titolo WBC ed il titolo The Ring.

Ad agosto 2022 è stato annunciato che Wilder sarebbe tornato sul ring un anno dopo dopo la sconfitta contro Fury ed avrebbe affrontato il finlandese Robert Helenius il 15 ottobre 2022 al Barclays Center di Brooklyn.
È stata una vittoria facile: Wilder ha messo KO Helenius con un diretto destro a 2:57 del primo round, lasciandolo incosciente al tappeto. Nell’intervista post-match Wilder si è commosso ed ha ricordato il pugile Prichard Colon, rimasto paralizzato a causa di una emorragia cerebrale a causa dei colpi subiti nel suo ultimo match.

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