Ngannou torna alle MMA: match per il titolo PFL contro Renan Ferreira
Il 19 ottobre 2024 segnerà il ritorno di Francis Ngannou alle arti marziali miste. L’ex campione UFC affronterà Renan Ferreira, temibile peso massimo sotto contratto con la PFL, promotion di MMA: l’evento, denominato “Battle of the Giants“, sarà valido per il titolo dei pesi massimi e sarà trasmesso in pay-per-view su DAZN ed ESPN+, formato insolito per la Professional Fighters League. Ngannou non combatte in una gabbia da UFC 270 del gennaio 2022: dopo aver sconfitto Ciryl Gane per decisione unanime, il potente atleta camerunense non ha trovato un accordo con l’UFC ed è rimasto inattivo per un anno a causa di una clausola di non concorrenza.
Ferreira ha un record invidiabile di 13 vittorie e 3 sconfitte, con una sola vittoria ai punti contro ben 12 KO. Soprannominato “Problema” è sicuramente un avversario da tenere in grande considerazione, già detentore del titolo del 2023 e professionista dal 2013.
Secondo Forbes, Ngannou tuttavia arriverà al match come favorito, nonostante il distacco non sia notevole.
Ngannou ha siglato un accordo con la PFL, organizzazione che gli ha concesso di perseguire la sua ambizione di competere nella boxe professionistica. Il camerunense ha colto l’opportunità, dimostrando valore e determinazione contro Tyson Fury, considerato uno dei migliori pesi massimi di sempre, rischiando addirittura di mandarlo KO e riuscendo ad entrare ufficialmente tra i primi 10 pugili nella classifica WBC nonostante la sconfitta ai punti.
Tuttavia la sua ascesa nel pugilato ha subito una sonora battuta d’arresto quando Anthony Joshua lo ha sconfitto per KO in modo netto, dimostrando come a prescindere dalla competenza in altre discipline, non ci si possa improvvisare pugili. In un’intervista a MMAFighting.com, Eric Nicksick, coach di Ngannou, ha espresso la sua disponibilità a guidare nuovamente l’atleta nel mondo delle MMA, aiutandolo a superare quella che è stata la sua prima sconfitta dal 2018.
“Credo che, vista la sua natura competitiva e il desiderio di lasciare un segno nel mondo delle MMA, dalle nostre conversazioni ho sempre percepito che sarebbe tornato a combattere. Conoscendolo, sono sempre stato convinto che avrebbe combattuto di nuovo nelle MMA. La cosa fondamentale è mantenere Francis concentrato sull’obiettivo, sapendo che il suo avversario è pericoloso su molti fronti. Tuttavia, penso che abbiamo le capacità per neutralizzare i suoi punti di forza e concludere il match rapidamente“.
Nonostante le sconfitte consecutive contro Fury e Joshua, gli addetti ai lavori sanno che si è trattato di sfide di una difficoltà immane: se l’ex campione UFC decidesse di tornare sul ring, non mancherebbero potenziali sfidanti di alto livello. Tra i pesi massimi che potrebbero incrociare i guantoni con Ngannou figurano nomi come Zhilei Zhang, Joseph Parker, Jarrell Miller e Andy Ruiz Jr. Questi sono solo alcuni degli avversari che il combattente camerunense potrebbe affrontare qualora scegliesse di dedicarsi nuovamente al pugilato.
“Grazie alle libertà che ha, può sempre tornare al pugilato se dovesse emergere un nome interessante. Questa è la parte migliore della situazione in cui si trova: è un libero professionista. Va dove c’è l’offerta migliore. Può decidere cosa fare e quando farlo, secondo le sue preferenze“.
Conosciuto come “The Predator“, Francis Ngannou fece il suo ingresso nella UFC distinguendosi per la sua straordinaria potenza, conquistando il titolo UFC indiscusso solo due anni dopo il suo debutto nell’organizzazione.
Nonostante non sia riuscito a superare un più completo Stipe Miocic nel primo dei loro due incontri, Ngannou tornò a lavorare sulle sue abilità, ritrovando la sua forma migliore. Dopo aver vinto quattro incontri consecutivi per KO al primo round, Ngannou affrontò nuovamente Miocic, questa volta con un approccio più paziente ed una tecnica più raffinata. Dopo aver messo KO Miocic e successivamente battuto l’ex compagno di allenamento Ciryl Gane, Ngannou si separò dalla UFC con una mossa mai vista prima nel mondo delle MMA, suscitando grande scalpore per le sue prese di posizioni coraggiose nei confronti della promotion.
Dopo la sconfitta contro Joshua Ngannou subì un terribile lutto, la morte di suo figlio Kobe di soli 15 mesi, che lo lasciò lontano dai social media e dai riflettori. Forse dopo un periodo di pausa The Predator è pronto per tornare in gabbia e dimostrare al mondo le sue capacità.
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