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Guido Vianello batte Arslanbek Makhmudov per KOT

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Guido Vianello batte Arslanbek Makhmudov per KOT

Guido Vianello ha ottenuto una vittoria importante contro il colosso russo-canadese Arslanbek Makhmudov al Centre Videotron di Quebec City, in Canada, aggiudicandosi il match per KO tecnico all’inizio dell’ottavo round. In un incontro che potrebbe segnare la svolta in carriera per il trentenne romano, Vianello ha dimostrato una padronanza tecnica e tattica superiore, infliggendo al rivale la sua terza sconfitta da professionista. Vianello rafforza così la sua posizione tra i pesi massimi, aprendo la strada a sfide di maggiore rilevanza sul palcoscenico mondiale.

Vianello, soprannominato “The Gladiator“, è salito sul ring determinato a riscattarsi dopo la controversa sconfitta ai punti subita contro Efe Ajagba lo scorso aprile. Fin dall’inizio del match il pugile romano ha imposto il suo ritmo, anticipando costantemente Makhmudov e impedendogli di sfruttare la sua potenza. Nonostante il russo vantasse 18 vittorie per KO su 20 incontri e fosse quindi un avversario da non sottovalutare, Vianello non si è fatto intimidire ed ha gestito la situazione con estrema lucidità, sfruttando una strategia di boxe di rimessa, con rapide uscite e rientri, che ha messo in difficoltà l’avversario. Al terzo round un destro preciso ha causato un ematoma all’occhio sinistro di Makhmudov, che è andato peggiorando fino a chiudersi completamente al quinto round.

L'ematoma oculare di Arslanbek Makhmudov causato da Guido Vianello - Kombatnet
L’ematoma oculare di Arslanbek Makhmudov causato da Guido Vianello – Kombatnet

L’arbitro canadese Alberto Padulo Jr., dopo aver consultato più volte il medico a bordo ring, ha infine decretato la fine del match all’ottavo round, quando era ormai evidente che Makhmudov non poteva continuare. Vianello ha dimostrato una notevole crescita tecnica e mentale, mettendo in pratica una preparazione curata nei minimi dettagli, anche grazie agli allenamenti sostenuti a Las Vegas nella stessa palestra di Francis Ngannou, dove ha avuto modo di confrontarsi con pugili di alto livello come Michael Hunter.


Vianello aveva già incontrato Makhmudov a Milano 9 anni fa nelle World Series of Boxing, un torneo internazionale di pugilato che ha permesso ai pugili dilettanti di competere professionalmente mantenendo l’idoneità olimpica organizzato dall’AIBA dal 2010 al 2018. In quel caso Makhmudov aveva vinto per KO alla quarta ripresa quindi questa vittoria, nonostante il circuito differente, ha il sapore della rivincita.

Guido Vianello saluta la folla a bordo ring - Kombatnet
Guido Vianello saluta la folla a bordo ring – Kombatnet

Ora Vianello fiuta numerose opportunità tra i pesi massimi di rilievo. Il pugile romano, sotto contratto con la Top Rank di Bob Arum, sa che ogni match è una tappa importante per consolidare la sua posizione e ambire a sfide ancora più prestigiose. Con la sua tredicesima vittoria (l’undicesima per KO), Vianello si conferma come uno dei più promettenti pesi massimi della scena internazionale, pronto a confrontarsi con i migliori della categoria.

Dopo il match Vianello ha espresso la sua soddisfazione per la prestazione, dichiarando che questa vittoria segna l’inizio di una nuova fase della sua carriera. “Ogni dettaglio della preparazione è stato fondamentale,” ha detto il pugile, sottolineando l’importanza del lavoro svolto con il suo team. “Il meglio deve ancora venire,” ha aggiunto, lasciando intendere nuovi progetti, nonostante le candeline siano già tante sulla torta.


Il presidente della Federazione Pugilistica Italiana, Flavio DAmbrosi, ha elogiato la prestazione del romano, sottolineando come questo risultato dimostri la capacità del pugilato italiano di competere ai massimi livelli. Con 26 titoli europei e diversi piazzamenti di rilievo a livello mondiale dal 2021 ad oggi, l’Italia può dimenticare il disastro delle recenti Olimpiadi guardare al futuro con fiducia, trainata da atleti come Guido Vianello che portano in alto il tricolore sui ring di tutto il mondo.

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