Primo Carnera campione del mondo pesi massimi 1900 - Kombatnet Wiki

Primo Carnera

Primo Carnera

Primo Carnera, soprannominato “La montagna che cammina“, fu un pugile e wrestler italiano che regnò come campione del mondo dei pesi massimi dal 29 giugno 1933 al 14 giugno 1934. Vinse più combattimenti per KO di ogni altro campione dei pesi massimi nella storia del pugilato.

Primo Carnera nacque a Sequals, in provincia di Udine (ora in provincia di Pordenone, Friuli-Venezia Giulia), il 26 ottobre 1906 da Giovanna Mazzon ed Isidoro Sante Carnera, un operaio mosaicista. Il 13 marzo 1939 Carnera sposò Giuseppina Kovačič (1913–1980), una impiegata dell’ufficio postale di Gorizia. Nel 1953 ottennero la doppia cittadinanza: si stabilirono a Los Angeles, dove Carnera aprì un ristorante ed un negozio di liquori. Ebbero due figli, Umberto e Giovanna Maria. Umberto divenne medico.

Carnera venne spacciato per essere alto 2.01 m in America e di conseguenza sarebbe stato il più alto peso massimo della storia a quel tempo: in realtà era alto 1.98 m. Combattè ad un peso attorno ai 125 kg. Jess Willard fu, con i suoi 2.01 m, il più alto peso massimo del mondo fino all’arrivo di Nikolai Valuev, alto 2.13 m e pesante 149 kg. Anche se 2.5 cm più basso di Willard, Carnera pesava ben 18 kg in più e sarebbe rimasto il più pesante peso massimo della storia fino a Valuev.


Alcuni studiosi ritengono che Primo Carnera soffrisse di acromegalia, ossia una eccessiva produzione di GH (Growth Hormone, l’ormone della crescita), stessa rara condizione che afflisse il campione statunitense di wrestling André The Giant e presumibilmente anche Lorenzo De Medici (“Il Magnifico“). Tale condizione si evolve in maniera lenta e progressiva, portando il soggetto ad avere dita delle mani e dei piedi più grosse, allargamento del setto nasale e degli zigomi, fronte sporgente, mandibola larga con possibile prognatismo e denti prominenti. La pelle della faccia e della fronte si ispessisce, e possono comparire bozze sulla fronte; si può avere ad una crescita anomala della lingua (macroglossia), rendendo più difficoltosa la deglutizione e la respirazione. Al di là dei tratti fisici, può condurre numerose complicazioni sul piano scheletrico, respiratorio e cardiovascolare. Non è tuttavia certo che Carnera ne soffrisse e comunque non gli ha impedito di essere un atleta eccezionale durante tutta la sua carriera di pugile.

All’epoca quando l’altezza media in Italia era di circa 1.65 m e negli Stati Uniti di 1.70, con 32 cm di piedi (probabilmente un 52 di scarpe) Carnera era considerato un gigante. Il letto di Carnera (oggi non più esistente) era lungo due metri e venti, e fu costruito appositamente per lui dal maestro falegname Romano De Fabris.

Aveva un allungo invidiabile rispetto a quasi tutti gli avversari e nei filmati dell’epoca sembra torreggiare sopra di loro, che erano in media 27 kg più leggeri e 18 cm più bassi. La sua colazione consisteva in un quarto di succo di frutta, due quarti di latte, diciannove toast, quattordici uova, una pagnotta di pane e mezzo chilo di prosciutto Virginia. Il suo peso gli valse il soprannome di “La montagna che cammina” mentre Time magazine lo chiamò “The Monster“.


A soli 16 anni Primo Carnera lasciò la scuola, in quarta elementare. Conoscendo poche parole di italiano and esprimendosi solo in dialetto friulano, trovò lavoro come garzone da un falegname, integrando con altri lavori e venendo ricompensato talvolta anche con latte e polenta. Visse l’adolescenza in grande povertà e si narra che riuscì ad avere un paio di scarpe solo dopo averle sfilate ad un soldato austriaco morto. Si imbarcherà poi per la Francia, diretto alla comunità italiana di Le Mans, il 29 giugno 1920, dove lavorerà come muratore.

Verrà qui notato da Adolphe Ledudal, giostraio, che lo proporrà per la sua compagnia ambulante di spettacolo in cambio di vitto ed alloggio. Girerà la Francia con la compagnia di Ledudal interpretando il gigante “Jean Le Terrible”: chi voleva sfidarlo tra il pubblico doveva pagare 200 franchi. Durante la solitudine di quelle trasferte era accompagnato da Fauquette, un piccolo bastardino che dormiva con lui e che allietava i suoi momenti liberi.

Il 12 settembre 1928 Carnera combatté nel suo primo match da professionista contro Leon Sebilo a Parigi, vincendo per KO al secondo round. Vincerà i suoi primi sei match, per poi perdere contro Franz Diener per squalifica al primo round a Leipzig. In seguito inanellerà sette vittorie di fila prima di incontrare Young Stribling in due match consecutivi: il primo se lo aggiudicherà Carnera, sconfiggendo l’avversario in soli quattro round, il secondo Stribling che vincerà il rematch stoppando Carnera al settimo round. In seguito Carnera avrà la sua rivincita contro Diener, questa volta mandandolo KO al sesto round.


Nel 1930 Carnera andrà a vivere negli USA dove combatterà a lungo, vincendo i primi 17 incontri per KO. Il primo ad interrompere questa lunga serie di vittorie per KO sarà George Godfrey che perderà contro Carnera per squalifica al quinto round. Nel 1932 Carnera affronterà il più alto peso massimo della storia dell’epoca, Santa Camarão, pugile portoghese di ben 2.03 m. Carnera lo manderà KO al sesto round.

Il 10 febbraio 1933 Carnera manderà KO Ernie Schaaf al tredicesimo round in un match tenutosi a New York City. Schaaf aveva subito numerose ferite e tumefazioni dal match precedente contro il futuro campione dei pesi massimi Max Baer solo sei mesi prima, il 31 agosto 1932. Schaaf morirà quattro giorni dopo il match con Carnera. L’autopsia rivelerà che Schaaf aveva la meningite, un rigonfiamento cerebrale e si stava ancora riprendendo da una brutta influenza quando è entrato sul ring con Carnera.

Primo Carnera Fidel LaBarbara 1929 - Kombatnet Wiki

Nel match seguente Carnera affronterà il campione del mondo dei pesi massimi Jack Sharkey il 29 giugno al Madison Square Garden Bowl nel Queens, New York: Carnera diventerà campione del mondo dei pesi massimi mandando KO Sharkey al sesto round.


Carnera ha poi difeso il titolo contro Paulino Uzcudun e Tommy Loughran, entrambe le volte battendoli ai punti per decisione unanime sui 15 round, per poi subire una grande, importante sconfitta contro Max Baer il 14 giugno 1934, in un match sugli 11 round che lo vedrà finire al tappeto numerose volte prima che l’arbitro Arthur Donovon fermi l’incontro. Non c’è accordo sul numero di volte in cui finì a terra Carnera: se 7, 10 o 11 (secondo l’Associated Press) o 12 (secondo il Nat Fleischer, fondatore di The Ring magazine e presente a bordo ring, secondo il quale Carnera fu messo al tappeto 12 volte e ne scivolò una dopo un colpo mancato).

In seguito Carnera vincerà i suoi successivi quattro incontri, tre dei quali nell’ambito di un tour sudamericano che lo porterà in Brasile, Argentina e Uruguay, oltre a due esibizioni combattute nel continente sudamericano. Dopo questi eventi, il 25 giugno 1935, verrà messo KO al sesto round dal grande Joe Louis.

Per i seguenti due anni e mezzo Carnera vinse cinque degli otto incontri a venire. Nel 1938, soffrendo di diabete, dovette farsi asportare un rene che lo costrinse al ritiro nel 1944. Il record di Carnera è stato di 89 vittorie e 14 sconfitte. Le sue 72 vittorie per KO lo hanno reso un membro dell’esclusiva cerchia di pugili che hanno vinto 50 o più match per KO.


Carnera morì il 29 giugno 1967 nella sua città natale, Sequals, per una combinazione di malattie del fegato e complicazioni del diabete, nel 34° anniversario dalla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi. Carnera è sepolto nella tomba di famiglia.

Carnera è stato il terzo europeo a detenere il titolo mondiale dei pesi massimi dopo Bob Fitzsimmons e Max Schmeling. Resterà l’ultimo fino a quando Ingemar Johansson non rivendicherà il titolo contro Floyd Patterson nel 1959, oltre un quarto di secolo dopo.

Carnera è stato anche il primo pugile a vincere il titolo europeo dei pesi massimi e successivamente diventare campione del mondo dei pesi massimi.


Il match tra Primo Carnera e Tommy Loughran del 1933 ha segnato il record per la più grande differenza di peso tra due pugili in un match valevole per il titolo mondiale (39 kg), record che rimarrà valido per 73 fino al regno di Nikolai Valuev, che detiene il primato con 47,9 kg di vantaggio di peso nel suo match del 2006 contro Monte Barrett per la difesa del titolo mondiale.

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Valuev ha anche battuto il record di Carnera riguardo al peso di un pugile, diventando il campione del mondo più pesante della storia, arrivando fino a 149 kg durante il suo regno. Carnera è rimasto ancora il quarto più pesante, dietro Valuev, Tyson Fury e Andy Ruiz Jr., oltre ottant’anni dopo aver detenuto il titolo.

La difesa del titolo di Carnera nel 1933 contro Paulino Uzcudun in Italia è stata il primo incontro valevole per il titolo dei pesi massimi disputato in Europa dalla difesa del titolo di Jack Johnson contro Frank Moran a Parigi nel 1913. Sarebbe stata l’ultima occasione del genere fino a quando Muhammad Ali non ha difeso il titolo contro Henry Cooper a Londra nel 1966. Carnera-Uzcudun è stato il primo incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi ad essere disputato tra due europei. Sarebbero passati altri sessant’anni prima che ciò accadesse di nuovo, con la difesa di Lennox Lewis per il titolo dei pesi massimi WBC contro il collega inglese Frank Bruno nel 1993.


Secondo solo alle 95 vittorie di Ezzard Charles, Carnera detiene il secondo maggior numero di vittorie di tutti i campioni dei pesi massimi, ben 89. I 72 ko in carriera di Carnera sono il risultato migliore ottenuto da ogni campione del mondo dei pesi massimi.

Carnera è apparso in un cortometraggio nel 1931. Durante il suo regno come campione del mondo ha interpretato una versione immaginaria di se stesso nel film del 1933 The Prizefighter and the Lady con Max Baer e Myrna Loy. Nella pellicola interpreta il campione dei pesi massimi che riesce con difficoltà a difendere il suo titolo dopo un pareggio ai punti in seguito ad una furiosa lotta contro Baer. Il film è stato girato solo un anno prima che Carnera combattesse davvero contro Baer, in un match violento come la versione cinematografica, che tuttavia si concluse con un KO ai danni di Carnera.

Carnera ha avuto una piccola parte nel film del 1949 Mighty Joe Young, interpretando se stesso nella scena del tiro alla fune con un gorilla gigante. Dopo essere stata trascinato dalla scimmia in una pozza d’acqua, Carnera tira un paio di pugni al mento di Joe.


Ha anche interpretato un wrestler prepotente in A Kid for Two Farthings (1955) di Carol Reed. Ambientato al Petticoat Lane Market di Londra, il film vede il personaggio di Carnera antagonista ad un bodybuilder locale destinato a sposare tale Sonia, interpretata da Diana Dors.

Primo Carnera è apparso in almeno dieci film italiani tra il 1939 e il 1943 e diversi altri film negli anni ’50, come in Prince Valiant nel ruolo di Sligon. Il suo ultimo ruolo sullo schermo è stato quello del gigante Antaeus al fianco di Steve Reeves in “Hercules Unchained” (titolo statunitense, girato in Italia, 1959, titolo originale “Ercole e la regina di Lidia”).

Nel 1945 tornò temporaneamente alla boxe e vinse due incontri. Tuttavia l’anno successivo, dopo tre sconfitte contro Luigi Musina, decise di darsi al wrestling. Nel 1946 divenne un wrestler professionista riscuotendo subito un enorme successo al botteghino. Per diversi anni è stato uno dei nomi più importanti del wrestling dell’epoca. Carnera ha continuato ad essere un’attrazione negli anni ’60 e lo stesso Max Baer ha partecipato ad almeno uno degli incontri di wrestling di Carnera.


Carnera vincerà il suo debutto come wrestler il 22 agosto 1946 sconfiggendo Tommy O’Toole in California. Il 23 ottobre 1946, Carnera vincerà il suo 41esimo incontro di wrestling consecutivo sconfiggendo Jules Strongbow. Il 19 novembre 1946, Carnera batté Harry Kruskamp rimanendo imbattuto con uno score di 65-0-0. Primo Carnera rimarrà imbattuto per 120 match di wrestling consecutivi (119–0–1) prima di subire la sua prima sconfitta contro Yvon Robert a Montreal, Quebec, Canada, il 20 agosto 1947. La più grande vittoria di Carnera avrà luogo il 7 dicembre 1947 quando sconfiggerà l’ex campione mondiale dei pesi massimi campione Ed “Strangler” Lewis.

Nel maggio 1948 Carnera chiuderà la carriera con un record di 143-1-1 contro il campione del mondo dei pesi massimi Lou Thesz, perdendo contro quest’ultimo in una difesa del titolo mondiale.

Secondo lo storico del pugilato Herbert Goldman, Carnera era “guidato dalla mafia“. Carnera incontrò il suo primo serio contendente dei pesi massimi, Young Stribling, nel 1929 e vinse quando Stribling commise un fallo ai suoi danni. Nel rematch Carnera commise un fallo su Stribling. Il suo rematch del 1930 contro il fighter del club californiano Bombo Chevalier a Emeryville fu considerato truccato e a Carnera fu vietato di combattere in California. Il suo incontro del 1930 contro George Godfrey fu controverso, poiché Godfrey fu squalificato al sesto round quando stava chiaramente avendo la meglio su Carnera


Primo Carnera la montagna che cammina - Kombatne Wiki

La rivista Time, in una storia di copertina del 5 ottobre 1931 su Carnera prima che vincesse il titolo dei pesi massimi, commentò così la sua strana carriera:

Dal suo arrivo negli Stati Uniti, sostenuto da un gruppo di imprenditori prosperi ma loschi, la carriera di Carnera è stata meno gloriosa che fantastica. I suoi primi avversari – Big Boy Peterson, Elzear Rioux, Cowboy Owens – erano noti per essere incompetenti, ma la loro debole opposizione a Carnera suggeriva che fossero stati corrotti per perdere. Il sospetto sulle abilità del mostro divenne quasi universale quando un altro avversario, Bombo Chevalier, dichiarò che uno dei suoi secondi aveva minacciato di ucciderlo a meno che non avesse perso contro Carnera. Contro l’enorme, pigro e amabile negro George Godfrey (249 libbre), ha vinto per fallo. Ma solo uno dei 33 avversari statunitensi ha sconfitto Monster Carnera, il grasso e sciatto Jimmy Maloney, che Sharkey aveva battuto cinque anni prima. In un rematch tenutosi a Miami, lo scorso marzo, Carnera è riuscito a superare Maloney.

Carnera è stato interpretato da Matthew G. Taylor nel film del 2005 Cinderella Man, un film sulla vita del collega pugile James J. Braddock.

Il famoso cocktail “Americano“, cocktail ufficiale IBA, a base di bitter e vermouth rosso, sarebbe stato ideato nel 1933 in omaggio a Carnera detto “l’americano” per i suoi successi statunitensi.


All’interno della Villa in stile Liberty di Sequals fatta costruire dal campione nel suo paese natale risiede una mostra permanente a lui dedicata che, con la sua palestra, fa parte del sistema museale Lis Aganis-Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane.

Giuliana Fantuz, scrittrice e giornalista, ha dedicato a Primo Carnera due libri: “Carnera, mio padre” (2002) e “Carnera – The Walking Mountain” (2008), quest’ultimo edito dall’associazione Stories.

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Chi è Sean O Malley campione UFC - Kombatnet

Sean O'Malley

Sean O'Malley è un fighter americano di MMA, attuale campione dei pesi gallo UFC. Nato il 24 ottobre 1994 ad Helen, Montana, O'Malley è stato cresciuto da suo padre Dan O'Malley, un ufficiale della narcotici in pensione. Non si hanno molte notizie riguardo sua madre. È noto che sua nonna sia di origini irlandesi e di etnia mista. O'Malley si allena a Glendale, in Arizona, presso il MMA Lab di John Crouch ed è allenato dal suo amico di lunga data, Tim Welch. Ad O'Malley è stato dato il soprannome di "Sugar" da uno dei suoi allenatori di MMA nel Montana all'inizio della sua carriera. [the_ad id="3679"] O'Malley ha combattuto i suoi primi cinque match della sua carriera in Montana, dove è nato, per poi andare a combattere nel North Dakota per la Legacy Fighting Alliance, dove ha ottenuto un knockout su David Nuzzo. https://www.youtube.com/watch?v=bm54WYHWlf8 Dopo la sua vittoria su Nuzzo, O'Malley si è guadagnato un posto nella Contender Series 2 di Dana White quando ha affrontato Alfred Khashakyan. O'Malley ha battuto Khashakyan con uno straordinario knockout al primo round e si è aggiudicato un contratto UFC. Il debutto di O'Malley nel mondo UFC è avvenuto contro Terrion Ware il 1° dicembre 2017, al The Ultimate Fighter 26 Finale, dove ha vinto l'incontro per decisione unanime. [the_ad id="3679"] O'Malley ha poi affrontato Andre Soukhamthath il 3 marzo 2018, ad UFC 222, vincendo per decisione unanime, nonostante un infortunio al piede al terzo round. Questo combattimento ha fatto guadagnare a entrambi i partecipanti un bonus Fight of the Night. O'Malley avrebbe dovuto affrontare José Alberto Quiñónez il 6 ottobre 2018 ad UFC 229: tuttavia il 30 settembre ha annunciato di essere fuori dai giochi a causa di una potenziale violazione della politica antidoping. Il 25 ottobre seguente O'Malley ha subito un intervento chirurgico all'anca in attesa di ricevere il giudizio della sua potenziale violazione. In seguito O'Malley è stato sospeso per sei mesi dalla NSAC per essere risultato positivo all'ostarina. È tornato idoneo al combattimento a partire da marzo 2019. O'Malley avrebbe dovuto affrontare Marlon Vera il 6 luglio 2019 ad UFC 239 ma il 21 giugno 2019 ha annunciato il suo ritiro dall'incontro a causa di un test per l'ostarina fallito. La Nevada State Athletic Commission ha deciso di sospenderlo a causa dei risultati del test ed è stato sospeso per 6 mesi dall'USADA. L'ostarina nel suo sistema era probabilmente un residuo del suo precedente test fallito prima di UFC 229. [the_ad id="3679"] O'Malley ha combattuto contro José Alberto Quiñónez ad UFC 248 il 7 marzo 2020, vincendo l'incontro per TKO al primo round. Questa vittoria gli è valsa il suo primo premio Performance of the Night. O'Malley ha affrontato l'ex campione dei pesi gallo WEC Eddie Wineland ad UFC 250 il 6 giugno 2020, vincendo per KO con un pugno al primo round. Anche questa vittoria gli è valsa il premio Performance of the Night. O'Malley ha affrontato Marlon Vera nel co-main event di UFC 252 il 15 agosto 2020: perderà il match per TKO al primo round ed in seguito gli verrà diagnosticata una condizione nota come "piede cadente", un disordine neuromuscolare caratterizzato dalla impossibilità di flettere dorsalmente il piede durante il cammino, in seguito ad un calcio alla gamba sferrato da Vera. https://www.youtube.com/watch?v=qaGJwtdfDz8 [the_ad id="3679"] O'Malley ha gareggiato nel Quintet: Ultra come membro del Team UFC il 12 dicembre 2019, vincendo contro Takanori Gomi per submission con una ghigliottina nel primo match ma è stato successivamente battuto per submission da Héctor Lombard nel secondo match. La squadra è avanzata al turno successivo e ha affrontato il Team Strikeforce, dove O'Malley ha pareggiato contro l'ex campione della Strikeforce Gilbert Melendez. La squadra UFC ha vinto il torneo. O'Malley è entrato anche nella divisione Advanced No-gi da 155 libbre della Grappling Industries Phoenix il 20 settembre 2020 e si è piazzato terzo su sette, perdendo solo in finale contro Robert Degle. Chael Sonnen ha chiesto un avversario per O'Malley per SUG, un evento della sua promotion il 20 dicembre 2020. Alla sfida ha risposto James Gallagher, che ha sfidato O'Malley a un incontro di lotta, ma O'Malley ha rifiutato l'incontro e Gallagher è rimasto senza un avversario. O'Malley ha affrontato Thomas Almeida il 27 marzo 2021 ad UFC 260. Durante il primo round O'Malley ha mandato al tappeto Almeida con un pugno, girandosi ed andandosene pensando erroneamente che Almeida avesse perso i sensi: nonostante questo errore ha vinto l'incontro per KO al terzo round. Anche questa vittoria gli è valsa il premio Performance of the Night. [the_ad id="3679"] https://www.youtube.com/watch?v=MMjxeRT66F8 O'Malley avrebbe dovuto affrontare Louis Smolka il 10 luglio 2021 ad UFC 264. Tuttavia Smolka si è ritirato dall'incontro alla fine di giugno a causa di un infortunio, venendo sostituito dal nuovo arrivato Kris Moutinho. O'Malley ha vinto l'incontro per KO tecnico al terzo round dopo aver dominato per tutto il tempo ed anche questo match gli è valso il premio Fight of the Night. [the_ad id="3679"] O'Malley ha affrontato Raulian Paiva l'11 dicembre 2021 ad UFC 269, vincendo l'incontro per KO tecnico al primo round ed ottenendo il suo quarto premio bonus Performance of the Night. O'Malley ha affrontato Pedro Munhoz il 2 luglio 2022 ad UFC 276. All'inizio del secondo round, O'Malley ha colpito accidentalmente Munhoz con un dito in un occhio, rendendolo incapace di continuare. Il match è stato dichiarato no contest. O'Malley ha affrontato Petr Yan il 22 ottobre 2022 ad UFC 280 vincendo il match per split decision: la decisione è stata molto controversa ed ha suscitato numerose critiche nei fan, convinti che Yan fosse il legittimo vincitore. 25 media su 26 hanno visto il match vinto da Yan. L'incontro ha ricevuto il bonus Fight of the Night. https://www.youtube.com/watch?v=eY5cZITcrF4 O'Malley ha affrontato Aljamain Sterling per la cintura UFC dei pesi gallo il 19 agosto 2023 ad UFC 292. Ha vinto il titolo per KO tecnico all'inizio del secondo round, vincendo l'ennesimo bonus Performance of the Night. [the_ad id="3679"] Dana White ha ipotizzato un match tra Sean O'Malley e Merab Dvalishvili, facente parte dello stesso team, ma entrambi non si sono dimostrati disponibili al match in quanto non volevano affrontare un compagno di allenamento. Sean O'Malley è estremamente noto sulle piattaforme social: su Instagram il suo account @sugasean ha 3.6 milioni di follower, su Twitter @SugaSeanMMA ha quasi 700 mila follower, come su Youtube conl'account @SugaSeanUFC. Sean O'Malley si presenta spesso in gabbia con i capelli colorati, di recente raccolti in treccine. Sean O'Malley è balzato agli onori delle cronache, oltre che per i suoi successi sportivi, anche per alcune affermazioni azzardate. O'Malley ha infatti sostenuto di poter fare qualsiasi cosa, quando e con chi vuole, anche tradire la moglie Danya Gonzalez, dal momento che, a suo dire, "paga sempre tutto lui". "Sono un re, pago per tutto", ha detto O'Malley. Che ha aggiunto: “Tratto Danya come una regina. Che problemi ci sono se sc**o in giro? Ho il testosterone che mi scorre nelle vene, è semplice". [the_ad id="3679"] Secondo O'Malley il rapporto con la moglie è di una "relazione aperta". La coppia ha avuto una figlia, Elena, alla fine del 2020. [caption id="attachment_30864" align="aligncenter" width="1440"]Elena figlia di Sean O Malley - Kombatnet Elena figlia di Sean O Malley - Kombatnet[/caption] "Se non stessi pagando per tutto" ha continuato, "se non avessi avuto successo in alcun modo, e fossi un tipo qualunque, probabilmente non lo farei. Probabilmente non sarebbe giusto. Ma io sono il fo**uto King Kong". [the_ad id="3679"]
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Ssireum

Il Ssireum (Hangul: 씨름) , chiamato anche lotta coreana è uno stile di lotta popolare e sport nazionale tradizionale della Corea nato nel IV secolo. Nella sua versione moderna ogni combattente veste una cintura (satba) arrotolata attorno alla vita ed alla coscia. La vittoria si ottiene riuscendo a far toccare terra ad una parte del corpo dell'avversario sopra il ginocchio. Leggi tutto l'articolo...
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Stamp Fairtex

Nadthawan Panthong (Thai: ณัฐวรรณ พานทอง, nata il 16 novembre 1997), conosciuta professionalmente come Stamp Fairtex (Thai: แสตมป์ แฟร์เท็กซ ์), è una campionessa di Muay Thai e di MMA. Attualmente è sotto contratto con ONE Championship, dove è al primo posto nella classifica ONE Championship Women's Atomweight. È la prima campionessa mondiale dell'organizzazione in due discipline diverse, avendo vinto il campionato mondiale di Muay Thai ONE e il campionato mondiale di kickboxing ONE nei -48 kg. Leggi tutto l'articolo...
Anna Supergirl Jaroonsak - Kombatnet

Anna Supergirl Jaroonsak

Anna "Supergirl" Jaroonsak è una fighter thailandese di Muay Thai, già campionessa PBA (Professional Boxing Association). Nata nel 2004, Anna ha iniziato ad allenarsi con suo padre, un ex fighter professionista di Muay Thai, a casa quando aveva solo 3 anni. Il padre ha incoraggiato sia lei che sua sorella, l'atleta di ONE Championship Wondergirl, ad allenarsi nella Muay Thai, andando contro le rigide tradizioni che hanno governato lo sport per secoli, convinto che potessero ottenere molto dallo studio dell'arte marziale. Leggi tutto l'articolo...
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Kira "Pink Panther" Makogonenko, nata a Kharkov, Ukraina nel 2008, è una giovane promessa del pugilato ucraino, campionessa nazionale e medaglia d'oro europea, con un impressionante record di 58 vittorie e 0 sconfitte a soli 15 anni. Leggi tutto l'articolo...
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Shuai Jiao

Lo Shuai Jiao è uno stile di lotta cinese che ha avuto origine circa 6000 anni fa, durante l'era della Dinastia Zhou. Questo stile di lotta era originariamente chiamato "jǐao dǐ" (角抵), ovvero "scontro con le corna", poiché i soldati dell'esercito imperiale cinese indossavano elmi con le corna per combattere i loro nemici. Ad oggi è studiato da molti praticanti di altre discipline (MMA, BJJ) per integrarlo all'interno del proprio stile oltre ad avere un proprio seguito di nicchia con tornei e federazioni che ne tengono in vita la tradizione e ne curano lo sviluppo moderno. Leggi tutto l'articolo...
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Il Pankration, o Pancrazio  era uno sport da combattimento a mani nude introdotto alle Olimpiadi greche nel 648 a.C. Gli atleti utilizzavano tecniche di pugilato e wrestling ma anche altre, come calci, prese, bloccaggi articolari e strangolamenti a terra, rendendolo simile alle moderne arti marziali miste. Il termine deriva dal greco παγκράτιον che significa 'tutto il potere', da πᾶν (pan) 'tutto' e κράτος (kratos) 'forza, potenza'. Leggi tutto l'articolo...
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Matteo Signani

Matteo Signani, soprannominato "Il Giaguaro", è un pugile italiano di Savignano sul Rubicone, considerato uno dei più grandi campioni italiani dei pesi medi. Oltre ad essere pugile è Sottocapo del Corpo delle Capitanerie di PortoGuardia CostieraItaliana. Leggi tutto l'articolo...
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Gloria Peritore

Gloria Peritore è una kickboxer, pugile e artista marziale mista italiana nata il 29 novembre 1988 a Licata. Soprannominata "The Shadow" per la sua elusività in combattimento. È l'attuale campionessa ISKA World Flyweight Kickboxing e Oriental Rules. A partire da ottobre 2022 è classificata come la decima miglior kickboxer femminile pound-for-pound al mondo da Beyond Kick. Leggi tutto l'articolo...
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Anthony Joshua

Anthony Oluwafemi Olaseni Joshua OBE è un pugile professionista britannico nato il 15 ottobre 1989, due volte campione del mondo dei pesi massimi, due volte unificatore dei titoli WBA (Super), IBF, WBO e IBO tra il 2016 e il 2021. A livello regionale, ha detenuto i titoli dei pesi massimi britannici e del Commonwealth dal 2015 al 2016. Da dilettante Joshua ha rappresentato l'Inghilterra ai Campionati del Mondo 2011 nei pesi massimi vincendo una medaglia d'argento ed ha vinto l'oro alle Olimpiadi del 2012. Nel 2014, un anno dopo essere diventato professionista, è stato nominato Prospect of the Year dalla rivista The Ring. Nel 2017 il suo match contro Wladimir Klitschko (dal quale è uscito vittorioso) è stato nominato Fight of the Year da The Ring e dalla Boxing Writers Association of America. Joshua è il secondo pugile britannico dopo James DeGale a vincere sia una medaglia d'oro alle Olimpiadi che un titolo mondiale, nonché il primo dei pesi massimi britannici a riuscire nell'impresa. Da ottobre 2021 Joshua è classificato come il terzo miglior pugile attivo al mondo da BoxRec, Transnational Boxing Rankings Board e The Ring e quarto da ESPN, nonché il settimo miglior pugile attivo pound-for-pound da BoxRec. È stato classificato da BoxRec tra i primi 10 pesi massimi del mondo dal 2014 ed è stato classificato al numero 1 alla fine del 2016 e del 2017. La percentuale di vittorie per KO di Joshua è del 91,67%, con una percentuale di KO complessiva del 63,64 % nei match valevoli per il titolo mondiale dei massimi. Leggi tutto l'articolo...