Tyson Fury imbattibile: domina Chisora e si tiene la cintura
Il re zingaro è tornato e non ha alcuna voglia di cedere lo scettro: in un Tottenham Hotspur Stadium gremito Tyson Fury, 34, ha mantenuto il suo regno rimanendo imbattuto fermando il suo collega britannico Derek Chisora, 38, per KO al decimo round, in un match a senso unico.
Fury e Chisora si erano già incontrati sul ring nel 2011 quando avevano combattuto per il titolo del Commonwealth e Fury aveva vinto ai punti: tre anni dopo, nel rematch valido per i titoli europeo e britannico, Chisora era stato ritirato dal suo angolo al decimo round. Per Chisora il match di conclusione della trilogia ha costituito la tredicesima sconfitta in carriera e la quarta nelle ultime cinque, illuminate solo dalla vittoria (per split decision) contro Pulev.
I bookmaker avevano già dato Chisora sconfitto per 14-1 ma c’erano speranze che “Del Boy” ribaltasse i pronostici, contro tutte le aspettative. Così non è stato.

All’inizio della settimana i due pugili britannici si erano dati la mano ed avevano promesso di scambiare colpi alla corta distanza, “toe-to-toe“, nei primi tre round: Chisora aveva promesso “il più grande primo round che il mondo dei pesi massimi abbia mai visto“.
Ed effettivamente, in una atmosfera quasi soprannaturale, nonostante il freddo glaciale di un evento tenutosi all’aperto, a Londra, a dicembre, i due hanno tentato effettivamente di garantire l’intrattenimento che avevano promesso.
Ma il match è subito stato a senso unico e Fury ha subito dimostrato di essere un livello sopra il suo avversario, già a partire dal secondo round. Chisora ha tentato di spingere alle corde Fury tempestandolo di colpi al corpo ma Fury ha replicato con un terribile destro dall’alto che ha interrotto l’assalto di Chisora.
Al secondo round, un gancio sinistro di Fury ha tramortito Chisora che è apparso stanco e confuso all’angolo alla fine della ripresa.
Alla terza i due si sono quasi azzuffati, perdendo l’equilibrio e finendo al tappeto, ma ancora una volta Fury si è dimostrato evidentemente in controllo del match.
Chisora, come sempre nella sua carriera lunga 15 anni, ha dato tutto e non si è risparmiato ma è stato semplicemente surclassato da Fury, superiore per tecnica, potenza e visione del match.
Due terribili ganci destri andati a segno su Chisora al sesto e settimo round hanno fatto temere per una conclusione prima della fine (come poi è stato, anche se in zona Cesarini) ed in tanti si stavano chiedendo quanti altri colpi del genere avrebbe potuto sopportare prima di finire al tappeto.
Si attendeva un possibile power shot di Chisora che ribaltasse le sorti del match ma un taglio sull’occhio apertosi al nono round seguito da un brutale montante di Fury al decimo hanno marcato la fine dell’incontro.
REF SAW ENOUGH! @Tyson_Fury | #FuryChisora pic.twitter.com/sccFaRXBMV
— Top Rank Boxing (@trboxing) December 3, 2022
Parlando a BT Sport, Fury ha onorato Chisora ed i fan, dicendo “Voglio solo dire: che folla! 60.000 a Tottenham, amo ognuno di voi! È una cosa travolgente, voglio dirvi un enorme grazie“.
“Mi sentivo bene” ha continuato, “avevo bisogno di qualche round per entrare nel match, non avevo boxato da aprile. Stavo andando a segno con dei buoni colpi, non arrivava nulla da Del Boy [Chisora]. È stato un piacere combattere stasera, è un eroe britannico“.
“Che resistenza. L’ho colpito con dei colpi che avrebbero spento la luce a chiunque altro” ha detto Fury riguardo l’avversario, incoraggiando la folla a cantare “Oh, Derek Chisora“.
Chisora, il cui futuro pugilistico è ora incerto, ha risposto educatamente alla sconfitta ed ha aggiunto “Grazie Tyson, apprezzo le tue parole. Siamo amici. C’è un grande match che sta arrivando, tutti vogliono vedere un solo campione nella divisione dei pesi massimi“.
Dopo il match Fury è andato ad trovare Chisora negli spogliatoi per abbracciarlo e scambiare due parole con lui e con sua figlia, dimostrando ancora una volta il buon sangue che corre tra i due: avversari sul ring, amici nella vita.
Usyk, detentore delle cinture IBF, IBO, WBO e WBA era a bordo ring. Fury, intervistato a fine match, l’ha chiamato a gran voce: “Where’s the rabbit?” (“Dov’è il coniglio?“). Al che il pugile ucraino è salito sul ring per un faccia a faccia.
“Usyk, tu sei il prossimo, piccolo bodybuilder, nanetto di 95 kg. Ho già tirato giù un ucraino, [Wladimir] Klitschko, facciamolo“.
E quando Joyce si è fatto vedere sul ring, Fury ha detto: “Dico che Joe Joyce, un ottimo fighter, merita un match per il titolo. Se il coniglio [Usyk] non vuole combattere, ci incontreremo a Wembley“.
Tuttavia potrebbe esserci un ostacolo per Fury: in una intervista con ESPN ha detto di avere problemi con la sua mano e di avere bisogno, con grande probabilità, di un intervento al suo gomito destro che potrebbe necessitare di 6-8 settimane di stop per guarire. Ad ogni modo questo non sembra impensierire Fury, più deciso che mai a difendere il suo regno nei pesi massimi.
Il re è tornato e non ha alcuna voglia di abbandonare trono, scettro e corona.
Partecipa!
Commenti