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Teofimo Lopez vince (ma non convince) contro Sandor Martin per split decision

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Teofimo Lopez vince (ma non convince) contro Sandor Martin per split decision

Teofimo Lopez vince ma non convince alla Heisman Night: sabato 10 dicembre 2022 alla MGM Arena ha affrontato e battuto Sandor Martin in un match sul filo del rasoio, dove ha faticato a dimostrare di essere il pugile che dichiara di essere nei suoi proclami altisonanti pre-match.

Il venticinquenne ex campione del mondo è stato messo in grande difficoltà dallo spagnolo Martin finendo anche al tappeto ma riuscendo a rialzarsi e concludere il match con un vantaggio sui cartellini di due giudici su tre (96-93 e 97-92 per Lopez, 95-94 per Martin).

Sandor Martin (40-2, 13 KO prima del match), della scuderia italiana OPI Since 82, ha sostituito Jose Pedraza assente per malattia e si è dimostrato un avversario ostico che non voleva assolutamente cedere lo scettro della vittoria allo statunitense Lopez (17-1, 13 KO prima del match).


“É difficile combattere contro un avversario che fugge tutto il tempo. Mi scuso perché questa non è stata la mia migliore performance. Mi sentivo molto bene, lui era sempre sulla difensiva ed ha sempre corso. Devo sistemare un sacco di cose” ha detto Lopez, che ha discusso con l’avversario il suo stile evasivo alla fine del match.

In realtà Sandor Martin, dopo un primo round dove Lopez ha tenuto il ritmo alto, ha subito contrastato il suo stile aggressivo con una maggiore velocità e la capacità di uscire e rientrare sui colpi. Dopo il primo atterramento Lopez ha perso la sua baldanza ed è stato costretto a tenere la media e lunga distanza mentre Sandor si copriva e tentava a sua volta l’assalto.

La lotta si è intensificata fino ad una testata involontaria che ha fatto sanguinare copiosamente Martin, che ha comunque proseguito fino alla fine del match.


Nonostante la sconfitta (la terza della sua carriera), Sandor ha reso difficile la vita a Lopez ed alla lettura dei cartellini il pubblico ha fatto sentire la sua disapprovazione per la vittoria dell’americano fischiandolo e protestando animatamente.

ESPN ha colto un momento di debolezza di Lopez, solitamente spavaldo e sicuro di sé di fronte ai media. Rivolgendosi al suo team Lopez ha chiesto “Bro, do I still have it, man? Do I still got it?” (“Ce ne ho ancora?“, nel senso di “Sono ancora in grado di farcela?“). Il suo team ha risposto incoraggiandolo sinceramente.

Si è trattato di una delle prime, se non la prima incrinatura nell’autostima di Lopez. In passato, un altro avversario alto, Masayoshi Nakatani, gli ha reso difficile il gioco sulla distanza delle 12 riprese, nonostante la sua vittoria all’epoca fosse chiara e guadagnata.


Le vittorie contro Richard Commey e soprattutto contro Vasiliy Lomachenko l’hanno proiettato nella crème del pugilato mondiale ma George Kambosos Jr. l’ha subito riportato sulla terra ed il modo in cui ha perso (ed in cui ha affrontato la sconfitta) non è piaciuto per niente agli appassionati della nobile arte.

Ora Martin gli ha ricordato che per sentirsi ultraterreno deve andare ben oltre la strafottenza e che una vittoria non fa di un pugile, necessariamente, un vero campione: imparerà, Lopez, da questa lezione di vita?

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