Francis Ngannou fa sparring con Guido Vianello e Vincenzo Fiaschetti a Parigi
L’ex campione UFC Francis Ngannou, recentemente passato al pugilato, ha fatto una seduta di sparring con il fuoriclasse italiano dei pesi supermassimi Guido Vianello.
I due si sono incontrati a Parigi per allenarsi insieme ed entrambi hanno postato le foto post allenamento sui relativi canali social.
“Siamo qui a lavorare” ha scritto Ngannou in una storia su Instagram: “Primo giorno di sparring e Guido Vianello non ci è andato piano con me!“
Anche Vianello ha scritto sul suo profilo Facebook: “Di nuovo nel camp con Francis Ngannou per allenarci per i nostri prossimi match. Un grande allenamento di qualità qui a Parigi. Lavorando e costruendo sempre nuove comfort zones“.
Anche il peso massimo leggero Vincenzo “King Kong” Fiaschetti ha posato assieme a Ngannou per una foto dopo l’allenamento.
“È un onore per me essere qui ad allenarmi con un grande uomo e pugile come lui” ha scritto Fiaschetti.
Fiaschetti, 22 anni, romano, ha 2 match da professionista all’attivo, mentre da dilettante ha fatto parte della nazionale ai mondiali Youth di Budapest nel 2018, è stato campione italiano Youth nel 2019 ed è stato terzo classificato ai campionati senior nel 2021.
Assieme a loro in foto il preparatore atletico Riccardo Zannoni ed il maestro di pugilato, già pugile olimpico John M’Bumba, quinto a Bejing 2008, due volte medaglia di bronzo ai mondiali, oro dell’Unione Europea e vincitore di 4 medaglie d’oro nazionali.
M’Bumba è titolare della palestra Jab Académie di Parigi ed ha già fatto parte del team di Ngannou per Riyadh come testimoniano le immagini che lo ritraggono con Francis e con il suo allenatore Dewey Cooper. Nessuna traccia di Mike Tyson, per ora, che ha fatto da mentore a Ngannou durante la sua preparazione per il match contro Tyson Fury.
Francis Ngannou, come suo solito, ha deciso di fare le cose per bene ed è volato fino a Parigi per allenarsi con Vianello in vista del suo prossimo grande match contro Anthony Joshua, il 9 marzo 2024 a Riyadh, in Arabia Saudita.
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Vianello è un pugile dalla stazza imponente: 198 cm di altezza per 110 kg di peso, esattamente come Anthony Joshua, contro i 193 cm per 117 kg di Ngannou. Per il camerunense il lavoro con Vianello è fondamentale per affinare le sue capacità pugilistiche ancora acerbe ed abituarsi a colpi importanti come quelli che potrà rischiare di ricevere sul ring di Riyadh.
Anche per Vianello Ngannou potrebbe essere utile: non certo per la tecnica pugilistica, sulla quale non può sicuramente prendere lezioni da lui, ma per la potenza incredibile dei suoi colpi.
Ngannou è stato infatti insignito del record mondiale di potenza con un destro, testato su una macchina PowerKube, con una lettura del valore di “129,161” per il suo destro e “122,000” per il suo montante.
“The Predator” ha registrato una misurazione del rapporto potenza/velocità di 51,064 piedi/pound per secondo, equivalente più o meno alla potenza in cavalli di una station wagon. Nemmeno il campione del mondo di Strongman Eddie Hall è stato in grado di raggiungere una tale potenza.
Tale forza si è vista in gioco in varie occasioni: tra le tante, quando ancora in UFC ha mandato a dormire con un montante terrificante il colossale Alistair Overeem e quando, al suo debutto come professionista nel pugilato, ha mandato al tappeto l’altrettanto gigantesco Tyson Fury, detentore del titolo di campione del mondo dei pesi massimi WBC e consumato atleta, che ha fatto il madornale errore di sottovalutare il suo avversario ed è riuscito a scampare alla sconfitta per il rotto della cuffia.
Vianello affronterà il 16 febbraio 2024 a New York, al Madison Square Garden Theater, Moses Johnson (11-1-2), pugile basso ma dalla stazza importante e dal colpo pericoloso. Johnson, soprannominato “Thunderhands” (“Mani di tuono“) ha sofferto una sola sconfitta per KO contro Walter Burns, per poi riprendersi ed ottenere due vittorie consecutive contro Lemir Isom Riley and Emilio Salas, risollevandosi dallo scivolone.
Vianello arriverà al match con 11 match all’attivo, dei quali 10 vinti ed uno perso per TKO contro Jonathan Rice, in un match dal risultato oltremodo controverso: Rice ha colpito Vianello con una testata definita dall’arbitro e dai giudici come “accidentale” che ha aperto una ferita sopra la palpebra destra di Vianello, fino a quel momento davanti in tutti i cartellini.
L’arbitro Benji Esteves però ha voluto rivedere il replay ed ha determinato che non ci fosse nessuna testata e che Rice fosse il vincitore del match per TKO, un verdetto che ha lasciato a bocca aperta chiunque abbia visto il match e capisca qualcosa di boxe.
Vedendo come hanno deciso di prepararsi sia Ngannou che Vianello, ci si aspetta di vedere due match dove nessuno dei due concederà nulla all’avversario.
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