Boxe, follia ai mondiali: Canfora derubata, arbitraggio scandaloso
Il mondo dello sport è stato scosso da un episodio che ha lasciato amaro in bocca a tutti gli appassionati di pugilato. In occasione degli ottavi di finale della categoria fino a 63 kg ai Mondiali 2023 di boxe femminile in corso a Nuova Delhi, in India, la pugile italiana Assunta Canfora è stata vittima di un vero e proprio furto sportivo. L’arbitro danese Kent Hansen ha infatti preso una decisione incomprensibile e immotivata, decretando la sconfitta della nostra portacolori per ko tecnico in favore dell’avversaria Camila Gabriela Camilo Bravo.
Assunta stava disputando un buon incontro contro la colombiana Camilo, portando una serie di colpi interessanti, tra cui una serie di splendidi jab sinistri accompagnati da destri rimarchevoli. Quando mancavano solo 57 secondi al termine del primo round, però, l’arbitro ha deciso di contare l’azzurra dopo un gancio al volto portato dalla sua avversaria. Una scelta campata per aria e che nulla aveva evidentemente a che fare con il pugilato, poiché la nostra pugile era in piedi e ben vigile.
Il conteggio è poi arrivato incomprensibilmente al ‘dieci‘, sancendo la sconfitta di Canfora per ko tecnico. Un epilogo vergognoso per un incontro che stava andando alla grande per l’italiana, che ha abbandonato il ring prima del verdetto in segno di protesta.
🥊 🏆 Mondiali Elite Femminili 2023
— FederPugilistica (@FPIBoxe) March 21, 2023
📅 14-26 Marzo
🏟 Nuova Delhi 🇮🇳
🥊🇮🇹 Day 6
🥊 8° 63 Kg Canfora vs Camilo 🇨🇴 Ko 1 Round
🥊 Susie, sconfitta per un KO che lascia perplessi, siamo tutti con te oggi più che mai 🇮🇹🥊
Forza Susie
FORZA AZZURRE … tutta la Boxe Italiana è con… pic.twitter.com/kG8WeFGJ5z
L’episodio ha suscitato l’indignazione di tutti gli appassionati di pugilato sui social, inclusa la FPI. Gli allenatori di Canfora hanno iniziato a protestare vigorosamente contro l’arbitro, mentre anche l’avversaria di turno, il suo staff e il telecronista non riuscivano a spiegarsi quanto stesse succedendo.
“Ma cosa state dicendo, ma che c***o stai dicendo?” sono le parole rivolte all’arbitro dal team azzurro, che sperava in un possibile errore arbitrale: quando si è capito che era tutto inutile ed il verdetto era ormai scritto, sono volati insulti verso l’arbitro e sono continuate le proteste: “Ma perché? Di che sta parlando, ma di cosa? Perché? Ma che c***o fai?”.
Il verdetto è stato così confermato e la trentenne campana è stata eliminata.
Un furioso Emanuele Renzini, head coach della nazionale pugilistica femminile, ha criticato aspramente l’International Boxing Association (IBA) per “la scarsa qualità dell’arbitraggio e della valutazione in ogni torneo” sollevando numerosi dubbi su arbitri e giudici.
“Faccio questo lavoro da 20 anni ei miei occhi hanno visto molte cose che non andavano con arbitri e giudici. Questo è il nostro problema più grande, ma sembra difficile da risolvere e non capisco perché” dice Renzini.
“Tutti noi del movimento pugilistico mondiale sappiamo che ci sono arbitri e giudici capaci di fare il loro mestiere e ci sono anche quelli che non sono capaci di farlo, ma gli incapaci continuano ad essere chiamati a tutte le competizioni. È una cosa politica?“
“Non c’era motivo di interrompere il match perché la nostro atleta stava vincendo il round. Ha subito semplicemente un colpo normalissimo, proprio come la sua avversaria ha subito altri colpi dello stesso peso, è stato solo un evidente errore dell’arbitro di valutazione. Tali ingiustizie continuano ad accadere a qualche pugile in ogni torneo”, ha continuato.
“Siamo rimasti molto sorpresi dalla decisione dell’arbitro e anche Assunta ha capito cosa stava succedendo quando ci siamo rivolti al delegato tecnico per chiedere aiuto, ha semplicemente chinato la testa. Era la prima testa di serie e abbiamo perso una medaglia”.
Alla domanda se ci fosse spazio per protestare contro tale decisione, ha detto, “purtroppo la protesta non è più attiva nel regolamento e quindi non possiamo fare nulla per risolvere questa grande ingiustizia“.
Si tratta di un vero e proprio scandalo agonistico, che lascia un segno indelebile nei Mondiali 2023 di boxe femminile. Canfora, testa di serie numero 1 del tabellone tra i pesi welter leggeri, aveva tutte le carte in regola per andare avanti nel torneo e giocarsi la medaglia. È stata invece derubata di un’occasione importante e del suo meritato successo.
Episodi come questo dimostrano quanto sia importante avere arbitri competenti e imparziali, che sappiano gestire al meglio gli incontri e garantire la correttezza sportiva. Speriamo che situazioni come questa non si ripetano più in futuro, e che la giustizia sportiva possa sempre prevalere.
Episodi come questo dimostrano quanto sia importante avere arbitri competenti e imparziali, che sappiano gestire al meglio gli incontri e garantire la correttezza sportiva. Speriamo che situazioni come questa non si ripetano più in futuro, e che la giustizia sportiva possa sempre prevalere, magari con l’introduzione di sistemi di controllo automatizzati e l’ausilio dell’intelligenza artificiale come proposto dalla stessa IBA già nel 2019.
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