Le migliori scarpe da boxe (2022) scelte da Kombatnet
Le scarpe da pugilato sono uno degli strumenti del pugile: come tali, devono agevolare il lavoro dell’atleta sia nello sparring che durante i match e devono unire comfort, resistenza, supporto e protezione.
Le scarpette (o stivaletti) da boxe devono dare il giusto grip a terra per evitare di scivolare ma devono al contempo aiutare spostamenti e rapide torsioni. Devono supportare il piede e la caviglia restando leggere senza ostacolare mobilità e velocità.
Ecco qui di seguito le migliori scarpette da pugilato del 2022 scelte da Kombatnet per voi.
Le migliori scarpe da boxe
BENLEE Rocky Marciano

Le BENLEE Rocky Marciano sono scarpe eccezionali, resistenti, leggere e con un grande grip. Questo tipo di scarpa viene chiamato anche “stivaletto basso” o “mezzo stivaletto“. Come il nome di Rocky Marciano suggerisce, queste scarpe sono sono pensate per il picchiatore più che per lo stilista / out-fighter e consentono di trasferire efficacemente tutta la potenza sul colpo.
Pro 
Grip fantastico
Molto resistenti
Massima protezione del piede
Traspiranti
Contro 
Poco supporto alla caviglia
Adidas Box Hog 2

Le Adidas Box Hog 2 sono lo standard de facto per il pugile di oggi, da molti considerate le migliori scarpe da boxe presenti sul mercato. Si tratta di scarpe comode, leggere e resistenti, adatte sia per la preparazione tecnica e atletica (come il salto della corda) che per lo sparring e l’attività agonistica. Il tessuto traspirante tiene sotto controllo la temperatura del piede mentre le finiture rinforzate proteggono da pericolose torsioni. Vengono considerate tra le scarpe più resistenti e durevoli sul mercato.
Pro 
Durata sopra la media
Leggerissime
Massima protezione del piede
Traspiranti
Contro 
Generiche (non specializzate per lo stilista o per il picchiatore)*
* Le Adidas Box Hog 2 non hanno, realmente, difetti. A voler cercare forzatamente un problema, si potrebbe obiettare che un picchiatore o uno stilista, con stili diametralmente opposti di combattimento, potrebbero aver bisogno di un supporto maggiore alle rispettive tecniche, ma si tratta di un dettaglio valido solo da un certo livello di preparazione in su.
Leone 1947 – Cl188

Le Leone 1947 – Cl188 sono scarpe da boxe molto note, in pelle, con chiusura a lacci ed il tacco piatto. Calzano in maniera molto precisa e sono particolarmente morbide, tuttavia la suola molto fine non consente un utilizzo outdoor (comunque sconsigliato con quasi tutte le scarpe da boxe) e qualcuno le trova dure anche per saltare la corda. Si tratta di scarpe per un utilizzo non troppo intenso, adatte per il principiante e l’amatore ma probabilmente sconsigliate all’agonista ed al professionista. Il marchio Leone 1947 è una garanzia e si riflette anche sull’estetica, sicuramente curata. Non ci sono disegni particolari sulla suola all’altezza della base dell’alluce per favorire la rotazione, caratteristica presente in altri modelli elencati in questa pagina.
Pro 
Estetica curata
Leggerissime
Buona protezione della caviglia
Adatte ad un outdoor leggero
Contro 
Non troppo durevoli
Suola abbastanza rigida
Adidas Combat Speed 5

Le Adidas Combat Speed 5 sono scarpe da boxe in gomma e pelle con lacci e chiusura a velcro sulla caviglia, con un minimo tacco. Le finiture sono precise e la struttura è solida. Non sono adatte a chi ha un piede dalla pianta larga. Si tratta di scarpe leggere, comode e con un grande supporto della caviglia, che tuttavia consente una buona mobilità. Il disegno del carrarmato agevola le torsioni sull’avampiede consentendo di trasferire più efficacemente la forza sui colpi.
Pro 
Ottimo disegno della suola
Adatte agli stilisti
Grande supporto della caviglia
Contro 
Calzata stretta
Durata sotto la media
Venum Elite

Le Venum Elite sono scarpe in pelle sintetica e maglia, con una ottima suola di gomma dal grip solido and ottimizzato per l’attaccante. Frutto dell’intenso lavoro di ricerca tra Venum e fighter di fama mondiale come Jorge Linares, Miguel Berchelt e Juan Francisco Estrada, sono state testate in laboratorio, palestra e sul ring di eventi importanti. Forniscono un eccellente supporto alla caviglia ed una buona traspirazione grazie alla rete a nido d’ape, mantenendo resistenza e durabilità.
Pro 
Tecnicamente perfette
Grip eccezionale
Soletta ergonomica
Esteticamente al top
Contro 
Prezzo elevato
Come scegliere le scarpe da boxe: guida completa
Le caratteristiche della scarpa da pugilato
La scarpa da boxe deve assistere il pugile durante l’allenamento, aiutando il movimento e proteggendo piede, caviglia e dita da infortuni.
La “migliore scarpa da boxe” non esiste: esiste quella che meglio aiuta ad allenarsi ed a combattere, sia nello sparring che in combattimento.
Pugili più pesanti avranno bisogno di scarpe resistenti, poiché le sottoporranno a pressioni notevoli: ma anche pugili più leggeri tenderanno a consumare la scarpa, con scivolamenti e tecniche rapide di uscita e rientro.
Per questo esistono vari tipi di scarpe, adatte ai vari stili di pugilato: lo “stilista” (out-fighter), il “picchiatore“, l'”in-fighter” troveranno comode scarpe diverse anche in relazione alla loro fisicità. Se un fighter come Mike Tyson ha sicuramente bisogno di una scarpa resistente e con grande grip (vedi sotto) per sfruttare al meglio la catena cinetica e trasferire la potenza ai colpi, un Lomachenko necessita comunque di una scarpa robusta che usuri poco la suola e che protegga la caviglia durante i suoi spostamenti “alla Matrix” attorno all’avversario.
Gli stivaletti alti da pugilato di solito aiutano a proteggere la caviglia ma possono compromettere la mobilità: le scarpe basse possono avere il problema opposto, ossia lasciare spazio alla caviglia così come al rischio di una distorsione.
La calzata di una scarpa da boxe è solitamente giusta o addirittura stretta: le scarpe da boxe sono progettate per piedi snelli quindi il suggerimento per i pesi massimi è di orientarsi verso una mezza taglia o una taglia superiore rispetto al proprio numero.
La suola di una scarpa da boxe è normalmente piatta: deve essere usata sul ring, su tatami o comunque su superfici piane e soprattutto non è pensata per migliorare o modificare la postura dello sportivo. In alcuni casi ci sono solette interne sagomate in maniera ergonomica per supportare al meglio il piede: possono risultare scomode a chi abbia i piedi piatti.
L’altro elemento fondamentale è il grip, ossia la presa sul suolo che è effettuata dalla suola. Esso dipende dalla forma del carrarmato, che va da disegni estremamente complessi e suole di gomma morbida, con grande grip, adatte a picchiatori che vogliono trasferire completamente la forza nei colpi, a suole quasi lisce, che consentono di muoversi agevolmente attorno all’avversario.
Molte suole presentano una figura circolare all’altezza della base dell’alluce che agevola la torsione del piede sia per gli spostamenti che (argomento controverso…) quando si tirano i ganci.
Va considerato in ogni caso il luogo dove verranno usate: qualche pugile si allena su tatami, altri su parquet/linoleum. Il ring è genericamente ricoperto da un telo, solitamente antiscivolo, di varia fattura: il telo di canapa o di tessuto è meno scivoloso di quello in PVC ma la scivolosità è legata anche ad eventuali stampe o trattamenti antipioggia.
Un altro elemento da considerare è la rigidità della suola: scarpe molto deformabili sono più adatte a pesi leggeri e fighter meno “piazzati sul posto“, mentre i “picchiatori“, soprattutto dai pesi medi in su, possono aver bisogno di suole più rigide per far fronte alle maggiori sollecitazioni meccaniche.
La tomaia, infine (la parte superiore) spesso non viene considerata abbastanza: in realtà si tratta di una parte importantissima della scarpa, che va ad impattare sul movimento delle dita, le protegge in caso di “pestate” accidentali (più comuni di quanto si pensi) e connette con la linguetta e la fodera, fondamentali per proteggere adeguatamente il collo del piede. Tutta la parte superiore della scarpa necessita di attenzione costruttiva (e di analisi attenta da parte dell’acquirente) perché è la parte che contiene il piede e ne garantisce la protezione da eventuali distorsioni, fino alla caviglia.
L’utilizzo di fasce rinforzate unitamente a zone traspiranti è la scelta moderna più diffusa, che consente di unire un buon supporto alla capacità di dispersione del calore.
Un ultimo elemento è legato all’intensità dell’utilizzo che se ne farà: se un amatore che si allena due o tre volte alla settimana potrà usare le sue scarpe, se tenute bene, anche per un anno intero o più, la stessa cosa non si può dire per il fighter professionista, che usa le scarpette da boxe per varie ore al giorno e le sottopone a tantissime sollecitazioni.
Meglio, in tal caso, pensare ad una scarpa di livello superiore, magari più costosa ma che nel lungo periodo si potrebbe rivelare un acquisto più conveniente, oltre che sul piano tecnico, anche su quello economico.
Come trattare le scarpe da boxe
Le scarpe da boxe vanno trattate con cura per massimizzarne la durata e non diminuirne le caratteristiche tecniche.
Una volta utilizzate le scarpe da boxe vanno lasciate all’aria aperta onde evitare il formarsi di cattivi odori ed anche possibili muffe.
Esistono degli spray antibatterici che consentono di eliminare odori e limitano il proliferare di microorganismi all’interno. I cattivi odori possono anche essere limitati inserendo della carta di giornale all’interno delle scarpe da boxe, senza pressarla per evitare deformazioni. La carta deve essere rimossa il giorno seguente.
Esistono inoltre dei sistemi di sanificazione all’ozono, diffusi in varie zone d’Italia (spesso presso le lavanderie self-service) che consentono di eliminare il cattivo odore (va chiarito che l’ozono non ha proprietà sterilizzanti ma solo sanificanti). Le scarpe da boxe (come guantoni e fasce) possono essere trattate con ozono senza alcun problema (in assenza di altri trattamenti).
Le scarpe da boxe non vanno mai messe in lavatrice, salvo diversamente specificato dal costruttore e comunque con un lavaggio estremamente delicato, senza centrifuga, con temperature basse e senza asciugatura rapida. Sarebbe bene evitare di lavarle, tout-court. In caso si fossero sporcate, tentare di rimuovere lo sporco localmente a secco ed asciugarle alla svelta evitando di lasciarle umide per troppo tempo.
Le scarpe da boxe non vanno utilizzate in spiaggia o, peggio, in presenza di salsedine: in caso vanno pulite con un panno umido and asciugate con della spugna, della carta o un asciugamano.
Se le vostre scarpe da boxe sono umide potete asciugarle all’aria ma non direttamente sotto i raggi del sole: oltre che scolorirsi potrebbero anche creparsi o subire distacchi, a causa del differente coefficiente di dilatazione dei materiali.
Lo stesso vale per il freddo e l’umidità: evitate di lasciarle sulla neve, sotto la pioggia o nella nebbia se non volete ridurre drasticamente la loro durata.
Pro tip: in molti suggeriscono di utilizzare il bicarbonato, magari disciolto in acqua, spruzzandolo all’interno di scarpe, guantoni, caschetti. ATTENZIONE! Il bicarbonato può essere veramente irritante e se non viene pulito adeguatamente può rendere la vostra attrezzatura inutilizzabile: sudore e bicarbonato non vanno assolutamente d’accordo.
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