I premi dei fighter: perché si vince una cintura?
Il mito della cintura di Ercole
La cintura è dalla notte dei tempi un importante simbolo di potere: secondo Omero l’amazzone Ippolita, figlia di Ares, dio della guerra e della regina amazzone Otrera, ricevette dal padre una “cintura magica d’oro” (ζωστὴρ Ἱππολύτης, chiamata “zoster“), come “simbolo della sua superiorità” rispetto alle altre amazzoni. La Cintura di Ippolita divenne poi oggetto della nona fatica di Ercole: Admete, la figlia del re Euristeo, chiese all’eroe di recuperarla per lei.

La maggior parte delle versioni del mito indica che Ippolita fu così impressionata da Ercole che ella gli consegnò la cintura di sua spontanea volontà. Ma la dea Era, che detestava Ercole, apparì alle Amazzoni come una di loro, diffondendo la voce che Ercole e il suo equipaggio stessero rapendo la loro regina: così le Amazzoni attaccarono la nave. Nella mischia che seguì, Ercole uccise Ippolita, la spogliò della cintura, respinse l’attacco e salpò riuscendo nell’intento di recuperare il magico artefatto.
La mitologia di questo fantastico oggetto influenzò profondamente la cultura e l’arte: tale cintura era realizzata in pelle e spesso ricoperta di placche di bronzo e sarebbe diventata un vestito tipico della civiltà ellenica per donne e uomini, in uso fino ad oggi.
La cintura dei campioni: la storia

Harry Shaffer, titolare del negozio “Antiquities of the Prize Ring” racconta l’origine ed il significato del premio più ambito per pugili, kickboxer, combattenti di MMA, Muay Thai e fighter di ogni epoca.
“La pratica di premiare il vincitore di un torneo o incontro di pugilato risale almeno all’ottavo secolo prima di Cristo: nell’Iliade Omero scrive
… ed Achille presentò premi per il violento incontro di pugilato. Fece arrivare e legò un robusto mulo per il vincitore e per il perdente riservò una coppa con due manici.
Durante il primo secolo, l’imperatore Caligola era noto premiare i pugili vittoriosi con giovani vergini di nobile discendenza. La pratica ebbe vita breve, tuttavia (fortunatamente, NdT)”.
Durante il diciottesimo secolo l’unico premio messo in palio era il denaro: ma in qualche momento attorno agli anni venti del 1800 si cominciò a premiare i combattenti con una cintura.
Lo storico Harold Alderman, membro del British Boxing Board of Control sostiene, come Nigel Collins (editor-in-chief della rivista The Ring) che le cinture risalgano al periodo del bare-knuckle, il pugilato senza guantoni.
Il pugilato cominciò a muovere un importante giro di denaro grazie alle scommesse e spesso i pugili più rinomati avevano dei “patron” (“protettori“) e vestivano i loro colori, rappresentandoli durante il combattimento. Talvolta appendevano drappi colorati o bandiere al loro angolo ed altre volte, dall’iconografia arrivata fino a noi, vestivano delle bande colorate alla cintura. Alcune fonti, sulle quali gli studiosi ancora non sono concordi, sostengono che il vincitore strappasse il drappo dalla cintura dell’avversario per avvolgerselo alla propria in segno di vittoria.
La prima cintura consegnata ufficialmente come trofeo per i risultati ottenuti in un ring fu quella data da Re Giorgio III al pugile bare-knuckle Tom Cribb nel 1811, dopo che ebbe sconfitto l’ex schiavo americano Tom Molineaux. Si trattava di una cintura in pelle di leone decorata con gli artigli dell’animale.

Dal 1850 circa la nomina del campione americano di boxe fu responsabilità di una rivista, la National Police Gazette. Nel 1880 Richard Kyle Fox, direttore della rivista, fu insultato nella bottega di un barbiere dal pugile John Sullivan, il più grande combattente dell’epoca. Offeso dalle sue parole, Richard decidette di nominare Jake Kilrain come campione dei pesi massimi regalandogli una cintura. I tifosi di Sullivan risposero donandone una al loro beniamino, riccamente decorata e con incisa la scritta “il nostro campione dei campioni“.

Nel pugilato moderno le singole organizzazioni come il World Boxing Council, la World Boxing Association, la International Boxing Federation e la World Boxing Organization propongono ognuna le proprie cinture rappresentative del titolo nelle varie divisioni di peso. Tipicamente i pugili lottano per tentare di unificare le vittorie ottenendo le cinture di tutte le organizzazioni nella loro categoria.

Nel 1922, anno della morte di Richard Kyle Fox, la rivista The Ring, fondata dal membro della International Boxing Hall of Fame Nat Fleischer realizzò in suo onore una cintura da regalare ai campioni di ogni categoria. Da quell’anno la rivista realizzerà un campionato proprio con regole rigide che ricalcano quelle degli organismi federali mettendo in palio una cintura a suo nome.
I campioni normalmente continuano a detenere il possesso della cintura anche quando il titolo gli è stato strappato ed una nuova cintura viene realizzata per il nuovo campione in carica.
Ad oggi il pugile Manny Pacquiao detiene il record del maggior numero di cinture vinte nel pugilato, con 12 titoli mondiali in ben otto differenti categorie di peso: nove di queste vengono dalle federazioni principali (WBA, WBC, IBF, WBO) e tre sono della rivista The Ring.

Per l’incontro tra Manny Pacquiao e Floyd Mayweather Jr. è stata messa in palio dalla WBC una cintura riempita di smeraldi chiamata “Emerald Belt” del valore di oltre un milione di dollari, con raffigurazioni dei due contendenti e di Muhammad Ali. Dall’organizzazione venne commissionata anche una cintura in onice dello stesso valore, ma venne scelta la prima da una votazione popolare.

Per l’incontro tra Floyd Mayweather Jr. e Conor McGregor è stata presentata una cintura ad hoc, sempre dalla WBC, chiamata “Money Belt“, realizzata in maniera artigianale da orafi messicani contenente 1,5 kg di oro 24 carati, 3360 diamanti, 600 zaffiri, 160 smeraldi montati su una base di pelle di coccodrillo. Anche questa cintura ha un valore superiore al milione di dollari.

Le cinture nelle MMA
Le cinture UFC costano attorno ai 333.000 dollari e sono fatte di pelle ed oro: una cintura tipica UFC è lunga 1.5 m, pesa circa 2.5 kg ed ha 16 ganci in ottone. La UFC vende anche repliche placcate in oro al pubblico, al prezzo di circa 1000 dollari. Dal 2019 la UFC ha smesso di creare una cintura nuova di zecca per ogni difesa del titolo ed ha introdotto un nuovo design. I campioni che difendono la cintura oggi ricevono una nuova pietra nella placca per ogni volta che il titolo è stato difeso con successo.

Le cinture nella kickboxing

La promotion di Singapore ONE Championship ha messo in palio fino al 2021 una cintura di pelle nera placcata in argento con il logo dell’organizzazione del peso di ben 12 kg, il che la rendeva la cintura più pesante tra tutti gli sport da combattimento.
Dal 2022 è stata introdotta una nuova cintura destinata ai campioni del mondo, sempre in pelle nera ma questa volta con placche d’oro, assemblata a mano e con 7 gemme rosse che rappresentano i valori di “integrità, umiltà, onore, rispetto, coraggio, disciplina e compassione” in aggiunta alle 42 gemme installate su ognuna delle placche laterali.

Attualmente le cinture vengono realizzate da aziende specializzate in tutto il mondo per ogni tipo di disciplina da combattimento a contatto pieno e per vari livelli che vanno dai titoli regionali o di federazione a titoli internazionali o mondiali.
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