Condizione bianca – gialla – rossa
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Quando siete addormentati o ve ne andate in giro svagati e distratti, senza aspettarvi nulla di male, vi trovate al più basso livello possibile di prontezza. Io la chiamo “Condizione Bianca“: una zona in cui siete inermi, vulnerabili, in un atteggiamento di negazione del pericolo. La condizione bianca é quella delle pecore, delle prede.
Quando salite a livello basilare di allerta e prontezza, psicologicamente preparati al combattimento, entrate nella “Condizione Gialla“. I cani, che sono predatori per natura, raramente escono dalla condizione gialla: sono sempre pronti a giocare, combattere, saltellare, accoppiarsi, correre. Sono totalmente orientati alla sopravvivenza. Anche i guerrieri devono sforzarsi di vivere in una perenne condizione gialla. Un guerriero cerca sempre di sedersi con le spalle alla parete.
Non c’è una specifica frequenza cardiaca associata alle condizioni bianca o gialla: la differenza è più psicologia che fisiologica. Man mano che il livello ti attivazione e di allerta cresce, è possibile associare alle varie condizione altrettanti livelli di frequenza cardiaca.
Nella zona compresa tra i 115 e i 145 battiti per minuto (bpm) si è nelle condizioni ottimali di performance per la sopravvivenza e il combattimento. Chiamiamola “Condizione Rossa“. Le abilità motorie complesse e i tempi di reazione visuale e cognitiva sono ai loro massimi livelli, ma si comincia a pagarne un prezzo: a partire dai 115 bpm, le abilità motorie fine cominciano a deteriorarsi.
Estratto del libro: On Combat (Dave Grossman).
Psicologia e fisiologia del combattimento in guerra e in pace.
Edizioni Libreria Militare
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