Siamo a Belfast dove la guerra civile la fa da padrone della vita di tutti i giorni. Una città stanca del disordine, martoriata dalla violenza. Daniel Day Louis veste i panni di Danny Flynn che ha scontato la pena di 14 anni per atti di terrorismo. Danny ha ora 32 anni ed ha scontato la sua pena, la sua vita è cambiata, la sua carriera da pugile stroncata e l’amore della sua vita, Maggie (Emily Watson), per decisione del padre, si trova in un infelice matrimonio con un membro del partito.Una volta fuori dal carcere Danny vuole riprendere tra le mani la sua vita, riprendere a combattere e soprattutto riavvicinarsi a Maggie. Il padre, il marito e l’IRA stessa si oppongono, sono sotto serie minaccia. Il pugile ritorna alla sua vecchia palestra e insieme al suo vecchio manager Ike (Ken Stott), cerca di rimetterla in piedi per dare un luogo di aggregazione che non abbia nulla a che fare con la religione, la politica e l’odio.La storia intreccia perfettamente avvenimenti socio politici con lo sport e la storia d’amore. Ancora una volta ci viene fatto vedere come lo sport, in questo caso il pugilato diventano un mezzo per affrontare con sfrontatezza le difficoltà della vita, ci dimostra quanto le palestre sono centro di aggregazione privo di minacce e discriminazioni.
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