Intervista a Gabriele Caglio di Fight Town Store
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Buongiorno Gabriele, grazie mille per la tua disponibilità!
Buongiorno a te e a tutti i lettori. Grazie a voi dell’invito e dell’opportunità che ci state dando.
Fight Town Store è uno dei più importanti store online di attrezzature ed abbigliamento per arti marziali e sport da combattimento. Puoi raccontarci come è iniziato il progetto?
Il progetto di Fight Town è decisamente ambizioso, iniziamo a dire questo… ma fino ad ora ci siamo già tolti molte soddisfazioni. Ci sono dei pilastri fondamentali, che poi sono le sezioni dello store, su cui si sviluppa poi il tutto: cerco di esprimerli chiaramente e brevemente uno alla volta. Uno è il classico e-commerce dove si possono trovare protezioni e abbigliamento di vario genere e su qui non credo ci sia molto da approfondire.
Il secondo pilastro è quello delle personalizzazioni, magari lo approfondiamo dopo, ma in poche parole abbiamo voluto sdoganare il concetto di “custom” e renderlo disponibile sia alle palestre che agli utenti singoli. Possiamo creare i prodotti per tutta una palestra dando uno stile specifico, creando delle grafiche appositamente per loro e via dicendo. Allo stesso tempo anche un fighter, o uno sportivo/a può creare il proprio abbigliamento personalizzato e volendo lo può anche fare direttamente online sul nostro sito. In pochi minuti si può creare il proprio paio di pantaloncini.
Altro punto è quello del marketplace, dove mettiamo in risalto brand emergenti, piccoli o di medie dimensione che hanno prodotti di qualità. A chi vuole diamo la possibilità di creare una vetrina sul nostro store online e mettere i prodotti a disposizione di tutti. Noi ci occupiamo poi di promuovere il marchio, di metterlo in risalto e proporlo ai nostri utenti. C’è da dire anche che questo i brand lo fanno gestendo in autonomia clienti e spedizioni, non c’è bisogno di molto altro, in pochi minuti possiamo mettere online – gratuitamente – una vetrina con gli articoli di chiunque abbia voglia di farlo. Andando avanti c’è la sezione con le guide e il blog, due cose diverse ma che fanno capo alla stessa cosa, l’informazione di settore.
La divulgazione è importante per noi, sia nella parte relativa alle guide, sia in quella dedicata al blog dove parliamo anche, forse soprattutto, ai meno esperti per cercare di invogliare a iniziare la pratica sportiva, a provare una lezione in una delle tante valide palestre che ci sono in Italia.
Questo è un parole povere il concetto di Fight Town Store, un posto solo dove i fan delle arti marziali e degli sport da combattimento possono trovare, materiale informativo, prodotti selezionati, intendo quelli del marketplace oppure creare i loro prodotti. Il fatto di non aver mai visto niente di simile online mi ha spinto a far partire il progetto, è così che è iniziato. Ho visto che qualcosa mancava sul mercato e ho quindi messo in moto la macchina che vedete adesso online.
Nel tuo store online è possibile realizzare personalizzazioni e creare prodotti custom di ogni tipo. Raccontaci come.
Si allora, il fatto delle personalizzazioni è forse il centro di tutto il progetto. Iniziamo magari con il dire quali sono le cose che mi hanno spinto ad optare per questa idea. Una motivazione è quella relativa al prodotto. Ci sono una miriade di prodotti in circolazione e inizia ad esserci fin troppa confusione sul web.
Se voglio un paio di pantaloncini da mma per esempio, e inizio a guardarmi intorno la scelta è illimitata, non credo nemmeno sia quantificabile e molte persone, io per primo, non ha tempo e nemmeno voglia di passare giornate intere a decidere, sfogliare pagine e pagine su questo o quel negozio senza magari trovare quello che piace.
O appunto altre volte, per tanti questi prodotti siano, non c’è lo stile che ci piace, il colore, la scritta… quindi l’idea è stata: diamo la possibilità a tutti di creare il proprio modello.
Tutto sommato è anche molto facile anche per chi non ha particolari doti grafiche. Mi prendo un attimo per spiegare come funziona il procedimento ma credo che ci voglia più tempo a spiegarlo a parole che non andando direttamente sul sito e guardarlo con i propri occhi. Come prima cosa si sceglie il prodotto, c’è tutta una sezione dedicata a questo tipo di cosa quindi è facile vedere quali sono a disposizione. Una volta fatto questo, si entra nel configuratore, da li posso cominciare a fare le modifiche.
Prendo una rash guard personalizzata, che è uno dei prodotti più popolari al momento per farla breve. Il configuratore mi da la possibilità di scegliere se modificare il colore del colletto o quello della manica o quello del busto. Puoi scegliere tra tutti i colori in natura e abbinarli come meglio credi. Oltre a questo puoi anche scrivere il tuo nome o la frase che preferisci, modificare il colore, la dimensione, ruotarla, tutto quello che vuoi. Lo stesso discorso vale per le grafiche, puoi usare le grafiche che abbiamo messo noi a disposizione, colorarle e editarle per magari fare in modo che abbia un colore adatto a quello di sfondo o quello della tua scritta. L’altra opzione è quella di poter caricare le proprie immagini, loghi e quant’altro, qui magari è meglio ricordare a tutti di stare attenti ai diritti di utilizzo di certe immagini o di loghi di cui non si dispone dei diritti di utilizzo. Quindi, come dicevo se ho un logo, come quello della mia palestra lo posso inserire nel mio progetto e vederlo in una simulazione grafica, davanti a me, sul telefono in pochi minuti.
É veramente un gioco, è semplicissimo creare un design personale e quindi non c’è più bisogno di cercare tra centinaia di prodotti in giro per il mondo, puoi farti il tuo guardaroba, per la palestra da casa e darti uno stile originale che nessun’altro ha.
Poi chiaramente fatto questo, si procede come in qualsiasi altro caso di acquisto online, scelta della taglia, inserimento dei dati, pagamenti e così via. Fatto questo, non c’è altro da fare se non aspettare che l’articolo venga prodotto da noi e spedito ovviamente al destinatario.
Quali sono lati positivi di avere un prodotto personalizzato, per un atleta o per una palestra?
Uno l’ho spiegato prima ossia, se non trovo niente in commercio che mi piace, oppure se non ho voglia di cercare e sfogliare centinaia e centinaia di pagine web, posso crearlo da solo in un attimo. Per quanto riguarda altri aspetti positivi ne potrei citare diversi, prima di tutto quello che in inglese viene chiamato made-to-order ossia prodotto al momento dell’ordine.
Questo concetto sta iniziando a prendere piede in diversi ambiti per cercare di dare un freno alla produzione intensiva e di massa che sta distruggendo l’economia, le realtà più piccole e anche il pianeta, in termini di inquinamento. Ci sono diverse statistiche che parlano di questo aspetto, che hanno stimato che il 40% dei capi di abbigliamento in circolazione sul mercato non verranno mai indossati, produciamo molto di più di quello che possiamo utilizzare e ci ritroviamo con dei surplus che le aziende buttano in discarica perché non hanno la convenienza di tenerli in magazzino.
Oltre a questo aspetto, se penso alla palestra, creare un catalogo completo di prodotti personalizzati, con i propri colori, che porta il logo del team non può far altro che far accrescere lo spirito di appartenenza al gruppo, a queste grandi famiglie allargate che le palestre ormai sono diventate. Avere in palestra tutto il team che si allena o si presenta ad un evento con una divisa che porta il proprio nome ed uno stile diverso da quello da tutti gli altri, posso assicurarti che fa un bel effetto.
A quali discipline ti rivolgi con i tuoi prodotti?
Al momento possiamo coprire i principali sport, pugilato, kickboxing, K1, muay thai, mma e Bjj ma presto arriveranno altri prodotti per coprire altre discipline. Questo vale sia per l’abbigliamento quanto per le protezioni, manca ancora qualcosa da integrare ma arriverà tutto molto presto. Poi il prossimo passaggio sarà sicuramente quello di aprire anche a tutte le altre arti marziali un passo alla volta e ci stiamo già lavorando. Vogliamo avere la certezza di partire subito con il piede giusto e dare un catalogo completo a tutti gli utenti e agli appassionati.

Novità in arrivo su Fight Town Store?
Le novità sono diverse, quindi farei una distinzione tra quello che già abbiamo e che vogliamo sviluppare e quello che arriverà di nuovo. Quindi, da un lato stiamo lavorando allo sviluppo dello store e su nuovi prodotti, soprattutto per quanto riguarda le personalizzazioni. Ci sono tanti prodotti che ora customizziamo solamente offline che metteremo a disposizione di tutti il prima possibile. Vogliamo usare lo stesso concetto per tutti gli articoli che riguardano le arti marziali e gli sport da combattimento e dare modo a ogni singolo utente di creare sia l’abbigliamento che le protezioni direttamente online in pochi minuti.
Anche il marketplace è in fase di sviluppo quindi ci aspettiamo che altri nuovi brand saranno disponibili presto. Sempre per quanto riguarda il marketplace la parte di usato ora è in fase di stallo, ma vogliamo dare la possibilità a utenti privati di mettere in vendita i loro prodotti – sempre che siano in buone condizioni – sullo store, gusto per evitare sprechi. Per il resto stiamo lavorando ad una serie di podcast e interviste video per migliorare ancora di più il nostro blog e la parte divulgativa.
Hai deciso di spostare la tua residenza e la sede delle tue attività in Danimarca: quali sono le ragioni alla base di tale scelta?
La scelta è stata più una scelta di vita che una scelta lavorativa. Avevo già iniziato a gettare le base di Fight Town Store giù prima di spostarmi dall’Italia, avevo tutta una serie di cose a cui avevo lavorato per diverso tempo come la bozza del sito e i punti chiave del progetto. Poi una volta arrivato qui a Copenaghen ho deciso di iniziare, incentivato principalmente dalla pochissima burocrazia e dalla semplicità e chiarezza riguardo il mondo del lavoro in generale. Poche regole, chiare e facili da capire. Questo è stato sicuramente un incentivo; poi comunque l’intenzione era sin da subito, anche se fossi rimasto in Italia, di aprire un attività che potesse poi essere esportata anche al di fuori della nostra nazione perché al giorno d’oggi è una cosa necessaria secondo me. Fare questo tipo di cose in un ambiente come quello che di Copenaghen è sicuramente più semplice, molte realtà qui fanno lo stesso e sono nel mercato europeo da molto tempo e questo crea una sorta di ambiente internazionale e multiculturale che favorisce lo sviluppo di un certo tipo di progetti.
Quindi dalla Danimarca al mercato Italiano e solo il primo passo, ho messo delle solide basi e ora abbiamo degli standard ben definiti, un processo produttivo che funziona. Salvo pochi aggiustamenti locali, a livello di marketing o di utilizzo del sito, apriremo altri store in altre nazioni, basati su quello che vedete online oggi.
Sul tuo sito curi un blog riguardante gli sport da combattimento e le arti marziali, quindi il tuo non è solo un ecommerce ma anche un sito divulgativo. Non solo: pubblichi anche delle guide all’acquisto. Quanta importanza dai alla divulgazione e l’informazione nella tua attività?
La divulgazione è al primo posto sul sito e questo è stato chiaro sin dal primo momento. Siamo partiti con le guide, sicuramente ne arriveranno altre. Questo è fondamentale per me perché chi acquista deve essere informato di tutto, cerchiamo sempre di tenere ben presente che non tutti i consumatori sono esperti, non tutti hanno già praticato e magari sono alla prima esperienza. Per qualcuno che magari si allena da qualche tempo alcuni dei concetti che ci sono delle guide sono banali, ma per altri sono cose di cui magari non hanno mai sentito parlare prima. Non vogliamo solamente vendere un prodotto a una persona e restare nell’anonimato, vogliamo cercare di ricreare, nel miglior modo possibile, l’esperienza del contatto umano, della persona fisica che può spiegarti tutto quello che ti serve sapere su un determinato prodotto. Poi c’è da considerare anche il momento storico, e questo vale sia per il blog che per le guide. Molte persone preferiscono cercare le informazioni sul web piuttosto che chiedere a qualcuno in palestra e poi si ritrovano magari ad acquistare un prodotto sbagliato. Ne va della loro sicurezza, del modo in cui si allenano e della cattiva esperienza sportiva che ne conviene.
Lo stesso concetto vale per il blog, in maniera forse un po più ampia. L’idea è di dare risposte a delle domande che utenti, più o meno esperti si fanno in qualsiasi momento della giornata. Abbiamo create diverse sezioni, ciascuna correlata alle news del momento, alcune più generiche per chi sta muovendo i primi passi in questo verso e altre per chi ha già esperienza e magari vuole approfondire o partecipare attivamente ad un dibattito.Quello che ci tengo a dire sul blog è che c’è una sezione che vogliamo dedicare alle palestre, agli atleti e agli esperti o operatori del settore e dar voce a tutti. Se quindi ci sono palestre che vogliono parlare dei propri corsi, raccontare la storia di un loro atleta, noi siamo a completa disposizione e lo spazio è tutto loro. Ci occupiamo noi della stesura dell’articolo, basta darci le informazioni principali e magari qualche foto. Abbiamo tante pagine bianche che possiamo riempire con le storie di ognuno di loro.
Quali canali utilizzi per far crescere la tua attività?
I canali per ora sono i classici social, passiamo principalmente per Facebook e Instagram come tutti, e diamo per ora un po meno attenzione a Twitter. Il prossimo step, quando il blog sarà più fornito sarà quella di creare una community anche su Linkedin ma magari più improntata all’aspetto business, dedicata agli addetti ai lavori in modo da poter dare loro modo un posto su cui concentrarsi quandi si parla di sviluppo della propria attività, magari con Fight Town come partner. Il resto, che per ora è la maggior parte del nostro traffico, viene dai contenuti che google propone con i risultati di ricerca dal browser.
Poi c’è da dire che chiaramente chi vuole entrare in contatto con noi può anche trovare persone in carne ed ossa, come me, e parlarci per telefono o anche via WhatsApp, buona parte delle comunicazione con i nostri utenti passa anche da li. Poi, come abbiamo detto prima anche la parte che riguarda la divulgazione occupa una buona fetta del nostro tempo.
Qual è il futuro dell’e-commerce in ambito sportivo? Quali innovazioni vedi all’orizzonte, considerando anche il periodo di pandemia Covid-19 che stiamo vivendo?
Gli e-commerce hanno fatto un ulteriore passo avanti durante il lock down dimostrando di essere all’altezza di ogni situazione. Di certo è stato complesso, qualche problema con le consegne lo abbiamo avuto ma fortunatamente niente di grave e buona parte delle persone ha capito l’eccezionalità del momento. A parte questo in ambito sportivo vedo grandi spazi per la vendita online, basta vedere la nostra sezione con le personalizzazioni, fare questa cosa in un negozio fisico sarebbe molto complesso e sicuramente potrebbe raggiungere solo un gruppo di persone ristretto. Con questi mezzi invece abbiamo potuto mettere online un servizio completo, fruibile da chiunque in tutta Italia, basta un pc o uno smartphone per creare la propria rash guard o proprio paio di pantaloncini personalizzati. Quello che noi e credo allo stesso modo anche Kombatnet sta facendo è un po quello di decentralizzare i contenuti dai soliti noti, creare delle community specifiche con interessi particolari, come il vostro social network di settore o il nostro store dove persone che parlano lo stesso linguaggio si incontrano e partecipano attivamente allo sport anche al di fuori della palestra.
Quale innovazione tecnologica pensi potrà rivoluzionare il mondo dell’ecommerce online?
Per farla breve vedo principalmente tre cose al momento che porteranno dei cambiamenti radicali.
Come prima e più imminente vedo la parte di ricerca vocale molto interessante, non è del tutto un’innovazione perché comunque già operativa da tempo però credo si rafforzerà molto nel prossimo futuro. Tutto sarà ancora più veloce di ora, una ricerca su un motore di ricerca ad ora porta a una serie di risultati da cui scegliamo. Una ricerca vocale, quando letta dall’assistente ne ha praticamente solo una, questo porterà ad una lotta di contenuti tra i vari competitor e forse, e ripeto forse, porterà ad avere dei contenuti più curati.
Il secondo step sarà l’intelligenza artificiale e i suoi assistenti virtuali o avatar, che poi è anche correlato a quello che dicevo poco fa. Abbiamo fatto anche noi qualche prova e di certo proseguiremo in questo senso. Avere un avatar che impara e risponde a qualsiasi domanda a portata di app è secondo me una cosa fantastica se utilizzata con criterio. Vale per tutte le attività e quindi anche per il mondo dei combat sport. Oltre a chiarire i servizi che l’azienda offre si può fare informazione in modo molto interessante. Vorrebbe dire avere anche tutte le informazioni che abbiamo messo nelle nostre guide e nel blog in un solo operatore, molto più semplici e veloci da fruire per un qualsiasi utente. Basterà fare una domanda e si avrà la risposta immediatamente.
Cito l’ultima brevemente per non prendere troppo spazio al resto, sono temi questi, a cui tengo molto e cerco di tenermi aggiornato per essere pronto nel futuro ed essere pronto ad adeguare anche Fight Town Store ai cambiamenti della tecnologia. Come dicevo, l’ultimo credo sarà la blockchain e la possibilità di migliorare i livelli di sicurezza online anche se già ora gli standard sul trattamento dei dati e i pagamenti sono molti alti. Abbiamo dato la possibilità ai nostri utenti di pagare anche in criptovalute, quindi se le avete e volete spendere qualche bitcoin sul nostro sito, potete farlo. Devo essere onesto e dire che fino ad oggi non lo ha ancora fatto nessuno!
Oltre a questo comunque si potrà avere una tracciabilità onesta della produzione, trasparenza sui prodotti e fare in modo che questo sia a disposizione di ogni cliente o utente in qualsiasi momento.
Raccontaci come nasce la tua passione per le arti marziali. Quali discipline pratichi?
Più che pratico, diciamo che praticavo: oramai è qualche tempo che mi sono fermato ma i guantoni sono sempre nella borsa pronti per essere usati. I buoni propositi ci sono, adesso ci vorrebbe una leggera spinta per tornare a rimetterli. Comunque io ho iniziato circa 20 anni fa con il Sanda in una palestra di paese, in provincia di Milano e sono rimasto lì per qualche anno, ogni tanto la si mescolava con la kickboxing, ma sostanzialmente ho iniziato con questa disciplina. Poi, forse dopo 4 o 5 anni, sono passato alla boxe per un annetto circa, ma non ho trovato lo stimolo per continuare. Forse la palestra sbagliata, forse non ho mai trovato il gruppo o maestro adatto, magari era soltanto il momento sbagliato per me, non lo so di preciso. Fatto sta che dopo un annetto circa mi sono fermato e ho iniziato a cercare altro ho iniziato a valutare altri sport, sempre nell’ambito combat. Mi sono trovato ad un bivio tra le MMA e la Muay Thai e ho scelto la seconda. Ho trovato un gruppo affiatato, un maestro valido e da li non mi sono più mosso. Perché io abbia scelto la muay thai rispetto alle mma sinceramente non lo so e non ho nessun rimorso sotto questo aspetto.
Qual è la vita di un titolare di una attività online?
Bella domanda. Diciamo che è complicata, come tanti possono immaginare, ci sono tante, troppe cose da incastrare l’una con l’altra e stare al passo con i tempi diventa sempre più difficile. Avere lo store online non basta da solo, bisogna pensare a promuoverlo nel modo giusto e scegliere quali mezzi utilizzare. Le decisioni per il mercato italiano passano tutte dalle mie mani, partendo dai prodotti, il posizionamento e le caratteristiche. Poi come dicevo c’è la parte di promozione da considerare quindi bisogna, oltre a far andare avanti le cose, anche tenere d’occhio le nuove tendenze i nuovi mezzi che il web propone. Già queste cose da sole occupano buona parte della giornata, poi chiaramente va aggiunto tutto quello che gira intorno all’amministrazione e alla pianificazione delle operazioni future.
In sostanza la vita di un imprenditore online ti impone di essere dinamico, malleabile ed essere in grado di spostare la tua attenzione giornaliera da un’attività all’altra molto rapidamente.
Grazie mille Gabriele per il tuo tempo e la tua disponibilità!
Sono io che devo ringraziare voi per questa chiacchierata e del tempo che avete dedicato a me e al progetto di Fight Town Store. Complimenti a Kombatnet e speriamo di risentirci presto.
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