Come costruire un sacco da boxe?
Un sacco da boxe è uno strumento utilissimo per l’allenamento degli sport da combattimento come pugilato, kickboxing, muay thai, savate.
Sul mercato esistono sacchi da boxe di diversa boxe e di prezzi differenti, che vanno da meno di un centinaio di euro a diverse centinaia di euro nel caso di prodotti destinati ad un utilizzo professionale.
É possibile costruire un sacco da boxe da soli?
É sicuramente possibile costruire un sacco da boxe da soli risparmiando rispetto ad un prodotto commerciale ma bisogna dire che è molto difficile raggiungere i livelli costruttivi dei prodotti professionali se non si ha una buona manualità, accesso a materiali di qualità ed una minima disponibilità economica. Tuttavia è comunque possibile costruire un buon strumento di allenamento, magari customizzato secondo le nostre necessità.

I diversi tipi di sacchi da boxe
Esistono numerosi tipi di sacchi da colpire destinati all’esercizio nelle varie discipline da combattimento. Essenzialmente le differenze riguardano forma e peso, che influenzano e sono influenzate poi anche dai materiali costruttivi.

La prima domanda che dovrete farvi è: “per cosa lo utilizzerò?“
Esistono sacchi leggeri, utilizzati per un lavoro di velocità e reattività e sacchi pesanti che servono a far sviluppare la potenza dei colpi oltre che condizionare gli arti. Se dovete allenare le gambe dovrete utilizzare un sacco medio-lungo in modo da poterlo colpire anche, eventualmente, con low-kick: se troppo corto potrete allenare solo i middle e gli high-kick. Se volete un sacco da pugilato non avrete problemi di lunghezza ma potreste essere interessati a sacchi sferici (a forma di “pera” ) per meglio allenare i montanti. Insomma: forma e peso sono le due variabili da tenere in considerazione, assieme all’utilizzo previsto.


Materiale necessario per costruire un sacco da boxe
Per costruire un sacco da boxe da soli serve:
- Un sacco contenitore
- stracci e vecchi vestiti senza parti metalliche o dure come zip e bottoni
- sabbia (opzionale)
- segatura (opzionale)
- sacchetti di plastica (opzionali)
- foglio di materiale plastico (consigliato)
- nastro adesivo molto resistente
- gancio
- catena
- ammortizzatore
Il sacco contenitore
Una possibilità che consente di risparmiare notevolmente è l’acquisto di un sacco da boxe vuoto pronto per essere riempito.
Altre soluzioni possibili sono il creare un sacco con del PVC molto spesso (come un telo per barche) che però deve essere tagliato bene, rifinito con ottime cuciture per evitare di rompersi di taglio e non si tratta di una lavorazione semplice.
È possibile utilizzare anche altre soluzioni: sacchi derivati da vecchi borsoni con l’apertura da un solo lato, sacchi di iuta, sacchi di plastica. L’importante è che non contengano zip, parti metalliche o dure come bottoni sporgenti se non nella parte in alto, dove il sacco non verrà colpito, per evitare di farsi male.

Il sacco deve avere almeno tre punti di ancoraggio per le catene (o corde) che lo collegheranno al gancio: normalmente ce ne sono tre o quattro e sono importantissimi per poter appendere il sacco correttamente. Devono essere solidi, ben cuciti al sacco principale e spesso sono costruiti con anelli di tessuto molto resistente. Possono essere creati con delle vecchie cinture da automobile o equivalente tessuto robusto: saranno i punti più stressati della struttura.
Il riempimento
Il riempimento di un sacco da boxe può essere effettuato in vari modi. Tipicamente i sacchi in commercio vengono riempiti con pezzi di stoffa, a volte con sabbia, segatura o un mix di entrambe imbustato dentro dei sacchetti di plastica chiusi ermeticamente. Talvolta lo spazio tra il contenuto ed il contenitore viene riempito di materiale isolante per evitare che il sudore penetri all’interno creando muffe. Qualche sacco viene riempito anche di alcuni strati di spugna per renderlo più morbido. In caso si utilizzi della sabbia è bene asciugarla correttamente e stare attenti che non contenga argilla (no alla sabbia di fiume quindi) per evitare che trattenga l’umidità.

Può essere utile isolare lo spazio dove andrà il riempimento dal contenitore con un foglio di materiale plastico (tipicamente polietilene) per migliorare l’impermeabilità.
Alcuni preferiscono mettere un disco rivestito sul fondo del sacco ed in cima per mantenere la forma: altri preferiscono evitare di inserire un elemento troppo duro da colpire in una zona troppo esposta.
È importante distribuire il contenuto del riempimento in maniera uniforme ed evitare il posizionamento degli elementi più pesanti (come i sacchetti di sabbia o segatura) sul fondo.
Attenzione: un sacco da boxe riempito male non oscilla correttamente.
Per questo i sacchi non si riempiono con sabbia libera: dopo pochi colpi la sabbia si posizionerebbe sul fondo rendendolo durissimo mentre la parte superiore resterebbe troppo morbida ed elastica per un allenamento efficace. Imbustando i sacchetti e posizionandoli in maniera regolare per tutta la lunghezza del sacco è possibile gestire peso e durezza in maniera corretta.
Se un sacco da boxe è troppo duro da colpire (tipicamente nella parte bassa) rischia di causare traumi a nocche, polsi, tibie e collo del piede. Un sacco da boxe dovrebbe avere la stessa consistenza in ogni punto in cui lo si può colpire.
È consigliato pesare il sacco durante il riempimento per avere un’idea di quanto andrà a pesare una volta riempito completamente.
Come e dove appendere il sacco da boxe
Fate molta attenzione ad appendere il sacco ad un supporto che possa reggere sia il peso sia la forza derivante dall’oscillazione. Considerate che le oscillazioni tendono ad allargare il buco quindi verificate che il supporto sia resistente. NON basta appendersi al gancio per testarne la portata.
Evitate inoltre di installare il supporto su travi di legno con un semplice tassello ad espansione, a meno che non si tratti di un prodotto fatto apposta. L’ideale è poter fare affidamento su una struttura in calcestruzzo ed un tassello per quel tipo di materiale.
Le catene o le corde che collegano il gancio al sacco devono essere della stessa misura. Attenzione a tagliarle tutte della stessa lunghezza o vi ritroverete un sacco storto, scomodo da utilizzare e che durerà di meno.

È molto importante appendere il sacco con l’apposito gancio che consente al sacco di ruotare liberamente durante l’allenamento. Alcuni preferiscono utilizzare anche una molla o un ammortizzatore per limitare le oscillazioni: altri pensano invece che questo forzi troppo, in positivo o in negativo, l’oscillazione verticale del sacco e preferiscono non installarlo. Una soluzione possibile è comunque quella di bloccare l’oscillazione fissando in qualche maniera la parte inferiore ad un blocco (come una pila di pesi), che però possono intralciare il movimento dei piedi in prossimità del sacco stesso.
Soluzioni alternative
Un sacco da boxe può essere costruito in molte maniere. Una di quelle più interessanti e rapide è costituita da un travetto di abete avvolto in un tappeto sul quale viene avvitato un grosso perno con anello per buona parte della sua lunghezza. Il tutto viene ricoperto da sacchi della spazzatura per isolare il sudore ed infine ricoperto con del nastro telato da idraulico. Si tratta di una soluzione in economia effettivamente molto rapida da realizzare e tutto sommato efficace. Teniamo però a ricordare che il nastro tenderà a staccarsi con il calore, il sudore ed i colpi e che potrebbe essere un po’ ruvido per la pelle ed in alcuni casi anche per i guantoni.
Un’altra soluzione altrettanto valida è l’unire ed appendere delle vecchie gomme per auto di piccolo formato: è sicuramente una soluzione poco costosa ma se non viene realizzata correttamente ed una gomma si stacca dall’altra può essere anche pericolosa. Il colpitore risulterà probabilmente molto pesante, quindi attenzione ad utilizzare bulloni ed anelli di ottima fattura. L’elasticità delle gomme assorbirà notevolmente il colpo, pur mantenendo una certa durezza all’esterno. Il battistrada potrebbe essere veramente duro da colpire e causare danni alle dita, quindi si raccomanda sempre l’utilizzo di protezioni quando si colpisce un sacco del genere. È comunque molto probabile che i guantoni si rovinino, quindi non utilizzate i vostri Cleto Reyes da 200 euro! Ovviamente la forma irregolare potrebbe essere problematica da utilizzare con alcuni colpi così come essere interessante per allenamenti non convenzionali. Controllate sempre lo stato della struttura sia all’inizio che alla fine del vostro allenamento per evitare brutte sorprese e possibili danni.
Un’altra soluzione altrettanto rapida e poco costosa che imita il sacco ad acqua può essere quella di utilizzare come sacco un parabordo per le navi appeso ad una corda: ha già la predisposizione per l’aggancio e può essere trovato in rete a cifre contenute, oppure recuperato da vecchie navi in disuso. L’unico problema può essere il peso contenuto e l’eccessivo assorbimento dei colpi, tuttavia può essere utilizzato per interessanti allenamenti sulle schivate.

Esistono numerose altre soluzioni come colpitori da terra costruiti con pile di copertoni usati delle auto o colpitori da muro costruiti con parti di esse, ma non è scopo di questo articolo analizzarle.
Se avete dubbi, domande o avete già costruito il vostro sacco potete scrivere un post, caricare un video o immagini del vostro lavoro nella Community di Kombatnet. Buon allenamento!
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